Da circa una settimana Labaro è divisa in due a causa di un lieve cedimento del manto stradale in Via Giangiacomo Caraglio. La chiusura della strada ha comportato la deviazione della linea 039 e sta creando molti disagi ai residenti.
“Problemi di questo tipo – dichiara in una nota Gina Chirizzi, consigliera PD al Municipio XV, possono capitare, soprattutto in una zona caratterizzata da edilizia spontanea e da continui assestamenti della terra di riporto. Tuttavia deve essere garantita dal Municipio la stessa capacità di intervento che si ha per il resto del territorio. Invece si continua a tergiversare, ipotizzando eventuali responsabilità di Acea spa che ha la competenza della rete di fognatura che corre nel sottosuolo”.
“La logica vorrebbe che sia l’Ufficio Tecnico municipale, che ha la competenza della strada e un appalto attivo di sorveglianza, pronto intervento e manutenzione, ad aprire lo scavo e verificare le reali cause del cedimento. Per senso di responsabilità – fa notare Chirizzi – sono intervenuta personalmente presso Acea, riscontrando disponibilità e sensibilità al problema. Nelle prossime ore faranno le ulteriori verifiche e solo dopo scopriremo se il cedimento del manto stradale è causato dal movimento di una loro condotta o da altri fattori”.
“Sono costretta però a rilevare – conclude la consigliera PD – quanto le risposte dell’Ufficio Tecnico siano in alcune circostanze di stampo burocratico e inadeguate. Viste le condizioni del nostro territorio mi aspetto un intervento da parte dell’Assessore competente e un necessario cambio passo”.
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La Consigliera Chirizzi prima si affretta a dire che i lavori della fontana a Labaro e delle aree limitrofe sono merito suo, poi a seguito della chiusura di via Caraglio chiama personalmente l’Acea (che si mostra gentile e sensibile nel collaborare) e al tempo stesso se prende con l’atteggiamento” Burocratico” dell’ufficio tecnico del municipio ( che sarebbe quindi meno sensibile e disponibile dell’ACEA al problema?) da lei rappresentato in qualità di Presidente del Consiglio. Come non bastasse denuncia una disparità di trattamento nella tempestività del municipio a risolvere i problemi a Labaro rispetto ad altre zone del Municipio ( ammissione abbastanza grave), infine chiede all’ assessore ai LL.PP del suo Municipio e collega di partito un cambio di passo, che a Roma significa dire che sino ad ora l’assessore ha “dormito”. Complimenti alla Consigliera Chirizzi che con un solo colpo:
-ha sfiduciato l’operato dell’intero settore dei lavori pubblici del Municipio XV sia a livello politico che amministrativo/gestionale.
– ha messo in dubbio l’imparzialità del Municipio rispetto ai diversi quartieri e alla soluzione dei problemi in essi esistenti.
Mi spiace per l’assessore Paris e le critiche gratuite che gli sono state mosse dalla Consigliera Chirizzi, ma è auspicabile che almeno sull’imparzialità del municipio nei confronti dei quartieri la voce del Presidente Torquati si faccia sentire per smentire quanto imprudentemente affermato dalla Consigliera, la quale con il suo atteggiamento forse prenderà qualche voto in più a Labaro, ma getta nel fango infanga l’operato dell’intera intera Giunta Municipale e degli uffici
A 3 mesi dalle prossime elezioni è decisamente tardi per prendersi qualsiasi nota di merito o demerito, ma soprattutto per moniti pubblici a fini elettoralistici da chi è al governo del Municipio.
