Dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni, non ultime quelle diffuse oggi da un quotidiano on line ed emerse nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale, Simone Ariola, assessore al commercio del XV Municipio, con una nota diffusa alle agenzie annuncia le sue dimissioni dall’incarico.
“Certo della mia estraneità ai fatti insinuati da alcuni organi di stampa e pur non essendo il mio nome sulla lista degli indagati, mi sospendo e rimetto tutte le mie deleghe nelle mani del Presidente Daniele Torquati. Un atto doveroso nei suoi confronti, visto che ha sempre fatto della legalità un elemento imprescindibile nell’azione di governo”
Così dichiara Simone Ariola concludendo “Ci tengo a precisare che ho già dato mandato ai miei legali, e vorrei mettere in luce l’accanimento mediatico che mi è stato inflitto”.
Un gesto atteso quello di Ariola, un gesto richiesto anche ufficialmente dagli ambienti del PD locale dopo che l’articolo pubblicato da Globalist.it nella mattina di lunedì 15 dicembre veniva condiviso di pagina in pagina su facebook collezionando commenti negativi e inviti espliciti a fare un passo indietro.
Un articolo pesante, che riporta brani di un’intercettazione di un colloquio avvenuto a ottobre 2013 fra Ariola e Massimo Carminati, il capo della cupola di Mafia Capitale, dalla quale sembrerebbe che quest’ultimo non fosse proprio sconosciuto all’ex assessore – che comunque non è indagato, la precisazione è d’obbligo – come invece giorni fa (leggi qui) ebbe a dichiarare a VignaClaraBlog.it.
Il più diretto interessato alla vicenda dimissioni è il Presidente del XV Municipio Daniele Torquati che diciotto mesi fa aveva dato piena fiducia ad Ariola chiamandolo in giunta dopo il sostegno ricevuto al ballottaggio ed affidandogli deleghe non da poco.
Ed è così che Torquati commenta le dimissioni di Ariola.
“Come avevamo premesso la scorsa settimana, quando ancora alcuni nomi non erano emersi nella vicenda che sta colpendo Roma Capitale, questo Municipio si schiera in primo linea riguardo all’aiuto concreto alla Magistratura in questo momento.
Mi sento pertanto di accettare con serenità la rimessa delle deleghe dell’Assessore al Commercio Ariola, pur non essendo indagato. Ci tengo a ringraziarlo di questo atto di responsabilità nei confronti della Giunta, poiché in questo anno e mezzo non si erano mai verificati episodi che potessero metterlo in discussione.”
“La scelta di nominare in Giunta Simone Ariola, candidato presidente della lista Marchini – conclude Torquati – ha rappresentato un riconoscimento ai cittadini che al primo turno hanno dato fiducia alla lista stessa, che al ballottaggio mi ha sostenuto in maniera ufficiale e trasparente”.
Il profilo di Ariola. Coniugato e padre di tre gemelli, Simone Ariola è nato e cresciuto a La Storta. Entra in politica da giovanissimo, milita nel centro destra, e nel 2001 viene eletto consigliere municipale nell’allora XX Municipio. Viene poi rieletto anche nel 2006 e nel 2008 e fino al 2013 ricopre il ruolo di presidente del Consiglio, ruolo che non gli risparmia duri contrasti con i suoi colleghi del PDL che a più riprese tentano di scalzarlo dalla poltrona.
A Marzo 2013 è fra i firmatari della sfiducia all’ex presidente del Municipio Gianni Giacomini e questa segna la sua uscita definitiva dal PDL.
A Maggio 2013 si candida alla presidenza del XV Municipio per la lista civica “Alfio Marchini Sindaco” ricevendo poco meno di 3800 voti e al successivo ballottaggio fra Giacomini e Torquati decide di appoggiare formalmente quest’ultimo. Torquati viene eletto e poco dopo lo chiama in giunta.
Ariola, da allora, si è sempre definito come espressione della lista Marchini ma solo pochi giorni fa, con un asciutto comunicato, arriva l’abiura. “Ariola non è un nostro assessore” fa dichiarare Marchini al suo ufficio stampa.(red.)
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Sono basito.
Comunque uno dei pochi che si è dimesso anche se non indagato.
Non lo difendo ma gli altri rimangono attaccati alla poltrona con il Bostik.
