Home ATTUALITÀ Flaminia, Mori (FDI): “Profughi in Hotel Point, caporetto di Torquati”

Flaminia, Mori (FDI): “Profughi in Hotel Point, caporetto di Torquati”

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

point240.jpgA seguito dell’assemblea svoltasi oggi nel Municipio XV abbiamo potuto conoscere dalla voce del Viceprefetto Casaccio la decisione della Prefettura di Roma di trasformare l’hub dell’Hotel Point di Via Flaminia 988 in un vero e proprio centro di accoglienza per richiedenti protezione internazionale”. Così in una nota Giorgio Mori, esponente locale FDI.

“Questa decisione ha degli effetti politici devastanti” sostiene Mori. “Da un lato cala una vera e propria scure sulla trasparenza e sulla credibilità dell’amministrazione prefettizia in relazione agli accordi presi con la cittadinanza dal momento che nel mese di Luglio scorso dalle parole del Prefetto stesso, i cittadini avevano potuto avere rassicurazioni sul carattere di “temporaneità” della struttura. Adesso alla luce delle dichiarazioni effettuate dal Prefetto venerdì scorso sulla “decisione di non prorogare la convenzione alla cooperativa Isolaverde per la struttura di Casale San Nicola”, noi siamo, per evidente analogia, molto preoccupati. Il Prefetto, a tuttoggi, peraltro non è ancora riuscito a dare una risposta sul perché “il proprietario dell’ex Scuola Socrate a Casale San Nicola sia esattamente lo stesso dell’Hotel Point di Via Flaminia 988”.

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“Vale la pena sottolineare – incalza Giorgio Mori – che, diversamente da quanto dichiarato dalla Prefettura di Roma, da mesi noi abbiamo ricevuto segnalazioni invece relative a risse tra gli ospiti dell’Hotel e che numerosi sono stati gli interventi da parte del Commissariato di P.S. Flaminio e da parte della Caserma dei Carabinieri di Tomba di Nerone. Il carattere di “condizione temporanea della presenza” da parte degli ospiti di un hub è molto diverso da quello della presenza degli appartenenti ad un “centro stabile di accoglienza”, laddove si è sempre riscontrato fenomeni di spaccio e criminalità (il richiedente protezione int.le non può lavorare nei primi sei mesi) e questo fatto avrà inevitabilmente conseguenze sociali e di sicurezza su un’area già di per sé fortemente degradata a causa della prostituzione transessuale notturna.”

“La credibilità politica di Daniele Torquati – aggiunge Mori puntando il dito sul presidente del XV – oggi appare dunque agli occhi di tutti avere raggiunto il capolinea. Il Presidente non è stato in grado di recitare alcun ruolo nell’ambito delle decisioni prese dalla Prefettura. A luglio non ha comunicato l’arrivo dei richiedenti protezione internazionale nella riunione col ViceSindaco Nieri e i residenti avvenuta il 2 Luglio, cioè due giorni dopo al loro arrivo ed ha risposto con imbarazzo ai residenti che lo avevano interrogato pubblicamente. Successivamente, sulla base delle dichiarazioni del Prefetto, li aveva tranquillizzati sulla temporaneità del Centro e adesso annaspa senza speranza dopo aver dovuto prendere coscienza delle decisioni prese a pochi metri dalla sua sede municipale da parte di altri enti istituzionali, decisioni di cui lui è stato ancora una volta un mero spettatore. Questo – conclude Mori – è davvero il momento più basso per la credibilità delle istituzioni locali del municipio XV”.

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