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Fleming: Matilde Brandi, energia allo stato puro

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Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Ha appena concluso la partecipazione a “Si può fare”, lo show di RaiUno condotto da Carlo Conti e già è al lavoro per uno spettacolo teatrale. La bionda showgirl Matilde Brandi è un fiume in piena, non si ferma mai. Ballerina, showgirl, direttrice del Fitness Club Orange, mamma di Aurora e Sofia, pittrice (i suoi quadri sono esposti in una Galleria d’arte al centro di Roma).

Matilde, energia pura sin dal mattino, è Una, Nessuna, Centomila.

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“E’ il mio carattere – ci risponde subito – non sto mai ferma. L’esperienza a Si può fare è stata più che positiva. Sono state prove difficili, a volte molto faticose e pericolose ma io mi sono divertita tanto. Anche perché io per carattere amo la sana competizione e mi piace mettermi sempre alla prova. E poi, dopo un periodo lontana dagli schermi Rai, sono felice di essere tornata in prima serata con un amico, Carlo Conti, col quale ho lavorato benissimo anche in passato”.

A proposito, come ha vissuto la sua lontananza dalla televisione?
“In realtà ho fatto altre cose, anche in televisioni private.In questi quattro anni, l’ultimo spettacolo su RaiUno è stato “Scommettiamo che?” con Alessandro Cecchi Paone e la regia di Michele Guardì , mi sono dedicata tanto alle mie bambine, alla pittura che è la mia grande passione e alla danza.
Sono infatti direttore artistico di un centro di Fitness al Villaggio Olimpico e tra le lezioni e l’organizzazione non ho avuto un giorno libero…Certo, “Si può fare” è stata un’opportunità di rilancio per la mia carriera, insomma a 46 anni mi sono rimessa in gioco. Ma la vita è anche questo, una ruota che gira continuamente. Basta non scoraggiarsi mai e non perdersi mai d’animo”.

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Matilde, lei ha lavorato con tanti big della TV come Gigi Proietti, Celentano, Panariello, Bonolis, Costanzo….che mi dice di loro?
“Mamma mia. Da ognuno, nel mio piccolo, ho cercato di prendere qualcosa. Proietti insieme a Magalli è stato il mio pigmalione. Lo spettacolo era “Club 92” su RaiDue. Avevo solo 21 anni, senza esperienza perchè mi ero appena diplomata, mi tremavano le gambe dalla paura..Un battesimo televisivo di tutto rispetto con due professionisti di serie A.
Con Panariello ho conosciuto il grande successo così come con Conti, che mi ha portato sempre fortuna; Celentano è “oltre”; Sabani un grande amico; Bonolis divertente; A Guardì devo molto perché mi ha insegnato a fare la conduttrice; Costanzo è un professionista dal quale c’è tanto da imparare.

E adesso?
“Mi aspetta un nuovo inizio artistico: il teatro con Manlio Dovì e spero un nuovo varietà televisivo che, contrariamente a quanto si dice, non è morto”

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Romana di nascita ma con uno spirito frizzante tipico della Romagna, terra di origine di entrambi i genitori, Matilde da dodici anni vive a Collina Fleming, una zona che ama moltissimo e che non cambierebbe con altra parte della città.

“Io ho sempre vissuto a Boccea ma quando ho conosciuto il mio compagno Marco Costantini e abbiamo deciso di mettere su famiglia ci siamo trovati subito d’accordo sulla scelta del quartiere: il Fleming. Abbiamo una casa luminosa e con un bel terrazzo. Ed io mi sono subito adattata tanto che mi sembra di essere sempre vissuta in questa zona”.

Il Fleming – ci tiene a sottolineare Matilde – è una sorta di piccolo paese: tutti si conoscono, la piazza Monteleone di Spoleto è un po’ il centro del paese con l’edicola, il bar, il mercato, la farmacia, la profumeria, la pescheria, la salumeria e le boutique. E’ qui il mio mondo quando non lavoro. Qui incontro le amiche e prendo l’aperitivo, qui faccio la spesa e i miei acquisti senza bisogno di andare in centro”.

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Insomma il quartiere promosso a pieni voti….
“Sì anche se è un quartiere poco curato, con i marciapiedi sporchi di carte e di escrementi dei cani che i padroni non raccolgono e le macchine spesso in doppia fila..Mi rendo conto però che è un “male” comune della Città e di noi romani..Ho girato tanto per le tournée e mi sono resa conto che non è dappertutto così:alcune città e alcuni piccoli centri sono tenuti come piccoli gioielli. E ogni volta che rientravo a Roma, dicevo tra me sconsolata:”Possibile che noi romani non riusciamo a tenere pulita la nostra Città?”

E le sue bambine?
“Loro sono felicissime di abitare qui. La scuola è a due passi da casa, le attività sportive e la danza anche..Le amichette poi abitano tutte vicino. Quando cresceranno mi sentirò abbastanza sicura di lasciarle uscire da sole nel quartiere…Sono una mamma apprensiva ma anche moderna. Il papà invece è più severo, ma è giusto così.”

Ilaria Galateria

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