Gentile direzione, non ho mai detto di non conoscere il Sig. Massimo Carminati. C è però una bella differenza tra un amicizia e una semplice conoscenza. Posso rassicurare tutti che non ho mai condiviso o finalizzato o realizzato nessun progetto con i signori in questione. Tra l altro all epoca delle conversazioni avute era un uomo libero a tutti gli effetti di fronte alla legge e non un latitante o un ricercato. Non sono indagato. La mia fedina penale è pulita e rimarrà tale! In merito alla pubblicazione di globalist sono riportate parti di conversazione privata fuori dal Municipio completamente travisate per le quali il giornalista e il quotidiano on Line risponderanno in sede legale. …ultima precisazione:sono nato e cresciuto a Toma di Nerone.
Caro Simone,
buon giorno – ti auguro sinceramente – che tutto vada come tu speri
ho una etica e non augurerei mai ad un avversario di avere problematiche (eventuali) di questo tipo
“Politicamente parlando non capisco perché essendo tu “non indagato” come giustamente stai sottolineando con forza da alcuni giorni
ti stia dimettendo – è un non senso a livello razionale e politico – permettimi
Sei innocente, punto. Resta a fare il tuo lavoro senza problemi
Non capisco questa fretta nel rimettere le deleghe a Torquati e l’altrettanta velocità dello stesso nell’accettarle.
Come sai sono giornalista e non ho mai visto in oltre 20 anni di professione un innocente che si auto-esclude da un incarico politico. Saresti il primo, inutilmente, peraltro.
Se vuoi entrare nel guinness dei primati fallo, ma mi sembra un autogol politico di rara perfezione.
Tra l’altro, non ho capito il comunicato stampa di Marchini che si “smarca” da te
se magari ce lo spieghi (ai politici avversari e agli elettori del xv municipio) avremmo piacere di avere una tua risposta in merito, più che analizzare uno sterile stupore (sempre da parte tua) nel comportamento del tuo ex leader.
Ricapitolando:
1) se ci spieghi il senso della “smarcatura” di Marchini da te – che arriva perfino a non riconoscerti (ormai mi viene quasi da ridere, se non ci fosse da piangere)
2) Se ci spieghi perché un innocente come te si deve dimettere – non ne vedo il senso politico e logico
3) e se il mini-sindaco Torquati ci spiega perché accetta le dimissioni di un innocente – l’eccesso di zelo di Ariola non lo capisco- ma l’altrettanto consenso di Torquati su una dimissione di un innocente – sono due errori politici nello stesso metro quadrato.
4) Ariola hai ricevuto pressioni dal centro-sinistra locale o da Marchini perché ti dimettessi (perché delle tue dimissioni ne ero venuto a conoscenza da una persona in Campidoglio proprio di recente – come mai? Ci spieghi anche questo : cioè perché qualcuno sapeva da giorni che ti saresti dimesso?
Scusate ma sono ancora un profano della politica e trasudo di conoscenza ed esperienza come in questo caso. Quindi mi aspetto, come portavoce di Noi siamo l’Italia – movimento civico, una risposta ufficiale da parte di entrambi.
ps All’uomo e padre Ariola auguro il meglio – perché certamente è una situazione che ti starà dando fastidio. Ma qui le domande sono al politico-Ariola, non all’uomo.
Egregio Presidente Torquati, nella seduta del 18 dicembre, si ricordi, sarebbe una bella occasione per rimettere a posto la questione della nostra concessione di OSP, fraudolentemente revocata… si ricorda?
Disse che noi raccoglievamo rifiuti, smentito poi dalla magistratura, disse anche che avevamo posizionato più dei 17 cassonetti autorizzati, ma si dimenticò di presentare la richiesta di integrazione… a proposito, ha trovato il foglio sparito?
Insomma ci rende ciò che che ci spetta o no?
Ora che tutte le porcate stanno venendo a galla e pare ormai, finalmente chiaro, che avevamo sempre avuto ragione, non le pare il caso di mettere in chiaro il suo operato?
In attesa del Santo Natale ormai vicino, le mando una benedizione pastorale, ed un augurio di benevolenza ad aprirsi nel Signore.
