Home ATTUALITÀ AXA: “Incidente mortale a Cesano, questa la verità”

AXA: “Incidente mortale a Cesano, questa la verità”

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incidente240.jpgIn relazione alla notizia diffusa da numerose testate nelle ultime 48 ore nelle quali si diceva che la società assicuratrice AXA avrebbe “risarcito a metà perchè troppo bassa” Gabriella Serangeli, 65 anni, deceduta a Cesano il 15 marzo 2014 dopo essere stata investita da un mezzo pesante, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.

“In relazione alle notizie di stampa (ndr: leggi qui) secondo le quali AXA avrebbe “risarcito a metà” una signora investita da un camion perché “troppo bassa”, AXA precisa quanto segue.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Sull’accaduto:

– l’incidente mortale è del 15 marzo 2014: nonostante la pendenza del procedimento penale e la necessità di accertare la responsabilità del conducente, AXA ha da subito tenuto un atteggiamento responsabile nella consapevolezza della drammaticità della situazione dimostrandosi corretta e disponibile nei confronti dei familiari della vittima e del loro legale;

– sulla base di una prima valutazione di corresponsabilità nell’incidente, AXA ha effettuato versamenti volontari ai familiari già nell’agosto 2014, a 5 mesi dall’incidente, con integrazioni successive nell’ottobre 2014 per un importo totale di € 360mila che, considerati i criteri civilistici presi a riferimento per il danno da morte, corrispondono a circa il 60/70% del danno complessivo.

Sulla ricostruzione della responsabilità:

– in base agli accertamenti effettuati, la corresponsabilità della vittima è sostenuta in quanto la stessa avrebbe compiuto un’imprudenza posizionandosi davanti ad un veicolo in procinto di ripartire e cioè in quella zona (il cosiddetto “cono d’ombra”) nella quale non poteva essere vista dal conducente;

– diversamente dalle sintesi semplicistiche effettuate dai media (“risarcita a metà perché troppo bassa”), AXA ha di fatto già risarcito la quasi totalità del danno prima che vi sia una qualsiasi pronuncia, parziale o definitiva, sulle responsabilità dell’accaduto e non ha affatto indicato quale elemento di corresponsabilità la statura del pedone bensì il comportamento tenuto nella particolare fattispecie. “

“AXA – conclude il comunicato – rigetta pertanto ogni tentativo di speculazione mediatica o di qualsiasi altro genere e si riserva di tutelare la propria reputazione e la correttezza del proprio operato presso le sedi più opportune.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento

  1. vabbe ma certo ma mi sembra anche assurdo che la compagnia debba addirittura fare un comunicato del genere.
    Ma voglio dire avete idea di ciò che si tenta di dimostrare in tribunale?
    Avete idea di quanti cittadini cascano sui marciapiedi per colpa della negligenza del comune e poi perdono la causa perché la buca era riconoscibile o perché si trova nei pressi della abitazione e quindi il cittadino doveva saperlo?
    se ci mettiamo a fare una notizia per ogni tesi difensiva (tsnto più degli avvocati delle compagnie di assicurazione ) non la finiamo più.

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