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Migranti e lavori socialmente utili, OK bipartisan in XV Municipio

Fabrizio Azzali

migranti-lavori-utili240.jpgImpegnare i migranti ricoverati nei centri di accoglienza romani in lavori gratuiti e socialmente utili. Ci sono già altri esempi in Italia, l’Anci è d’accordo, perchè non farlo anche a Roma? Perchè no a Roma Nord? E’ questa la sintesi della proposta discussa nella seduta odierna dal Consiglio del XV Municipio che poi l’ha approvata all’unanimità.

La richiesta, a firma Pandolfi – Giacomini, prendeva spunto dal fatto che nel Comune di Verona, con l’ok della locale Prefettura, i migranti ospitati nei centri di accoglienza scaligeri saranno impiegati gratuitamente per pulire strade e piazze. Ma non solo, nell’ambito di un vertice sull’emergenza sbarchi tra enti locali e governo, l’Anci ha comunicato, attraverso il suo Presidente Piero Fassino, che i profughi e i rifugiati accolti nei comuni saranno impegnati in lavori socialmente utili. Dunque perchè non farlo anche a Roma?

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Agnese Rollo, Presidente della Commissione Politiche Sociali, Sanitarie e Immigrazione del XV Municipio, così commenta la decisione dell’aula.

“Importante e significativo è stato il voto all’unanimità espresso oggi in consiglio sul documenta presentato dal Consigliere Pandolfi sull’impiego di immigrati, accolti nei centri di accoglienza territoriali, in lavori socialmente utili.
Nel 2014 il numero di migranti giunti dalle coste nord africane è cresciuto esponenzialmente a 170mila e la previsione a fine 2015 supera i 200mila. Il XV Municipio – spiega Rollo – ospita da otto anni il centro di accoglienza in via di Grottarossa, gestito dalla Domus Caritatis con 46 rifugiati politici, lo scorso maggio ha avuto un’esperienza conclusasi più che positivamente con l’HUB (Centro di Primissima Accoglienza)sulla Tiberina gestito dalla Croce Rossa Italiana che da luglio si occupa del centro sulla Flaminia con una sessantina di immigrati giunti in Italia da anni”.

“Dal marzo scorso con l’Assessore Capitolino alla Politiche Sociali si sta portando avanti un lavoro di concertazione per far lavorare, a titolo gratuito, i migranti ospitati per interventi a beneficio della cittadinanza tutta. Ecco quindi la necessità di un protocollo tra Prefettura, Municipio e associazioni/cooperative gestori dei centri per mettere nero su bianco quali attività a finalità di carattere sociale, civile, culturale i migranti possono svolgere.”

“Mai come in questo momento storico occorre fermarsi, riflettere e capire quanto avviene quotidianamente nel Mediterraneo. Gli immigrati vanno visti come una risorsa. Molti di loro sono scappati dal proprio paese lasciando una famiglia, gli studi e a volte anche un lavoro, come ci raccontano. Perché – conclude Rollo – non pensare di sfruttare le loro conoscenze e insegnare a bambini e adulti le lingue straniere importanti per la nostra formazione? Questa è una delle tante proposte condivise con le associazioni di volontariato locali pronte ad attivarsi una volta stilato il protocollo”.

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