Tre giorni intensi di festeggiamenti si preannunciano a Isola Farnese. Da venerdì 12 a domenica 14 maggio torna infatti la tre giorni dedicata a San Pancrazio, Santo Patrono del borgo di Isola Farnese, un piccolo gioiello incastonato lungo la Cassia e all’interno del Parco di Veio al centro di un territorio ricco di storia e tradizione.
Sono pochi a non conoscerlo ma gli ultimi rimasti facciano presto, magari approfittando di questi tre giorni di festa.
Isola Farnese
Il nome di Isola Farnese ha una doppia origine; la rocca di tufo su cui sorge, come un’isola, è lambita dal fosso Fiordo, affluente del più importante fosso Valchetta. Farnese, perché lo splendido castello attorno a cui si è sviluppato il borgo, fu acquistato nel 1517 dal cardinale Alessandro Farnese.
La storia di questo luogo affonda le radici in un passato assai lontano; dapprima fu un fortilizio degli etruschi con mura, torri e porte di accesso. In seguito, dopo la conquista della città di Veio, divenne municipio romano: il castello fu realizzato solo nell’XI secolo.
Le mura, circondate da povere case, furono di proprietà degli Orsini, dei Borgia e dei Farnese fino a quando, dopo innumerevoli passaggi, passarono ai conti Ferraioli.
Il castello per lungo tempo rimase abbandonato e preda dei vandali fino a quando, dopo essere stato utilizzato come carcere per i prigionieri di guerra, venne finalmente restaurato; oggi, con la originaria struttura del XVI secolo, è proprietà privata.
Accanto alle antiche mura si è sviluppato il borgo, dove vivono un centinaio di “isolani” in case dall’aspetto curatissimo, e allo stesso si accede da un grande viale che termina nella piccola piazza con la chiesa di San Pancrazio, una bella chiesa che, con il suo campanile più volte distrutto e ricostruito, risale al 1400.
Da Isola Farnese, scendendo lungo la strada che porta al piccolo cimitero, è possibile raggiungere la Mola vecchia: la cascata formata dal fosso Fiordo è senz’altro una delle maggiori attrattive del luogo.
Da questo punto ha inizio un sentiero ad anello che dopo aver toccato le località di Piano della Comunità e Macchia Grande porta alla Piazza d’Armi dove vi sono i resti di quella che fu la cittadella fortificata realizzata dagli etruschi.
Attraversato il fosso e Prato della Corte è possibile infine tornare al Borgo.
La festa di San Pancrazio
I festeggiamenti per San Pancrazio – motivo in più per andare a conoscere Isola Farnese – inizieranno nel pomeriggio di venerdì 12 maggio con giochi ed intrattenimento per bambini ed una mostra di fotografie del borgo. Alle 18 si terrà poi la Santa Messa in onore del Santo.
Sabato 13, alle 15.30 gara di disegno per bambini e alle 17 musica con il concerto bandistico della città di Borbona. Alle 18,30 Santa Messa e processione per le vie del borgo.
E infine, a partire dalle 21, Orchestraccia in concerto, una band musicale composta da attori e registi romani.
Domanica 14, nella mattina fanfara dei bersaglieri e commemorazione ai caduti di tutte le guerre. Nel pomeriggio, a conclusione della festa, giochi popolari con premiazione, l’estrazione della lotteria e balli e canti con la band Oasis.
Sul finire, spettacolo pirotecnico e il ballo in piazza con “Le pupazze di Borbona”.
“Grazie di cuore”
“Vorrei ringraziare di cuore tutte le attività commerciali che attraverso la sponsorizzazione ci hanno sostenuto senza indugio anche in tempi di crisi, capendo il valore che hanno per la nostra zona i momenti di condivisione che la Festa offre alla cittadinanza. Per la loro fattiva e disinteressata collaborazione il nostro grato pensiero va anche a persone, enti ed istituzioni, senza i quali tutti i nostri sforzi non sarebbero stati sufficienti per un’efficace organizzazione”.
Così, in una nota, Carlo Brecciaroli, Presidente del Comitato San Pancrazio ringrazia tutti coloro che hanno attivamente partecipato alla realizzazione dei festeggiamenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA