No, non è la Playstation, che permette a quelli bravi, ma bravi davvero, di mettere in campo campioni del pallone sfruttando fantasia, arguzia e conoscenza del football. E dunque non servono cerchio, croce, triangolo e quadrato, né un joypad, ma solo la voglia di essere presenti sugli spalti dell’Olimpico il 12 ottobre, per assistere a una partita da favola.
In campo Diego Armando Maradona, e basterebbe lui per riempire lo stadio. Ma poi ci sono anche Ronaldinho, Roberto Carlos, Fabio Capello, Antonio Di Natale, Hernan Crespo e Gianluca Zambrotta.
Tutti insieme appassionatamente, con al fianco anche i moderni eroi della pedata, e si parla pure di Francesco Totti, che avrà scavalcato gli “anta” da due settimane esatte.
L’iniziativa è figlia di “Uniti per la Pace”, la seconda partita benefica di calcio promossa da Papa Francesco per sostenere i programmi educativi e sociali di Fondazione scholas occurrentes, Centro sportivo italiano, Unitalsi e Amlib.
A giorni saranno annunciati gli altri nomi di richiamo, gente che sa dare del “tu” al pallone, mentre va aggiunto che il pontefice, lanciando ufficialmente nei mesi scorsi quest’evento, si è rivolto ai giovani sottolineando il valore del calcio e dello sport per sostenere l’educazione e rendere possibile la cultura dell’incontro per la pace: “È tempo di mostrare che siamo capaci di fare pace attraverso il gioco, e anche con l’arte”.
In Italia gli aiuti andranno anche alla popolazione di Amatrice colpita dal terremoto il 24 agosto attraverso azioni concrete per la riattivazione delle strutture sportive di base e oratori, formando educatori e istruttori.
Moremassi
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