
E’ difficile immaginare che la località di Montebello, una collina isolata di Roma Nord confinante con il Cimitero Flaminio e la vicina stazione ferroviaria, sia conosciuta all’estero per i magnifici mosaici ritrovati nel marzo 1892 in questo luogo. Le cronache di allora e la documentazioni del ritrovamento, restituiscono una singolare testimonianza della realtà archeologica di quel periodo.
Questo in sintesi il risultato di un approfondito studio realizzato dal ricercatore Andrea Venier profondo conoscitore del territorio di Roma Nord che in passato ci ha “regalato” interessanti ed esclusive testimonianze sulla storia del nostro territorio.
Nell’ebook dal titolo “I mosaici ritrovati nell’800 sulla via Flaminia ed esposti in America”, scaricabile al termine di questo articolo, Andrea Venier esegue un’approfondita disamina sulle ricerche di antichità effettuate nel marzo 1892 dal cav. Alessandro Piacentini nei terreni di sua proprietà nel Quarto di Montebello a nord di Prima Porta al 16° chilometro della via Flaminia, sulle pendici meridionali del piccolo promontorio a 200 metri a destra della consolare e vicina alla famosa Villa di Livia .
La villa romana scoperta dal Piacentini a Quarto di Montebello si sviluppava su di un area di circa 2500 mq e la sua scoperta mise in luce 11 ambienti pavimentati nei quali furono rinvenuti pregevoli mosaici venduti nella seconda metà dell’800 da Pio Marinangeli che gestiva in quel periodo a Roma il commercio di reperti archeologici ed opere d’arte di notevole pregio organizzando aste e compravendite nel suo ‘Grande salone’ al piano terra del palazzo Gresham di via della Mercede 11.
Commercio di opere d’arte che a quei tempi traeva profitto da un vuoto legislativo in materia di tutela del patrimonio culturale colmato nel 1909 dalla legge Rosati che regolamentava le esportazioni ed in seguito dalla ‘Legge Bottai’ 1089/1939 che sancì definitivamente la normativa sui beni di interesse storico artistico in Italia.
I preziosi mosaici riportati in luce durante questi scavi vennero acquistati da collezionisti americani ed esposti attualmente in importanti musei statunitensi quali l‘Isabella Stewart Gardner Museum di Boston e il Metropolitan Museum of Art a New York. Atri due reperti rintracciati sempre da Andrea Venier nel Museum Fine Arts di Boston coinvolgono nella storia il noto archeologo Rodolfo Lanciani per i suoi rapporti compromettenti con i musei d’oltre oceano.
Tra i manufatti di maggior rilievo troviamo:
Mosaico con Medusa
Il mosaico con Medusa acquistato dalla collezionista americana Isabella Stewart Gardner nel 1987 e collocato tra il 1900 e il 1902 nel cortile della sua casa in costruzione sulla Fen-way di Boston successivamente divenuta l’Isabella Stewart Gardner Museum.
Link alla scheda del mosaico con medusa sul sito dell’Isabella Stewart Gardenr Museum
Il Mosaico a figure Egizie
Il mosaico a figure egizie venduto nel 1895 all’americana Susan Dwight Bliss, nota collezionista d’arte e collocato inizialmente nella sua nuova casa di New York. Successivamente la proprietaria, decise di donare in forma anonima il bellissimo pavimento al Metropolitan Museum of Art che nel 1962 decise di utilizzarlo nel nuovo allestimento del ‘Cubicolo di Boscoreale’ nel quale trovano posto anche alcuni reperti provenienti dalla villa di Lucio Vero sulla via Cassia venduti dal collezionista romano Ivan Gorga al banchiere statunitense J. Pierpont Morgan che successivamente li donò al Metropolitan Museum nel 1917. Link alla scheda del mosaico a figure Egizie sul sito del Metropolitan Museum of Art.
Ritratti marmorei
Le teste in marmo di ‘Gneo Domizio Corbulone e di Fanciulla’ provenienti dal “Torraccetto” via Flaminia Km. 11 oggi esposte al Museum of Fine Arts a Boston.
Link alle schede dei ritratti marmorei di Gneo Domizio Corbulone e della Fanciulla sul sito del Musem of fine Arts di Boston.
Per approfondire la lettura di questo argomento con dovizia di immagini e di interessanti riferimenti storici potete scaricare l’ebook in formato PDF I mosaici ritrovati nell’800 sulla via Flaminia ed esposti in America realizzato da Andrea Venier. cliccare qui per scaricare il file.Fabrizio Azzali
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Ancora un interessantissimo ed approfondito lavoro del caro amico Andrea con il quale ho condiviso, da pensionato, lunghi anni di lavoro archeologico sulla via Flaminia, sotto la guida del non mai troppo rimpianto Maestro Prof. Gaetano Messineo. Coraggio andrea, ti sapevo impareggiabile restauratore, ti ho scoperto altrettanto bravo scrittore e ricercatore. Complimenti a te e a chi ti da la possibilità di farti conoscere
Ottimo e complimenti !!!
Salve, come posso contattare il Dott. Andrea Venier? avrei delle curiosità da chiedergli.
Grazie