Home ATTUALITÀ Appalti pilotati al Sant’Andrea, ai domiciliari il direttore generale

Appalti pilotati al Sant’Andrea, ai domiciliari il direttore generale

Fabrizio Azzali

sa.jpgSi chiama “cari estinti” l’inchiesta sul giro di appalti e mazzette all’interno dei principali ospedali della Capitale, tra cui il Sant’Andrea di via di Grottarossa. Il suo direttore generale, Egisto Bianconi, risulta attualmente ai domiciliari tramite ordinanza di custodia del Gip di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini coinvolgono numerose strutture ospedaliere tra cui il San Camillo, l’Umberto I, il Pertini e il Sant’Eugenio, due anni d’investigazione all’interno dei reparti hanno svelato un vero e proprio business sulle camere mortuarie, affidate alle famiglie richiedenti in cambio di voti elettorali e bustarelle.

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Gli affari venivano gestiti dallla famiglia Primavera, il tutto tramite un bando per l’aggiudicazione degli appalti delle camere mortuarie all’ospedale Sant’Andrea. Le indagini hanno inoltre rivelato un coinvolgimento diretto della polizia locale tramite il capo Diego Cardella, finito in manette perché avrebbe fornito diverse “soffiate” a Guerino Primavera circa le indagini che la Squadra Mobile stava preparando su larga scala.

Oltre al dirigente Bianconi, si aggiungono al registro indagati altri 9 soggetti (4 in carcere; 4 ai domiciliari; uno con misura interdittiva della sospensione dal pubblico Ufficio attualmente esercitato per la durata di 12 mesi) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, porto abusivo di armi da fuoco, usura aggravata e turbata libertà degli incanti.

Infatti, oltre al dirigente del Sant’Andrea, risultano ora ai domiciliari il suo assistente e collaboratore Filippo Zanutti, Fabrizio Coppola, Luciano Giustino Taffo e Daniele Taffo, quest’ultimi imprenditori titolari della ditta di pompe funebri prescelta con l’appalto. Risultano in carcere Guerino Primavera, Fabrizio Primavera e Daniele Primavera, accusati di traffico di sostanze stupefacenti.

Fabrizio Azzali

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1 commento

  1. E chissa’ ancora quante ne verremo a sapere!!!! Peccato pero’ che non ci sono mai punizioni esemplari. Vedi azzolini. Io li metterei ai lavori forzati perche’ in galera ci ticca ancora mantenerli.naturalmente dovrebbero rendere prima il maltolto ma come mai non lo si richiede mai a nessuno?

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