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Un pezzo di storia di Vigna Clara sarà privatizzato

stagno via cassia 176
Fabrizio Azzali

Un pezzo di storia di Vigna Clara sarà privatizzato. E’ in vendita, o è già stata venduta in questi giorni, la sede dell’ex Istituto nazionale Cerealicoltura ubicato in via Cassia 176, qualche decina di metri prima di Piazza dei Giochi Delfici. Attualmente ospitava l’Unità di Ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali (CRA-QCE).

L’avviso di vendita è stato pubblicato lo scorso marzo sul sito Investinitalyrealestate.com, un portale “dedicato alla presentazione di offerte di investimento in immobili di società partecipate pubbliche o partecipate pubblico-privato destinate ad operatori italiani ed esteri”, ma i lavori in corso da qualche giorno e la rimozione delle targhe all’ingresso lasciano supporre che ci sia già un nuovo proprietario.

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Si tratta di una bellissima palazzina, progettata dall’ing.Stefano Gentiloni a inizio del 1900, articolata su tre distinti corpi di fabbrica per un totale di circa 1700 metri quadri.

L’edificio principale, con affaccio su via Cassia, è dotato di due piccoli cortili interni. Il secondo edificio, collegato direttamente al fabbricato principale attraverso corridoi ubicati al piano interrato, è costituito da un piano fuori terra e un piano interrato. Il terzo edificio è articolato su due livelli ed è suddiviso in 4 unità immobiliari, due abitazioni, un ufficio e un’autorimessa.

L’Unità di Ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali (CRA-QCE), ultimo inquilino dell’edificio, è nata dall’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura (ISC), fondato nel gennaio del 1968 con la missione di condurre “studi e ricerche riguardanti la genetica dei cereali, la costituzione di varietà di frumento, di mais, di riso e di cereali minori, nonché la tecnica di coltivazione delle medesime.”
L’ISC nacque dalla fusione tra il prestigioso Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura (INGC), creato dal “mago del grano” Nazareno Strampelli, la stazione sperimentale di risicoltura di Vercelli (fondata nel 1908) e la stazione sperimentale di maiscoltura di Bergamo, istituita nel 1920.

L’ INGC, con sede a Roma, era nato nel luglio del 1919 come ente morale autonomo sotto la vigilanza del Ministero dell’agricoltura. Inizialmente ospitato nei locali del Ministero dell’agricoltura e dell’Istituto sperimentale di zootecnia, l’INGC ebbe una prima sede in uno stabile a Porta Pia e si trasferì nella sede definitiva di via Cassia 176 il 2 gennaio 1930 dove per 49 anni, sotto la direzione del fondatore N. Strampelli e successivamente di Ugo De Cillis, venne elaborata, gestita e coordinata la ricerca cerealicola nazionale.

Un edificio pubblico storico, cosa ne sarà ora? Dotato di un ampio parco e di una vasta area parcheggio, l’immobile, per sua natura e per l’ubicazione, non potrà che essere trasformato in residenza di lusso o sede di alta rappresentanza, magari un’ambasciata visto che altre rappresentanze diplomatiche sono già presenti nella zona di Vigna Clara-Camilluccia.

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