Ariola è stato bersaglio privilegiato di quanti lo indicavano come traditore per aver sostenuto il centro sinistra al ballottaggio ( dimenticando di ricordare che fu ripetutamente osteggiato da una parte della ex giunta di centro destra). Allo stato attuale non risulta indagato e tuttavia si dimette dall’incarico di assessore, cosa tutt’altro che usuale per l’attuale classe politica. Ammesso che sia un traditore ( categoria che in politica non andrebbe utilizzata), oggi ha dimostrato grande dignità nel dimettersi sebbene non ne fosse affatto obbligato. Mi chiedo quanti di coloro che lo indicavano come traditore si sarebbero dimessi in situazioni analoghe, non rimanendo invece incollati ad una poltrona.
Monsignore, che piacere vederla …
Quando parla di “fraudolentemente” può specificare, per piacere, a chi si stava riferendo, visto che io ero tra quelli che votarono un documento per revocare quell’autorizzazione … ?
G.Mori
Gentile Monsignore,
non entro nel merito della vicenda che non conosco nello specifico e capisco che Lei parla di vicende di cui non tutti conoscono i retroscena: Mi permetta di farle presente però che se Lei celebra anche la messa nello stesso modo criptico con il quale ha esposto quanto sopra, diventa difficile anche venire in chiesa.
Inoltre se ritiene di aver subito un torto dall’amministrazione (cosa del tutto possibile) e aver avuto conferma di ciò in sede giudiziaria, credo farebbe bene a far valere i suoi diritti attraverso normali canali legali/amministrativi e non attraverso un blog. Colgo l’occasione per rivolgere i migliori auguri per il Santo Natale
Con le feste si rifà vivo il Monsignore della “Chiesa Ortodossa Bielorussa Eslava”.
Non entro nel merito di quanti cassonetti abbia collocato in più (abusivamente o meno) ma solo della legittimità di fare la raccolta di abiti usati non nella sua parrocchia ma in maniera “strutturata” cioè con i contenitori gialli.
Faccio presente che di tale servizio è esclusivista l’AMA (proprio per evitare il traffico non controllato del business degli abiti usati) che affida a cooperative tale servizio.
Se Monsignor Brugoni è “concessionario” dell’AMA per il servizio, lo svolga, altrimenti dovrà, ahimè, rassegnarsi a raccogliere i vestiti usati nella sua chiesa, come fanno tutti i parroci….anzi i Parroci.
Fossi in Torquati mi gratterei “le mando una benedizione pastorale”!!!
Gentile avv. G. Mori, infatti anche Lei è stato denunciato, come tutta la giunta che ha votato.
Essendo avvocato dovrebbe ben conoscere le indicazioni europee sul termine “rifiuto”, e non poteva non sapere che stavano facendo un servizio alla banda AMA con capi Fiscon e Odevaine.
Signor Marcel,
leggo nel Suo commento alcune riflessioni che, spero, siano solo frutto della “avversità” politica che nutre nei confronti di Simone Ariola.
Provo a spiegarmi: ritengo che Ariola si sia dimesso in seguito ad un articolo pubblicato da “Globalist” un giornalino on-line (sinceramente mai sentito).
Le considerazioni che Lei sostiene su tale decisione, rientrano in una serie di congetture di presunte (da Lei) dinamiche politiche che sicuramente esulano dalla scelta di Ariola; “..Marchini si è smarcato da te…” oppure “…Torquati accetta le tue dimissioni..” o ancora “..pressioni dal Centrosinistra..” eccetera.
Non si pone nemmeno un attimo il dubbio che una persona, con un gesto di assoluto coraggio e dirittura morale, abbia voluto semplicemente porsi al di fuori della “gogna mediatica” di cui è stato vittima – incolpevole – a tutela del suo nome, della sua rispettabilità e, mi permetto, della sua famiglia.
Capisco che le dimissioni “non vanno di moda” e che nella Sua incompetenza politica non riesce a spiegarsi tale gesto, ma lo prenda così come è, senza inutili supposizioni o vuote conclusioni.
Spero che il suo stupore per tali dimissioni non sia, invece, solo una critica strumentalmente tesa a screditare Ariola: ma il sospetto mi è venuto quando Lei sostiene “..non ho mai visto un innocente dimettersi…”.
Mi meraviglio come, dopo 20 anni di professione giornalistica, non sappia che una persona è da considerarsi colpevole o innocente solo dopo aver passato i tre gradi di giudizio, allora cerchi di correggere le domande: Ariola non è “colpevole” o “innocente” (come sistematicamente ripete nelle sue domande) di qualcosa, Ariola semplicemente non è nemmeno indagato.
