Le grandi piante di rosa cresciute a dismisura davanti al monumento funebre a Vibio Mariano sono state tagliate e i rami spinosi abbandonati sul marciapiede; i residenti costretti a scavalcare quell’ammasso di spine si chiedono se il responsabile sia un distratto Servizio Giardini oppure un emulo di Edward Manidiforbice.
A detta dei senza tetto che bivaccano nei giardini nessuno dei due: a tagliare le rose sembra sia stata una signora armata di cesoie. Quasi sicuramente una residente stufa di vedere l’aiuola che circonda il bel sarcofago ridotta ad uno schifo.
Dopo la moria dei piccoli cipressi lasciati seccare per mancanza di acqua (soldi del contribuente andati in fumo) sono arrivate le erbacce e poi le rose cresciute a dismisura. Risolto il mistero ora ci si interroga su quanto tempo quei rami spinosi resteranno sul marciapiede della Cassia.
A tagliare i due grandi pini invece è stato sicuramente il Servizio Giardini che ha lasciato inspiegabilmente, sempre sul marciapiede della Cassia, due giganteschi monconi; forse si è voluta fare cosa gradita ai cani della zona. Ovviamente ai maschi.
Francesco Gargaglia
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