Sono circa un centinaio gli indagati nell’ambito dell’inchiesta che martedì 2 dicembre ha portato all’esecuzione di 37 arresti, dei 29 in arcere, con accuse, a vario titolo, di estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati.
Alemanno. Tra gli indagati, anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha subito diramato una nota alle agenzie: “Chi mi conosce sa bene che organizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le ho sempre combattute a viso aperto e senza indulgenza. Dimostrerò la mia totale estraneità ad ogni addebito e da questa incredibile vicenda ne uscirò a testa alta. Sono sicuro che il lavoro della Magistratura, dopo queste fasi iniziali, si concluderà con un pieno proscioglimento nei miei confronti”.
Ozzimo si dimette. L’assessore capitolino alla Casa, Daniele Ozzimo, si dimette e lo fa annunciandolo in un comunicato.
“Appresa la notizia di un’indagine in corso nei miei confronti, nell’ambito della maxi inchiesta, pur essendo totalmente estraneo allo spaccato inquietante che emerge dagli arresti effettuati stamattina, rimetto per senso di responsabilità e serietà il mio mandato da Assessore nelle mani del Sindaco non volendo in nessun modo arrecare danno all’amministrazione della città. Ho fiducia nella magistratura e sono certo che le inchieste che sono in corso dimostreranno la mia totale estraneità. Una scelta sofferta perché orgoglioso del lavoro portato avanti in questi mesi ma credo doverosa nei confronti della mia città”.
A Corso Francia la base. Secondo La Repubblica, un distributore di benzina di Corso Francia era la “base logistica del sodalizio”.
Nel calderone. Nel calderone dei nomi eccellenti c’è Franco Panzironi che nel suo ruolo di componente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di Ama manovrava per affidare i lavori agli amici degli amici. E c’è Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell’Ama, Franco Panzironi, ex AD sempre di Ama, Riccardo Mancini, ex AD di Eur Spa.
E c’è anche Luca Odevaine, ex vice capo di gabinetto di Veltroni e poi capo dell’ufficio sicurezza e polizia provinciale dell’ex Provincia di Roma. Nella sua qualità di appartenente al Tavolo di coordinamento nazionale sull’accoglienza dei rifugiati, stando a La Repubblica, “orientava le scelte del Tavolo al fine di creare le condizioni per l’assegnazione dei flussi di immigrati alle strutture gestite da soggetti appartanenti alla retet degli arrestati e indagati.
Gli altri nomi. A finire in manette sono stati Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Roberto Lacopo, Matteo Calvio, Fabio Gaudenzi, Raffaele Bracci, Cristiano Guarnera, Giuseppe Ietto, Agostino Gaglianone, Salvatore Buzzi, Fabrizio Franco Testa, Carlo Pucci, Riccardo Mancini, Franco Panzironi, Sandro Coltellacci, Nadia Cerrito, Giovanni Fiscon, Claudio Caldarelli, Carlo Maria Guarany, Emanuela Bugitti, Alessandra Garrone, Paolo Di Ninno, Pierina Chiaravalle, Giuseppe Mogliani, Giovanni Lacopo, Claudio Turella, Emilio Gammuto, Giovanni De Carlo, Luca Odevaine, Agli arresti domiciliari: Patrizia Caracuzzi, Emanuela Salvatori, Sergio Menichelli, Franco Cancelli, Marco Placidi, Raniero Lucci, Rossana Calistri, Mario Schina.
Fabrizio Azzali
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Che il distributore di benzina di Corso Francia che era la “base logistica del sodalizio” sia quello vicino alla sala giochi ? E magari pure la sala giochi ? E magari un bel po’ di esercizi commerciali di Corso Francia e magari pure parecchi al Fleming ?
http://gossipblitz.it/anna-falchi/1100-anna-falchi-e-riccardo-il-gigante-e-la-bambina
Bella strada anche pe rLuca Odevaine , compagniuccio del Mameli con mega casa a Piazza Euclide , vero che pure tanto non basta se hai appetito !
Di destra ( e pure sinistra francamente )ne vedo poca , perlomeno a conoscere le cose , vedo solo schifo.
gente che ha sfruttato gente usando la politica per insinuarsi nella malavita , scambio di armi , appartamenti protetti , zone esclusive per “affari” , riciclaggio , e tutto sembra partire da una mega rapina negli anni 80 . un sacco di soldi da riciclare e poi tutto viene da sé …
levassero quei benzinai che son anche pericolosi