Conoscete veramente Roma Nord? Indovinate cosa raffigura questa foto.
Questa volta non lo sappiamo nemmeno noi dove fu scattata questa foto nel 1938. Sappiamo solo che la foto riprende la Via Cassia nel suo percorso romano. Nulla di più. Aiutateci a scoprire in quale punto della consolare fu scattata e cosa riprende.
Cliccate sulla foto per ingrandirla e se avete indovinato o pensate di saperlo scrivete la risposta in un commento a questo articolo.
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Il primo che indovinerà si potrà fregiare del titolo onorifico di “Storico di Roma Nord”.
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Per gentile concessione dell’Archivio Storico Capitolino.
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Mi sembra che sia la zona de La Giustiniana, precisamente La Castelluccia
la scheda del’archivio fotografico capitolino dice trattarsi del “Censimento fotografico delle baracche del 1938 di via Cassia Nuova”. Altro non si sa.
Riportiamo, a conclusione di questo appuntamento domenicale, alcune fra le ipotesi più interessanti formulate da altri lettori su facebook.
Per Marcello Ribera si tratta di “Corso di Francia visto dalla via Cassia vecchia (più o meno altezza via Ronciglione), la collina a destra è il Fleming”
Per Carlo Ranieri “Gli alberi a sinistra sembrano quelli che circondano il St George arrivando a La Storta dalla Castelluccia. Oggi insieme al caseggiato in cima sorge anche la chiesa, In cima alla destra degli alberi, altro lato della Cassia sembra Il Poggetto.”
Francesco Bortolami afferma: “Secondo me ha ragione Marcello Ribera; è corso francia direzione flaminia. Il casale in alto a destra è identico a quello che sta ancora là, facente parte credo del gesù maria, eccezion fatta per l’attuale tettoia costruita sicuramente dopo. In fondo a sinistra (alla sinistra del palo) si vede un’altra costruzione che potrebbe essere quella diroccata lungo il salitone di via cassia nuova (ai tempi non esistente). Il borghetto in basso probabilmente era dove adesso c’è cime di rape; molte delle costruzioni saranno state buttate giù e sicuramente anche gli alberi. Le colline in fondo dovrebbero essere quelle dell’inviolatella. Tutte ipotesi, ma il casale in alto a destra è proprio lui, a meno di non avere un gemello da qualche altra parte.”
Per Susanna Morosini sarebbe “Prima de La Storta, quegli alberi laggiù..ancora esistono”.
Resterà un mistero?
In ogni caso appuntamento alla prossima domenica per un nuovo quesito.
Buona settimana,
La Redazione
E’ Corso Francia. Una di quelle casupole (forse quella bipiano al centro della foto) è stata “affettata” e ristrutturata alla fine degli anni Cinquanta, ed è l’attuale edificio all’angolo di via Luigi Bodio dove c’è il bar-latteria. In un altro di quei manufatti si è insediato il ristorante Cime di Rape. Il casale è proprio quello all’interno del complesso del Gesù e Maria. In origine Corso Francia era una variante della Cassia aperta agli inizi del XX secolo, di qui la denominazione toponomastica di “via Cassia Nuova”. A seguito della dismissione di quel tratto della strada statale, e prima che fosse ribattezzata Corso Francia nel 1960, la via era stata intitolata a Caio Flaminio. Il gruppo di case a destra dovrebbe essere l’insediamento della cooperativa Tommaso Tittoni, sorto dopo la prima guerra mondiale e interamente demolito dopo il 1960 per essere sostituito dalle case di via Fernando Galiani e adiacenze.
In realtà nn si tratta della Cassia Nuova ma bensì di Corso Francia (Flaminia Nuova) il Casale esiste ancora vedi foto da Google map e la strada è stata notevolmente allargata demolendo quel piccolo borgo spontaneo per fare due palazzine, restano superstiti del borgo demolito due edifici bassi a bordo di Corso Francia dove recentemente vi era un piccolo ristorante e un piccolo negozio.
Vedi foto:
Google map coordinate casale:
41°56’42″N 12°28’11″E · 35,5 m