Sul piano tecnico: nel caso di apertura di una voragine il pronto intervento prestato dalla impresa di manutenzione e sorveglianza del municipio consiste nel transennamento delle aree e ogni altra attività necessaria ad eliminare il pericolo per la pubblica incolumità. La definitiva riparazione della voragine deve essere preceduta dalla conoscenza esatta di cosa l’ha prodotta. Nella maggior parte dei casi la causa e’ imputabile la perdita da condotte idriche o fognarie pubbliche o private, più’ raramente si devono a sgrottamenti di cavità antropiche nel sottosuolo o a assestamenti del terreno. Nel caso specifico i tecnici del municipio ritenendo probabile il primo dei casi suddetti, hanno richiesto per iscritto alla acea la verifica della condotte di competenza che normalmente avviene tramite video ispezione della condotta fognaria e mediante intervento della squadra cerca guasti per le condotte idrica. L’acea effettuate le indagini richieste dovrebbe comunicarne in forma scritta l’esito all’ufficio tecnico, cosa che qui non è ancora avvenuta. Dal filmato della video ispezione della fognatura e’ possibile vedere anche se esistono allacci in fogna di privati in corrispondenza della voragine e lo stato di conservazione in cui si trovano. In assenza di questi dati, scavare alla ricerca del guasto che ha prodotto la voragine, e’ come navigare alla cieca tra i tubi delle varie utenze di pubblico servizio (gas, corrente, illuminazione, telefonia etc..) magari danneggiandole e senza aver certezza che quello che si sta riparando sia stata la causa originaria o la conseguenza (infatti come spesso accade, un primo cedimento produce più di un danno alle condotte nell’intorno). Il caso di via caraglio potrebbe essere ancor più complicato per la possibile presenza di cavità sotterranee e a maggior ragione, per il rischio di ulteriori frane, non è prudente scavare senza indagini preliminari.
Caro Alessandro, il tuo commento conferma quindi quanto detto dal Presidente del Consiglio.
Tu dici: “nel caso di apertura di una voragine il pronto intervento prestato dalla impresa di manutenzione e sorveglianza del municipio consiste nel transennamento delle aree e ogni altra attività necessaria ad eliminare il pericolo per la pubblica incolumità”. Bene, spetta quindi a voi come UOT intervenire per eliminare il pericolo. Ho ben chiaro quanto incidano a livello statistico le condizioni delle reti e dei sotto servizi e comprendo la prudenza.
Tuttavia ti chiedo: ma Acea, che è una spa, se va sul posto, scava e rileva che non esistono responsabilità proprie, chi la rimborsa? Non è logico che a fare le verifiche sia il soggetto che ha la responsabilità della strada e solo dopo coinvolga gli eventuali responsabili del danno?
Ti chiedo anche, in virtù di quanto dichiarato, perchè per il problema degli allagamenti tra via del labaro e la Flaminia scegliete di fare l’esatto contrario: per una griglia che non riceve, probabilmente per l’ostruzione della condotta mista, scrivete alla azienda che ha competenza sulla strada (astral) e non a chi ha la responsabilità delle reti?
Solo per capire come mai, di volta in volta si applica una procedura che tende deresponsabilizzare i vostri uffici e a rendere farraginosa la soluzione di problemi che pesano sulla vita della gente.
Voglio ricordarti che su via comparini il tribunale ha dato ragione ai cittadini e rilevato grandi responsabilità da parte di municipio e comune. La linea della UOT era far pagare i lavori alle famiglie. Ricordi? Ovviamente non spetta ad un tecnico del municipio dare queste risposte. Ho trovato generoso il tuo intervento, ma non opportuno.
con affetto
Marco Tolli
Sig. Tolli, dal suo intervento sembra evincersi che Alessandro Rosati sia un diretto interessato alla sgradevole vicenda in quanto facente parte degli Uffici Tecnici Municipali. A questo punto mi chiedo se, come avevo precedentemente auspicato, non fosse stato utile e necessario che ad intervenire tempestivamente fosse lo stesso presidente Torquati, il quale ha invece preferito mettere la testa sotto la sabbia lasciando gli uffici del suo Municipio esposti al pubblico ludibrio voluto ed innescato dal presidente del Consiglio Municipale Chirizzi con il suo attacco su un Blog. Sig Presidente ..alzi la testa faccia sentire la sua voce richiamando tutti entro i limiti della decenza. Un comandante in capo si giudica anche da questo. Auguri di Buona Paqua
Una scenetta ridicola, degradante e di cattivo gusto. Esponenti politici del Municipio che scaricano tutte le responsabilità, per i disagi creati da una buca, sui loro stessi uffici tecnici e sull’assessore espressione della loro stessa parte politica di maggioranza. Ma la cosa grave e che questo avviene a mezzo stampa, anziché richiamare gli uffici al loro dovere ( ammesso che abbia ragione la Sig.ra Chirizzi e il sig. Tolli). Roba mai vista!! Se veramente Chirizzi e il sig. Tolli, intervenuto in soccorso di quest’ultima, ritengono vi siano omissioni da parte degli uffici, abbiano il coraggio di denunciare tale stato di cose a chi di competenza e non sui giornali. La Chirizzi poi è anche Presidente del Consiglio e avrebbe tutta l’autorità per pretendere il corretto funzionamento degli uffici senza dover ricorrere a comunicati stampa. Con questa sinistra al governo del Municipio il rischio è che ci faranno rimpiangere la giunta Giacomini, così come il Sindaco Marino è riuscito a far rimpiangere Alemanno.
