Sono in corso le indagini dei Carabinieri per risalire ai responsabili dell’aggressione di Eugenio Maria Tiraboschi, 20 anni, residente in via Fani, rugbista della Roma Urbe, che nelle prime ore di ieri mattina è stato accoltellato fuori da una discoteca ad Anguillara.
Il ragazzo è arrivato ieri all’ospedale San Pietro con ferite da arma da taglio, è stato ricoverato in prognosi riservata e operato. Sono così partite le indagini dei carabinieri di Bracciano: dai primi accertamenti e dal racconto del giovane, è emerso che il ragazzo aveva trascorso la nottata in una discoteca, dove aveva litigato con un conoscente per futili motivi. In seguito, all’uscita del locale, il ragazzo sarebbe stato aggredito da alcune persone che ora i carabinieri stanno cercando di identificare.
Nel mirino degli investigatori quattro ragazzi di Roma Nord. Uno di questi, che abita in zona Tomba di Nerone, potrebbe essere colui che ha sferrato le coltellate. Ma fino a ieri sera non c’è stato ancora alcun fermo.
Al quotidiano romano Il Tempo, il padre, il padre, l’avvocato Giuseppe Maria Tiraboschi, così racconta il fatto: “Eugenio Maria era andato in discoteca sabato notte con amici e c’erano anche 7-8 ragazzi che giocano in serie A di rugby nella squadra dell’Unione Rugby capitolina con cui è cresciuto, nonostante siano avversari in campo. Poi esce e secondo quello che mi ha raccontato un testimone dell’aggressione, che è un ragazzo della Urc, mentre usciva dalla discoteca, tranquillo come l’avevano visto dentro, uno l’ha additato dicendo: “quello è Eugenio Tiraboschi“. E da lì è partita l’aggressione di un gruppo di 7-10 ragazzi. Tra questi anche quello che ha quasi ammazzato mio figlio. E c’era un rugbista, forse il giovane che l’avrebbe indicato”.
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