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Ho visto una magia nel Borgo Antico di Cesano…

Galvanica Bruni

presepecesano240.jpg“In una notte di luna piena dei primi di Gennaio 2015, ho visto compiersi una magia nel Borgo antico di Cesano”. Così la professoressa Luisa Gorlani, scrittrice, psicologa, ex docente di Lettere Classiche premiata anche come “Insegnante d’Italia”, descrive le sensazioni suscitatele dal presepe vivente che ha animato Cesano per due notti coinvolgendo oltre centocinquanta figuranti scelti tra gli abitanti del luogo.

“Qui, anni fa, dopo lunghe peregrinazioni da un capo all’altro dell’Italia, avevo insegnato; qui, affascinata dal passato inciso nelle sue pietre, avevo scritto il primo saggio monografico sul suo Borgo storico; e qui ora ritornavo per assistere al suo Presepe vivente e per visitare la sua Mostra documentaria, allestita nella Chiesa-gioiello di S.Nicola da un gruppo di giovani Archeologi e Amministratori locali.”

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“E in quel fermento di vita, tra i sorrisi felici di quegli appassionati studiosi e dell’ideatore dell’evento natalizio, tra l’umile e partecipe operosità degli abitanti del luogo, abbigliati da pastori, artigiani, musici d’ogni tipo, tra l’accendersi di cantine e cunicoli etruschi alla luce di fiaccole, ceri e bracieri, ho visto balenare il risveglio di un Borgo addormentato, risveglio che da anni io avevo auspicato e preconizzato. Nell’analisi, infatti, del rilievo del mito di Endimione, rappresentato in un sarcofago rinvenuto nella scomparsa Chiesa dei Monti di S.Andrea, avevo colto la raffigurazione simbolica del Borgo, illuminato nel suo sonno da Selene, la Luna, e destato dall’Aurora al suo destino di custode di Natura e Cultura.”

“E nella magia di quel risveglio ho intuito che il segreto per risolvere le crisi, in particolare quella attuale, sta nella MUSICA della vita, modello paradigmatico di un’esistenza migliore. MUSICA, infatti, è l’acrostico di:
M = Mutuo Soccorso, capacità cioè di aiutarsi a vicenda, unendo le forze di tutti e collaborando in maniera generosa e solidale, in una sana divisione di compiti.
U = Umiltà nell’affrontare la vita con semplicità e devozione al divino, senza arroganza, né presunzione, evitando il superfluo e l’appariscente e puntando invece all’essenziale e all’autentico.
S =Sacrificio dell’impegno e della fatica quotidiana che, nella rinuncia e nell’abnegazione, conduce a “fare qualcosa di sacro”, come dall’etimologia stessa della parola: “sacrumfacere”.
I = Iniziativa, che spinge a ideare e a iniziare qualcosa di nuovo e di diverso, che, attraverso il cambiamento, metta in moto la macina del divenire storico.
C = Cultura, perché solo la ricerca, la competenza, la consapevolezza fa apprezzare il valore di ciò che conta e induce a difenderlo e a potenziarlo, permettendo all’Uomo di crescere e di evolvere.
A = Audacia, il coraggio, l’intraprendenza, la capacità operativa e organizzativa, che consente di risolvere i problemi, senza rimandare e senza arrendersi di fronte alle difficoltà, ma cercando soluzioni alternative e costruttive.”

“Nella musica, dunque, del suo suggestivo Presepe vivente, della sua plurisecolare Festa del Crocefisso, delle sue iniziative socio-culturali e della auspicabile legittima riappropriazione del suo maestoso Castello, sta la magia della rinascita di Cesano, a cui ho dedicato un Inno, che spero di sentir presto echeggiare per le sue contrade e che così inizia e finisce:

Alle porte di Roma, nel tuo Borgo, Cesano, pulsa e chiama un cuore antico e arcano
[…]
Ovunque è mistero e pace surreale. Risorgi, incantato regno di bellezza astrale.”

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