Un saluto
In un sistema che non conosce la parola “dimissioni” nemmeno quando si viene inchiodati alle proprie responsabilità con delle prove….trovo aberrante le dimissioni di un assessore nemmeno indagato….così come accoglierle in tutta fretta !!
Condivido in toto le considerazioni di Decio Meridio, solo una correzione: non si può nemmeno parlare di “rinvio a giudizio o di “tre gradi di giudizio” (che avvengono, appunto dopo un giudizio), qui stiamo parlando della solita – purtroppo – “aria fritta”. Non c’è un indagine in corso, non c’è un fatto specifico, non c’è alcun reato contestato, non c’è un “attenzionamento” su qualcosa, non c’è una richiesta di notizie o un interrogatorio per essere “a conoscenza di qualche fatto”… insomma NON C’E’ NIENTE…. C’è solo un articoletto di un giornalino on-line (sconosciuto da tutti e non ripreso da nessuno) che getta fango su una persona per bene (E CHE L’HA DIMOSTRATO…). PUNTO !
Scusate, ma non ci siamo. Nessuno, nemmeno l’autore dell’articolo “incriminato” ha affermato che Ariola abbia commesso reati o che sia indagato. Il punto è un altro: chi ricopre cariche istituzionali può mantenere rapporti con personaggi come Carminati? Che per carità, all’epoca era un libero cittadino come dice Ariola, ma era lo stesso un pluripregiudicato per fatti gravissimi: dai Nar alla rapina al palazzo di giustizia, passando per la Banda della Magliana. Famigeratoper le sue malefatte al punto di aver dato origine a un personaggio cinematografico e poi televisivo. Ed era già stato descritto (a dicembre 2012) da Lirio Abbate sull’Espresso come uno dei “quattro re di Roma”, nello specifico quello che controllava il territorio di Roma Nord. A mio avviso crimine e ruoli istituzionali sono semplicemente incompatibili. E’ una questione etica, non giudiziaria.
@ Asdrubalino, anche Buzzi aveva precedenti penali e pluripregiudicato, (24 anni per omicidio) eppure sfido chiunque a sostenere che, prima dello scandalo, non ci avrebbe mai parlato.
Ci parlava Veltroni, ci parlava Alemanno, ci parlava Marino (accettando un contributo per la campagna elettorale e destinando alla Cooperativa 29 giugno il suo primo stipendio) ci parlava (e ci andava a cena) il Ministro Poletti, il Vice sindaco Nieri, il Presidente del Consiglio Coratti, ci parlavano imprenditori, politici, ecc…
Oggi è facile dire “…crimine e ruoli istituzionali sono incompatibili…” quando nessuno sospettava nemmeno lontanamente attività criminose.
Erano tutte persone con passaporto, non idagate, che avevano “scontato” i loro debiti con la giustizia, libere di circolare e non ricercate.
Poi “mantenere rapporti” è molto ma molto diverso che ricevere una telefonata.
Marcello Sensi. Le due figure non sono minimamente paragonabili. Puzzi era un referente istituzionale, in quanto presidente di una importante cooperativa sociale che si occupava di recupero di detenuti. Quindi tutte le amministrazioni erano in qualche modo obbligate a rapportarsi con lui, esattamente come succede sul versante politico opposto con Luigi Ciavardini.Carminati non ha mai avuto ruoli del genere ed era notorio che aveva continuato a delinquere per almeno un ventennio, visto he i suoi reati conosciuti partono dal 1979 (rapina alla Chase Manhattan Bank) al 1999, (rapina al cave del Palazzo di Giustizia). E Buzzi, pur con il suo precedente, non era stato coinvolto nelle vicende più torbide della storia d’Italia e di questa città. Era semplicemente una persona infrequentabile, tanto più che, ripeto, era stato già denunciato da L’Espresso come figura di vertice del crimine organizzato, tutt’ora in attività. E quell’articolo aveva fatto il giro dei palazzi della politica, quindi un minimo di prudenza sarebbe stata doverosa. E come lo stesso Ariola onestamente ammette non si tratta di una telefonata ricevuta, che sarebbe in qualche modo un atto che uno subisce. Si tratta di un incontro. Il secondo in pochi mesi, dopo quello raccontato dal Tempo e non l’ultimo citato negli atti, visto che Il Fatto ne riporta un terzo a gennaio di quest’anno. Credo che basti per parlare di “mantenere rapporti”. Ripeto, leciti, ma inopportuni e incompatibili con una carica pubblica.
