Quando ci si deve sottoporre ad un intervento di medicina estetica o di chirurgia plastica è normale che sorgano dubbi, timori e paure.
Bisogna sottolineare innanzitutto che porsi delle domande e avere il desiderio di informarsi è l’atteggiamento giusto quando si vuole affrontare un intervento di questo tipo. Le nostre domande dovranno essere esposte al chirurgo, che se è uno specialista competente ci spiegherà tutto nei minimi dettagli e metterà sempre al primo posto l’informazione e la salute del paziente.
Ma quali sono questi timori e sono fondati o meno? Lo abbiamo chiesto al Dottor Francesco Madonna Terracina, chirurgo plastico del centro di chirurgia e medicina estetica Spheramed a Roma.
“Una delle preoccupazioni più comuni nei pazienti è sicuramente legata alle anestesie, per questo motivo ormai, laddove possibile e permesso dal tipo di intervento viene utilizzata un’anestesia locale accompagnata da una sedizione dei pazienti e gli interventi possono essere effettuati in day surgery. Qualora fosse necessaria un’anestesia generale il paziente non ha comunque da temere se si è affidato a strutture competenti e certificate in quanto l’intervento sarà assistito da medici anestesisti specializzati”.
Un altro cruccio dei pazienti sembra essere quello del dolore a riguardo il Dottor Terracina afferma che “seppure è difficile fare un discorso generico data la differenza tra intervento ed intervento è possibile affermare che la chirurgia estetica ha fatto molti passi in questo senso riducendo il dolore ed i disagi legati all’intervento.
Grazie alle anestesie e alle sedazioni durante gli interventi il paziente non prova dolore anche in caso di anestesia non generale, mentre per quel che riguarda il post operatorio possono presentarsi alcuni fastidi, ma decisamente sopportabili e attenuabili attraverso una terapia a base di farmaci antidolorifici regolarmente prescritti”.
Un’altra preoccupazione sembra essere quella legata al risultato dell’intervento. La paura di un risultato esagerato, troppo evidente e artificiale ad esempio a causa di alcuni interventi di medicina estetica come filler e infiltrazioni di botox, o ancora quella di non riconoscersi e di non apprezzare i nuovi tratti somatici in interventi come la rinoplastica che implicano grandi differenze a livello estetico.
In questi casi “un bravo chirurgo medico è colui che riesce a capire i desideri del paziente, ma anche ad indirizzarlo verso le soluzioni più congrue per la sua situazione al fine di garantire risultati naturali ed in armonia con il resto del corpo. Un bravo chirurgo plastico deve essere in grado anche di rifiutare richieste assurde, pericolose per lo stato di salute del paziente, o comunque deve sempre indicare quei casi in cui il risultato potrebbe rivelarsi poco naturale. Per quel che riguarda gli interventi al volto, oggi grazie alla tecnologia è possibile effettuare delle elaborazioni grafiche che mostrano ai pazienti gli esiti finali dell’intervento con una buona realisticità e approssimazione al risultato finale”.
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