Clamorosa svolta nella vicenda dell’immensa discarica di via del Baiardo, a Tor di Quinto. Colto sul fatto un uomo mentre abbandonava rifiuti. L’episodio è di ieri, ma solo nelle prime ore di oggi sono trapelati i particolari. Tutto lascia pensare che sia lui il responsabile del degrado della zona.
Sei ettari di pregiata area golenale – quella di via del Baiardo, a Tor di Quinto – trasformati in una discarica immonda. Uno scempio ambientale perpetrato alla luce del sole e nel disinteresse generale. Tonnellate di rifiuti e di detriti sversati e nessun responsabile. Almeno fino a ieri pomeriggio, quando un uomo è finito in manette.
L’intollerabile situazione di via del Baiardo, abbandonata da (quasi) tutti al suo disgraziato destino di discarica abusiva, è stata più volte denunciata da VignaClaraBlog.it e portata all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
Dopo le nostre segnalazioni, corredate da un’eloquente documentazione fotografica, è andato in scena il consueto balletto delle discussioni e dei rimpalli delle responsabilità. Parole, chiacchiere. Poi, sulla vicenda è di nuovo calato il silenzio delle istituzioni. Almeno fino al tardo pomeriggio di ieri quando, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la svolta clamorosa.
Ma andiamo per ordine, cerchiamo di ricostruire i fatti in base alle poche informazioni di cui siamo entrati in possesso.
Erano da poco passate le 18 di ieri, martedì 31 marzo, quando un uomo è stato visto transitare a piedi sulla pista ciclabile che sovrasta via del Baiardo, a Tor di Quinto.
Con un gesto secco della mano, C.C. – 65 anni ben portati, di nazionalità italiana, folti capelli brizzolati, occhiali da vista, abbigliamento casual ma ricercato – ha preso uno snack dalla tasca e l’ha scartato. Poi ha lasciato cadere a terra il minuscolo e colorato involucro.
Immediato l’intervento del presidio da tempo istituito a tutela di quel territorio: in una dozzina lo hanno accerchiato e, contestandogli il reato di disastro ambientale aggravato, lo hanno ammanettato. Sarà processato per direttissima, rischia di trascorrere i prossimi vent’anni a meditare sulle conseguenze nefaste del suo gesto criminale.
“Non so darmi pace” – dice a VignaClaraBlog.it Mario Pesce, il gestore del camion bar a due passi da via del Baiardo – “gli ho venduto io quel maledetto snack, ma non pensavo che avrebbe fatto quello che ha fatto, non so darmi pace, non so se riuscirò a perdonarmi!”.
Inaspettatamente e finalmente si è scritta la parola fine a questa annosa vicenda. Preso l’inquinatore, il presidio verrà ora smontato e le tonnellate di rifiuti e di detriti che ancora occupano via del Baiardo potranno continuare a crogiolarsi alla luce del sole e dell’estelle che stanno a guardare.
Giovanni Berti
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Avrei preferito un articolo serio. Per leggere boiate, mi diverte di più Lercio.
Buon lavoro (che lo sapete fare bene!)!!!
…poi ho visto la data!!! 😉
. . . .ma era su scherzia a parte!?
Beh per un attimo ci ero caduta ! Complimenti per l’ironia di questo pesce di aprile e per quell’apostrofo birbantello proprio alla fine …almeno se è come l’ho capito io !
Ogni tanto (una volta l’anno) ci sta anche il pesce d’aprile!
Hahahhahahhhaha MITIICI. Ci ero cascato.
Ma non so se sorridere o continuare ad essere inc…to per la situazione.
Ovviamente, come tutti avete capito, questo articolo era un pesce d’aprile con fin di bene: denunciare ancora una volta l’immonda discarica di via del Baiardo dove tonnellate di rifiuti, alcuni dei quali inquinanti, stanno irrimediabilmente danneggiando un’area golenale di sei ettari nel silenzio delle istituzioni.
Buona giornata
La Redazione