Asdrubalino non ci siamo proprio…non si possono fare distinguo quando si parla di malfattori; altro che “referente istituzionale”, era un ex-galeotto, avvicinatosi in prigione alle BR e a Carminati, che non avrebbe neppure dovuto mettere piede in Campidoglio e che invece otteneva a appalti senza gara (come risultato dal documento di 300 pagine compilato da 2 ispettori nel 2013).
Se parlare con Carminati non era opportuno mi chiedo allora se sia “opportuno” incassare 10.000 euro per una cena elettorale o 20.000 per una campagna elettorale: con lo stesso ragionamento dovrebbero dimettersi tutti Renzi e Marino compresi.
Gent.mo Monsignore,
pensavo che Ella avrebbe fondato la sua.vocazione religiosa.sul perdono.
Invece della.giustizia celeste, ha ritenuto di adire a quella della.Procura.
Me ne dolgo tantissimo.
Ossequiosi e.deferenti saluti.
G.Mori
Caro Monsignore.
Invece di pensare ai rifiuti ed ai guadagni derivanti non pensa alle anime?
Che volete che siano 43 coltellate… “non sono per nulla paragonabili”… oggi come oggi non sei nessuno se non hai un precedente penale del genere… MA IL CERVELLO E’ IN FUNZIONE??? ma allora per alcuni basta essere politicamente di sinistra per essere perdonati su tutto??
RINGRAZIO DIO per non essere come questi sinistroidi (che parlano male e razzolano ancora peggio).
Egregio sig. Stefano, è appunto pensando a chi non ha nulla e vive nel bisogno che stiamo lottando, ormai da anni, contro chi invece ruba gli abiti e ciò che viene donato ai poveri, facendo loro sì, enormi guadagni… vede sig. Stefano, ma come lei tanti, pensate che essere religiosi significhi solo pensare “all’anima”, e se è vero che l’uomo non vive di solo pane, è anche vero che con la pancia vuota e al freddo, è davvero difficile pensare all’anima, e comunque si rassereni, perché nell’ambito del nostro compito pastorale, nei locale della Chiesa, negli Ospedali e dove serve, pensiamo anche a portare conforto spirituale, ma le ripeto, senza mai dimenticare i bisogni primari necessari
Gentile Monsignore, se veramente “…sta lottando pensando a chi vive nel bisogno e che non ha nulla…”potrebbe cominciare, se l’annuncio riportato qui di seguito da “Subito.it” è suo, a dare alloggio ai senza tetto…..
Comune Roma Zona Flaminio/Parioli/Pinciano
Superficie 700 mq
Causa divisione eredità vendesi a realizzo 10 unità abitative con parco, piscina e garage, 1500 metri di giardino.
Zona Residenziale La Celsa (Prima Porta).
No perditempo.
Inserzionista Mons. Nazareno Brugoni….
Gentile Decio Meridio, io sono l’inserzionista, ed il bene in oggetto, la Chiesa Ortodossa Bielorussa Eslava, lo ha solo in uso, e dato che la proprietà ha deciso di privarsene, mi hanno chiesto di metterla in vendita.
La informo, che presso questa struttura è attiva una comunità regolarmente registrata, che dà alloggio anche temporaneo a chi ne ha veramente bisogno.
@ Asdrubalino, è vero le figure non erano paragonabili: io mi sono fatto un opinione, leggendo le 1.200 pagine dell’ordinanza: il “dominus” dell’operazione è Buzzi: sono 173 gli appalti che le sue cooperative si sono aggiudicate con il Comune di Roma.
Dalla giunta di Rutelli, passando per Veltroni poi ad Alemanno fino ad oggi.
Commesse per 26 milioni 507mila 696 euro ottenute tra il 1994 (Rutelli Sindaco) e il 2014 (Marino Sindaco). E a queste si aggiungono i 29 appalti avuti con la Provincia di Roma (Gasbarra/Zingaretti) e altre amministrazioni comunali della regione Lazio.
Racconta lo stesso Buzzi nelle intercettazioni “..C’avevamo il vento a favore, c’era Rutelli…davvero tu ce pensi…c’avevamo Rutelli…all’Ama stavamo na favola..”