Gentile Ghino, sinceramente ho solo detto quello che penso. Non mi è chiara la ragione per la quale il Municipio sceglie di comunicare in questo modo. La cosa che so è che la UOT dovrà nei prossimi giorni mandare un mezzo in via caraglio e verificare cosa è accaduto. Tutto questo può avvenire dopo 10 giorni dalla chiusura della strada o dopo mesi. Non è un dettaglio perchè ogni giorno rappresenta un disagio per chi a labaro ci vive. E noi, se mi permette, siamo sempre gli stessi. Il vigore con il quale abbiamo affrontato la lunga vicenda di via comparini non era assolutamente legato alla presenza di giacomini e alemanno ai vertici delle nostre istituzioni locali ma, semplicemente, al nostro modo di concepire l’impegno politico. Rimango convinto che le nostre azioni (politiche), a prescindere dai ruoli, debbano appartenere alla società e non alle istituzioni.
L’amministrazione è fatta di tante brave persone che ogni giorni si impegnano per far funzionare la città. Accade (e può accadere) che gli uffici, in assenza di una forte guida politica, possano fare errori di valutazione o piegarsi in una condizione di indisponibilità come in questo caso.
Concordo con quanto dichiarato dal presidente del consiglio: le condizioni del territorio e le tante emergenze impongono un cambio di passo. E di spirito.
Marco Tolli
Caro marco, nessuno ha chiesto ad acea di scavare, ma solo di verificare lo stato delle condutture di propria competenza che normalmente avviene mediante video ispezione e intervento della squadra cerca guasti. Così si deve fare proprio per ragioni di competenza e responsabilità. Come detto, tale indagine è assolutamente indispensabile preliminarmente al lavoro di scavo. Se l’ufficio tecnico del municipio decidesse di scavare in assenza di comunicazioni da parte di Acea, comunque dovrebbe preliminarmente fare una video ispezione (in subappalto) delle fognature chiedendo il permesso proprio ad acea. Per le condotte idriche non sono a conoscenza di procedure che ci consentano di verificare autonomamente da acea una possibile fuga d’acqua. Aggiungo che prima di chiedere l’intervento di acea, tecnici del municipio in sopralluogo hanno constatato che la voragine per la posizione in cui si trova, la forma e la distanza dai chiusini, probabilmente e’ dovuta a una perdita d’acqua nel sottosuolo. Se poi la perdita non c’è, tanto di guadagnato, interviene il municipio approfondendo lo scavo fintanto che si trovano i vuoti, sicuri che non ci sono perdite da ricercare chi sa’ dove e ripristinando la carreggiata senza lasciare dubbi sulla perfetta riuscita.
Non conosco direttamente le altre questioni. Non voglio in alcun modo far polemiche ma solo di dare un punto di vista tecnico del quale ti potresti fidare.
Forse hai ragione e’ inopportuno un mio intervento in un blog se questo e’ solo un luogo di battibecco politico e dunque, nel dubbio non interverrò più.
Ricambio senz’altro l’affetto.
Sig. Tolli, le devo dare atto della sua onestà e del suo coraggio politico nel dichiarare che nel municipio ( lo cito io ma è implicito in quanto sostiene)) c’è ” assenza di una forte guida politica”, la stessa che credo il PD intende ricandidare.
Siamo vicini alla soluzione. Bene.
