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Casale San Nicola, stop per ora ad altri profughi

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casale2401.JPGSospesi temporaneamente nel wek-end i trasferimenti di altri profughi a Casale San Nicola, a La Storta, dove continua il presidio del Comitato spontaneo e quello della Polizia che sorveglia il centro di accoglienza realizzato nell’ex scuola Socrate nel quale sono ospitati diciannove profughi, tutti di età intorno ai vent’anni.

Dopo un sabato di tregua, che non ha visto però demordere i presidianti (leggi qui), domenica è continuato lo stop ai trasferimenti, probabilmente complice anche il clima torrido, come torrido lo è stato, per altri versi, venerdì 17 quando si sono verificati violenti scontri fra Polizia e dimostranti che tentavano di bloccare il pullman con i profughi (per la cronaca clicca qui).

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Stop temporaneo però. Come ha riferito il TGR Lazio nell’edizione delle 14 di domenica 19 luglio, nei progetti della prefettura almeno altri quaranta migranti devono essere accolti nell’ex scuola e il prefetto Gabrielli appare determinato a continuare su questa strada.

Venite, entrate. Sempre dal TGR, Simonetta Lanciani, responsabile del centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Isola Verde, ha lanciato un invito ai presidianti.
“Se le acque si calmeranno – ha dichiarato ai microfoni della Rai – nei prossimi giorni i residenti di Casale San Nicola saranno invitati ad entrare nella struttura per vedere le attività svolte all’interno del centro, attività tutte volte all’integrazione dei ragazzi ospitati”.

Il comunicato. Da parte sua, Il comitato spontaneo dei residenti di Casale San Nicola, riunitosi oggi in assemblea, ha diffuso la seguente nota.
“Preso atto delle dichiarazioni pubbliche rese dal Prefetto, Dottor Franco Gabrielli, in ordine alle concessioni ed autorizzazioni riguardanti il sito prescelto per l’accoglienza dei richiedenti asilo e ritenuto dallo stesso idoneo, e preso altresì atto dell’apertura al dialogo avanzata dalla Questura di Roma, il comitato ha deliberato di inviare una propria delegazione all’incontro richiesto dagli organi della Questura, probabilmente nella giornata di lunedì 20 luglio 2015. Alla luce di ciò si chiede alle autorità preposte la sospensione di qualsiasi ulteriore invio di richiedenti asilo prima della auspicabile definizione dell’intera vicenda.”

Nel frattempo continuano le indagini della Questura per identificare i partecipanti agli scontri di venerdì. Stando a quanto riferisce il TGR sarebbero state riconosciute diverse persone molto vicine agli ambienti delle tifoserie della Roma e della Lazio per le quali potrebbe ora scattare il daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Alla luce infatti della normativa introdotta dal governo nell’agosto 2014, il daspo può essere applicato a carico di coloro che si macchino di reati contro l’Ordine Pubblico a prescindere che ciò avvenga davanti ad uno stadio o no. (red.)

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