Arrestato il violentatore di Piazzale Clodio, è un dipendente pubblico di 31 anni. Alle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di polizia giudiziaria nei confronti di G.F., 31enne originario della provincia di Cosenza, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata avvenuta lo scorso 29 giugno ai danni di una quindicenne.
Lo rende noto un comunicato della Questura nel quale si spiega che l’uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una multa alla giovane in quanto l’aveva vista bere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti. A quel punto però, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha condotta, a piedi in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con forza nel piccolo parco poco distante e ha abusato di lei.
Compiuta la violenza, l’uomo ha accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l’aveva avvicinata, ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed è riuscito a dileguarsi.
Le indagini, immediatamente avviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. È stato, in particolare, predisposto un servizio di appostamento continuativo nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti, fin quando, poco dopo l’una di notte, una persona, successivamente identificata per il fratello del fermato, è stato sorpreso mentre tentava di recuperare il mezzo.
Il giovane, dopo una lunga reticenza e improbabili scuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e a quell’ora, ammetteva che la bicicletta era stata parcheggiata lì la sera precedente dal fratello. Immediatamente sono iniziate le ricerche di quest’ultimo, il quale veniva poi trovato proprio in casa del fratello.
G.F., appartenente al Ministero della Difesa – in forza presso l’Arsenale della Marina – è stato riconosciuto dalla vittima quale autore della violenza subita la sera precedente. Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati forniti dalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizi commerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano un soggetto dalle fattezze compatibili con il fermato mentre si allontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulteriore riscontro, sono state inoltre acquisite diverse testimonianze, che confermavano quanto già narrato della vittima e delle sue amiche.
Nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione del fermato, sono stati trovati e sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti dalla vittima e indossati dall’indagato la sera della violenza.
Visti gli elementi di prova raccolti e il pericolo di fuga, G.F. è stato sottoposto a fermo da parte degli agenti della IV Sezione “Reati sessuali e in danno di minori” della Squadra Mobile e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la successiva convalida. Il fratello del malvivente è stato denunciato in stato di libertà. per il reato di favoreggiamento personale.
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