MT
(Per inciso: Chirizzi ha tuonato, ma ha anche messo in contatto uot e acea, cosa che in una settimana e non so per quale ragione non si era riuscita a fare. Si chiama lotta e governo!)
Mi pare che l’intervento del Sig. Tolli sia animato da puro spirito polemico e contenga parecchie inesattezze.
Se c’è un problema su una fognatura ACEA è ACEA che deve intervenire e non può il Municipio andare a mettere le mani su un’infrastruttura altrui, così come se ho una infiltrazione che viene dal piano di sopra è l’inquilino del piano di sopra che deve attivarsi e non posso essere io a entrare in casa d’altri.
Acea non inizia a scavare se non è sicura che esistano responsabilità proprie quindi la questione dei costi mi pare inconsistente.
Acea ha semplicemente fatto un sopralluogo e una videoispezione come era suo dovere anche per capire se la fognatura che ha in gestione è funzionale.
Mi riesce difficile capire perché non abbia fatto lo sforzo finale di comunicare al Municipio gli esiti delle indagini. Forse siccome è una spa deve ottimizzare le spese mentre il Municipio come vecchio carrozzone pubblico può tranquillamente perdere tempo e risorse per elemosinare le informazioni a tutti i diecimila soggetti che mettono mano sulle strade?
Non vedo l’incoerenza del Municipio con quanto fatto per l’incrocio via Flaminia via del Labaro: via Flaminia non è in gestione al Municipio. Mi pare corretto che sia chi gestisce la strada a far partire le richieste di intervento ai vari gestori dei sottoservizi.
Molto fantasiosa e fuorviante la ricostruzione del caso di via Comparini: il tribunale pilatescamente decise di attribuire a Comune e ACEA insieme l’onere di rimettere in sicurezza la strada. L’intervento, anziché limitarsi alla messa in sicurezza della strada fu poi allargato al riempimento di cavità sotterranee presenti sotto alcuni edifici privati (abitati da un personaggio eccellente evidentemente molto influente) che nulla avevano a che vedere con la voragine apertasi sulla strada e che preesistevano da chissà quanti anni.
Nando, consiglio la seguente lettura: risoluzione del consiglio del XX Municipio n. 34 del 2012 (approvata all’unanimità) ed in particolare il passaggio che recita:
La proprietà fondiaria oltre ad avere una estensione orizzontale, ne ha anche una verticale e l’art. 840 c.c. delimita un concetto dell’esercizio del diritto di proprietà del sottosuolo “flessibile”, poiché non ne pone un limite preciso ma lo relaziona all’interesse del proprietario. Nel caso specifico il fondo di proprietà dei ricorrenti è nella sua interezza ente urbano e determina il limite di interesse del sottosuolo alle fondamenta del fabbricato.
Per quanto riguarda Via caraglio credo di poter dire che ad oggi non risulta ancora alcuna rottura di una rete in carico ad acea.
MT
Marco possiamo fare tutta la filosofia che si vuole ma io preferisco rimanere sul concreto:
1) che aspetta ACEA a mettere a disposizione del Municipio tutta la documentazione che dimostra che la fognatura è a posto? Come giustamente fa notare Alessandro Rosati è fondamentale per il Municipio avere questa informazione prima di mettersi a scavare alla cieca rischiando di fare altri danni.
2) l’art. 840 del codice civile conferma quanto sostegno io ovvero che erano i proprietari dei fabbricati a doversi prendere l’onere di riempire le cavità nel sottosuolo di loro proprietà. Il Consiglio del Municipio anche se si esprime all’unanimità non può cambiare le leggi (per fortuna!)
nando, con schiettezza e per essere concreti:
1) uot e acea si parlassero. Dopo una settimana è una consigliera a provare a metterli in contatto. Va tutto bene, non mi sembra. Tuttavia rimango dell’idea che chi ha la responsabilità della strada e un appalto dedicato debba fare le indagini. Detto questo spero si risolva presto.
2) l’articolo del cc dice che le responsabilità o i diritti sul sottosuolo coincidono con l’interesse del proprietario. Nel caso dei fabbricati il limite è rappresentato dalle fondamenta. Mi sembra tutto molto chiaro.
Buona giornata