Lunedì 21 novembre si celebra la Festa dell’Albero, una ricorrenza istituita dalla Legge n.10 del 2013 dal titolo “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che ha fissato nel 21 novembre di ogni anno la Giornata Nazionale degli Alberi con una serie di iniziative che Comuni, Università e Istituti Scolastici devono curare in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.
Obiettivo della ricorrenza è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo e salvaguardare le molteplici tradizioni legate all’albero nella cultura italiana.
La legge inoltre ribadisce un obbligo già esistente da 1992: ogni comune deve “porre a dimora un albero per ogni neonato”. E lo deve fare gratis entro sei mesi dalla nascita, dandone notizia formale ai genitori.
Ora in una città come Roma dove, vuoi per la presenza di un Ufficio Giardini ridotto all’osso, vuoi per la scarsità di bilancio, vuoi per l’estensione e numero delle aree verdi a stento si riesce a fare un minimo di manutenzione, credere nell’attuazione di tale provvedimento ci sembra assai poco realistico.
E infatti, a quanto ci risulta, da tre anni in qua nessun albero è stato piantato per ogni neonato anche perchè, se così fosse stato e tenendo conto dello sviluppo demografico, avremmo dovuto avere una città ancor più popolata di alberi di quanto già non lo sia.
Resta comunque il conforto di sapere che esiste da febbraio del 2013 una”legge per gli alberi” con annessa festa. Sempre che qualcuno si ricordi della sua esistenza.
Legambiente a parte, nessun altro infatti, Campidoglio compreso, ha annunciato iniziative per lunedì. Eppure è una festa che dovrebbe creare una coscienza ambientalista nella società e soprattutto nelle generazioni future, un’occasione per i giovani studenti di compiere un’azione concreta per la difesa, l’incremento e la valorizzazione della funzione essenziale del patrimonio arboreo della nostra città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA