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Sampietrini nelle aree storiche: non si toccano. E Ponte Milvio?

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sampietrini.jpgIn merito ai diversi articoli usciti negli ultimi giorni sulla ventilata ipotesi di rimuovere i sampietrini dalle strade del centro storico, l’ufficio stampa del Campidoglio fa sapere che “non esiste alcuna polemica tra il sindaco Marino e l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci in merito alla sostituzione dei sampietrini con l’asfalto fonoassorbente e drenante nelle strade ad alto scorrimento cittadino”.

“Entrambi, infatti – precisa la nota – dicono la medesima cosa, e cioè che i sampietrini sono un tratto caratteristico e prezioso di Roma nel mondo, e dunque vanno preservati e curati nel migliore dei modi in tutte le aree in cui possono costituire un valore storico, architettonico e culturale. Stiamo parlando delle aree pedonali o semipedonali e delle strade precluse al traffico intenso e pesate, dove i cittadini e i turisti possono ammirarli e calpestarli in tranquillità, passeggiando a piedi o in bicicletta, nel centro storico come nelle nuove centralità che stiamo individuando negli altri municipi.”

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“Nel resto delle strade cittadine invece – prima di tutto per la sicurezza di pedoni, conducenti di motoveicoli e auto, oltre che per ridurre al minimo l’inquinamento atmosferico e acustico – è molto più funzionale e pratica la presenza delle moderne amalgame di asfalto, che offrono prestazioni tecniche di alto livello garantendo standard di sicurezza nettamente superiori a quelle dei sampietrini. Questi, infatti, sono un fondo non pensato né adatto al continuo passaggio di auto, motoveicoli e mezzi pesanti.”

Esiste poi una non indifferente variabile economica che rende più vantaggiosa la parziale sostituzione del fondo in basolato lavico.
“Un metro quadrato di posa di sampietrini – spiega l’ufficio stampa capitolino – costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso da utilizzare come ‘cambio merce’ negli appalti con le aziende incaricate di ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi. Dunque si sta studiando questa opportunità come ipotesi di lavoro. In tal senso, e solo in questo contesto, si può quindi parlare di un valore economico di ‘vendita’ dello storico fondo stradale cittadino”.

“Roma Capitale, impegnata dall’inizio del mandato di questa amministrazione a un più oculato ed efficiente utilizzo delle risorse pubbliche derivanti dalle tasse dei cittadini, non può non tenere conto anche di questo aspetto economico nel pianificare gli interventi di decoro e manutenzione delle strade cittadine. Una valutazione doverosa – conclude la nota – seppure in subordine rispetto all’attenzione che vogliamo garantire nei confronti del patrimonio artistico di Roma e della sicurezza di cittadini e turisti”.

E dall’osservatorio di Roma Nord prendiamo atto – aggiungiamo noi – della volontà di preservare la pavimentazione a sampietrini “delle aree pedonali… dove i cittadini e i turisti possono ammirarli e calpestarli in tranquillità...” e ci aspettiamo dunque che dal plateatico di Ponte Milvio, senza dubbio anch’essa area pedonale “di valore storico, architettonico e culturale” vengano rimosse le tante e orribili “toppe” di bitume messe nel tempo in sostituzione dei sampietrini saltati e mai più sostituiti restituendo all’area del più antico ponte di Roma la dignità e il decoro che le spettano. (red.)

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5 COMMENTI

  1. Ogni qualvolta che si propone una modifica giusta e corretta i romani ostili alle novità ed al progresso la vedono come un’offesa personale. Io sono romana adulta e vaccinata e ritengo sia giusto rimuovere i sanpietrini in zone di passaggio auto moto perchè molto pericolosi come in piazza venezia dove mia nipote nel 2007 cadendo dallo scooter per colpa dei sanpietrini si è rotta braccio e 3 costole. I san pietrini vanno bene nelle aree pedonali.

  2. Non ci vuole un genio per capire che, se il substrato su cui poggiano è fatto male…, i sampietrini “cedono” e causano molti problemi.
    Non ci vuole un genio per rendersi conto che la “tecnologia” su cui si basa il sampietrino è figlia dell’uso delle strade dell’epoca: zoccoli di animali e qualche carrozza a ruote di legno.
    Non ci vuole un genio per rendersi conto che, se la posa dell’asfalto drenante e fonoassorbente viene eseguita con la qualità con cui sono stati fatti i lavori sulle strade di Roma negli ultimi 20 anni…, il sampietrino è l’ultimo dei problemi.

  3. A me sembra che i romani non siano affatto ostili alle novità e al progresso; semmai sono ostili nei confronti degli amministratori pubblici che sono soliti sperperare i soldi dei contribuenti. Che il Comune di Roma, nella persona di Sindaco e Assessore, voglia risparmiare togliendo sampietrini per mettere asfalto drenante è l’ennesima balla…..Gli incidenti a causa dell’asfalto danneggiato sono migliaia ogni anno; non si riesce a fare la manutenzione ordinaria figurarsi la stesa di asfalto drenante!

  4. Strix i romani e gli italiani in genere sono famosi nel mondo per essere ostili al nuovo…ogni cosa nuova è fonte di critica e paure…dai pup i parcheggi ad altro..guardi cosa rispondono anche in questo blog per quanto riguarda progetti intelligenti come il sottopassaggio di corfo francia.. il 90% critiche assurde.

  5. Se la “novità” è il sottopasso di Corso Francia (o il ponte pedonale) allora hanno ragione di essere ostili al nuovo….parliamo di un opera totalmente inutile, probabilmente costosissima e che (appena 5-600 metri) non migliorerebbe in nulla la viabilità. Che poi una critica sia “assurda” lo trovo comico!

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