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    Mastopessi o mastoplastica additiva?

    donna schiena
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    Gli interventi di chirurgia plastica al seno sono tra quelli più richiesti, ma le esigenze delle donne che vi si sottopongono sono diverse: c’è chi vuole aumentare misura, chi invece rimodellare la forma del seno o alzare un seno cadente, chi ancora magari correggere l’inestetismo di un seno svuotato, magari causato da una gravidanza.

    Non tutte le procedure di chirurgia plastica al seno sono uguali, al contrario, esistono diversi interventi che rispondo alle diverse esigenze.
    Con l’aiuto del dottor Francesco Madonna Terracina Specialista in Chirurgia Estetica del centro Spheramed di Roma abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza e di capire quali sono gli interventi più indicati per i diversi inestetismi del seno.

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    Come correggere un seno svuotato e cadente

    Per  ptosi mammaria si intende  un seno cadente e svuotato le cui cause possono essere associate a variazioni di peso repentine, cause ormonali, dall’invecchiamento dei tessuti o anche dalla gravidanza e dal successivo allattamento con conseguente riduzione della componente adiposa delle mammelle che ne conferisce un aspetto svuotato.

    In questo caso si interviene con la mastopessi o lifting delle mammelle, che viene eseguita in maniera differente in base al grado di ptosi mammaria.

    La mastopessi semplice viene effettuata per una ptosi lieve e lascia solo una piccola cicatrice a livello dell’areola.

    La mastopessi con inserimento di protesi invece è indicata anche per i casi di ptosi più pronunciati dove l’impiego della sola mastopessi non sarebbe sufficiente per ripristinare il volume del seno e quindi è necessario impiantare una protesi mammaria.

    Infine la mastopessi completa con cicatrice a T invertita che è un intervento indicato per correggere una ptosi importante in pazienti che non desiderano impiantare dispositivi protesici. Con questa tecnica le cicatrici saranno verticali e trasversali lungo il solco sottomammario.

    La mastopessi è un intervento effettuato in day surgery con sedazione e dura circa 90-120 minuti. I tempi di ripresa variano in base al tipo di intervento.

    Aumentare il volume del seno

    La mastoplastica additiva invece risponde all’esigenza di voler aumentare il volume del seno piccolo o di correggere un’asimmetria tra i due seni.

    Tale operazione viene fatta mediante l’inserimento di protesi, rotonde o a goccia, in silicone coesivo che possono essere posizionate dietro la ghiandola mammaria e il muscolo grande pettorale o tra la ghiandola e il muscolo.

    Per l’inserimento della protesi le incisioni possono essere effettuate nel solco sottomammario, a livello delle areole o sotto le ascelle. L’incisione fatta sotto la mammella è quella più comune, anche se molte donne preferiscono gli altri tipi di incisione per paura della cicatrice.

    L’incisione periareolare ha invece il limite di non poter essere eseguita su donne con le areole piccole, mentre quella ascellare può essere impiegata solo per l’inserimento di protesi tonde in posizione sottomuscolare.
    Tutte le incisioni presentano vantaggi e svantaggi che dovranno essere adeguatamente valutati insieme al chirurgo caso per caso.

    Questo intervento dura circa 60-90 minuti ed è eseguito spesso in  sedazione ed in regime di day-surgery.

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