Arrestati questa mattina dalla Digos di Roma diversi esponenti di Casapound ritenuti dalla Procura della Repubblica di essere responsabili degli episodi di violenza verificatisi il 17 luglio scorso a Casale San Nicola, in occasione del trasferimento di un nucleo di migranti nell’ex scuola Socrate.
In quell’occasione si verificarono violenti scontri fra forze dell’ordine da una parte e residenti supportati da attivisti di CPI dall’altra che tentavano di impedire l’arrivo di 19 migranti richiedenti asilo politico nel centro di accoglienza allestito nella ex scuola Socrate. Gli scontri furono duri, volarono sedie e sassi e le manganellate da ambo le parti non si sprecarono come documentammo nella nostra diretta di quel giorno.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip Giovanni Giorgianni, su richiesta del sostituto procuratore Eugenio Albamonte.
Immediata la protesta di CasaPound Italia. Gianluca Iannone, leader del movimento, dichiara: “La nostra colpa? Aver protetto cittadini inermi dalle manganellate ordinate dal prefetto, siamo dunque colpevoli di difendere l’Italia e gli italiani”.
Per Iannone, gli arresti di questa mattina sono “arresti liberticidi che ancora una volta arrivano ‘casualmente’ nel momento in cui si aprono i giochi per la partita più importante per un Pd in enormi difficoltà, quella del voto per la Capitale”.
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Sempre severissimi con chi protesta, forse eccessivamente, e mi raccomando totalmente lascivi con la criminalità esogena che ogni giorno dilaga su Roma.