Allora, per tornare al tuo ragionamento: il “sistema” era noto, tra politici e dirigenti comunali, in molti sicuramente sapevano (o presumevano) e in molti hanno “usufruito” del sistema.
L’aggancio con Carminati è successivo, ed è funzionale e utile a Buzzi per i contatti che Carminati ha in Campidoglio dopo l’elezione di Alemanno a Sindaco, prima non serviva, prima c’erano altri interlocutori (v. Odovaine).
Pertanto, e seguo il tuo filo logico, è probabilmente “politicamente inopportuno” parlare con Carminati (ma devi concedere il “beneficio” della presupposizione della sua – anche se evidentemente non avvenuta – riabilitazione) ma sicuramente era molto più “politicamente inopportuno”, visto appunto che in Comune non poteva non essere evidente il “modus operandi” delle sue cooperative, che, anche se con la “facciata della rispettabilità”, erano 20 anni che riceveva appalti dal Comune.
Di telefonate “politicamente inopportune” abbiamo anche recentissimi casi: ricordo quella dell’allora Ministro della Giustizia Cancellieri con Ligresti “…contate su di me per Giulia..” (la figlia di Ligresti in carcere) ma non ricordo che si sia dimessa….
Buongiorno a tutti,
Io sul caso Ariola, non conoscendolo personalmente ma solo quando mi dissero che il candidato a Presidente del XV Municpio per la “mia” lista Marchini era lui, dissi……bah! ma chi e’…ma come mai nessuno lo vuole e alla fine lo hanno candidato?…Pertanto non so se sia colpevole o innocente e non do giudizi su cio’, ma sicuramente dico che e’ stato assolutamente INOPPORTUNO il suo comportamento politico, dopo il ballottaggio e ancor di piu’ quando è voluto entrare in Giunta con un Presidente inesistente e inadeguato come Torquati.
Ma politicamente sono assolutamente daccordo co Marchini ( anche se lui stesso mi disse che la scelta di Ariola gli fu …indicata) che lo ha “defenestrato” dal movimento.
Per quanto riguarda il “Monsignor” Nazareno Brugoni, dico solo che la chiesta di Bergoglio non e’ certo la Sua chiesa…pertanto il consiglio che posso dargli e’ quello di lasciare la tonaca e magari indossare quella di costruttore edilizio o di Amministratore dell’AMA….ma certo di lascia perdere le anime pure e sane che vengono nella sua chiesa
Claudio Martino
Caro Claudio nessuno, ripeto nessuno può parlare di “innocenza” o “colpevolezza” quando non c’è nessuna notizia di reato, nessuna indagine in corso, nessun interrogatorio, insomma niente di niente e,di conseguenza, nessuno può dare il benché minimo “giudizio”.
Poi sulla “opportunità” o meno di entrare in Giunta con Torquati, condivido il tuo parere.
Il “defenestramento” di cui parli, se davvero c’è stato, dipende a mio parere dalla comprensibile incompatibilità con la Lista Marchini all’opposizione in Campidoglio e al “governo” in Municipio….
Ma che dire, a tale proposito, d NCD al “governo” con il PD e all’opposizione in Comune e Regione…? E’ la politica, ahimè…
Esimio Monsignor Brugoni, allora anche dopo la vendita dei 10 appartamenti con “..parco, piscina e garage..” continui a dare alloggio gratuitamente ai più bisognosi come sta facendo adesso, e lasci perdere la “monnezza”
Lasciando perdere Monsignore e ritornando alle dimissioni di Simone Ariola io parlerei di coerenza del gesto.
Coerenza che invece non ha contraddistinto chi, dopo attacchi non da poco sull’allora presidente (http://goo.gl/z4pmEf) o di appoggio allo stesso ariola (http://goo.gl/UjNcP5) fece voltagabbana all’ultimo minuto tra il primo e secondo turno quando la vittoria dell’allora presidente Giacomini era data quai per certa. (http://goo.gl/DDD6Qv)
Coerenza che non ha avuto nemmeno Marchini che dopo essersi fatto accompagnare dopo le elezioni nel municipio (http://goo.gl/YhKVRk) ha assicurato che Simone Ariola non non fa più parte della Lista Marchini (http://goo.gl/Rz65ov).
Caro Maurizio,
condivido l’opinione su NCD…a dir poco vergognoso l’atteggiamento di Alfano ( che tra l’altro inizialmente mi piaceva) che in un non nulla ha azzerato le idee di un centro destra e si e’ messo a servizio di Matteo Renzi….fregandosene della base e di coloro i quali ancora hanno degli ideali ( se pur stanno sparendo anche quelli….visti i fatti).
Amici qui la situazione e’ davvero grave e come dissi in un altra occasione, dobbiamo rimboccarci le maniche, seriamente, e capire solo se esistono ( ed esistono eccome) dei concittadini che vogliano davvero rivoluzionare il nostro bel paese…ma fermandoci a Roma, abbiamo bisogno di uomini seri e idee realmente innovative ed esecutive. La Destra e la Sinistra, come assistiamo, sono miserabilmente fallite, Sentire Marino che da’ la colpa ESCLUSIVAMENTE ad Alemanno per tutti i casini successi al Comune è ridicolo!. Basta con queste pantomime, riprendiamoci Roma e mandiamo a casa i Vari Marino, Alemanno, Orfini,Gasparri ecc…Difendiamo i NOstri diritti, non facciamo calpestare.
Scusate lo sfogo, ma sono davvero molto preoccupato ed amareggiato!
Grazie
Claudio Martino
@ Marcello Sensi.
Anch’io ho il dubbio che io dominus fosse Buzzi e non Carminati (anche se dissento sul fatto che si possa datare la nascita del loro sodalizio), ma quest’ultimo era lo stesso un notorio criminale, denunciato come ancora in attività dalla stampa. E che fosse ancora legato a un certo mondo si evince dalla conversazione con Ariola pubblicata nell’articolo, nella quale parla dei suoi amici che prestano i soldi. Ossia di strozzini. Ipotizzare di affidarsi o anche semplicemente confrontarsi su un legittimo problema di pagamenti è quantomeno un’imprudenza, che ti espone al rischio di pressioni e ricatti da parte dell’interlocutore. Per il resto, che certi legami economici con imprenditori (anche se mascherati da Coop) come Buzzi sia altrettanto inopportuno e che lambisca e forse superi i confini del reato non ci piove. E per quello che mi riguarda tutti i soggetti coinvolti dovrebbero chiudere con la politica a prescindere dalle responsabilità penali. Ed è vero anche che ci sono molti casi di telefonate inopportune che non hanno portato alle dimissioni, ma forse la troppa tolleranza sui comportamenti inopportuni è uno dei motivi all’origine della degenerazione della nostra classe politica. Abbiamo perdonato troppe cose. E sinceramente mi auguro che la meritoria assunzione di responsabilità di Ariola non sia un caso isolato ma che invece serva da esempio.
@ Marcel: scusi ma il Marcel Vulpis il giornalista e lei siete la stessa persona ?
Signor Nico ferri i sinistroidi come lei si e’espresso parlano bene e razzolano ancora meglio, aggiungo forse non ha conosciuto gli altri che predicavano bene e razzolava no male .mi dispiace per lei che no se n’e’ accorto.forse non viveva in questo municipio. Si rimangi le parole e valuti meglio le persone serie..che prima non c’era nulla di serio.
Claudio Martino in che senso lei dice la ‘mia ‘ lista Marchini? Che ruolo ha nella lista? Chi è Ariola? È semplicemente un uomo che ci ha sempre messo la faccia e che con il suo coraggio e caparbietà grazie a consiglieri ed ex consiglieri del centro destra, grazie ad Assessori ed ex Assessori del centro destra, grazie ai ragazzi di Casapound ha sconfitto quella che tutti credevano un armata invincibile! Ariola è quello che da solo ha preso l 1% in più della sua Lista. E colui che ancora oggi, estraneo a qualsiasi vicenda non essendo neanche indagato gode di stima di tutti quelli che lo conoscono. Basta con gli sciacalli che giocano solo a denigrare il prossimo! Piuttosto lei chi è? Che ha fatto e che fa nella vita?
era ora!
bene bravo!
Mi scusi Cecilia, ci spieghi meglio…era ora, bene bravo perché? Perché ritiene che sia una persona valida che non ha niente a che fare con questa giunta? O perché lei è di sinistra quindi il suo commento è sarcastico ritenendo che non debba avere nulla a che fare con voi? (Ma senza di lui non avreste mai vinto) oppure lei è di destra e non sopportava che stesse al governo locale con il centro sinistra?