Home ATTUALITÀ Costa la metà ma nessuno lo sa

Costa la metà ma nessuno lo sa

Fabrizio Azzali

treno240.jpgPotremmo definirlo il “grande sconosciuto”, eppure esiste da sempre, per lo meno da quando esiste la linea della Ferrovia di Roma Nord la cui tratta urbana è gestita da Atac. E’ un biglietto che costa 0,80 centesimi anziché 1,50 euro e copre l’intera corsa che va da Sacrofano a Piazzale Flaminio o viceversa.

Peccato però che a saperlo siano davvero in pochi; e come potrebbe essere diversamente? Le emettitrici automatiche presenti in ogni stazione, dalle quali è possibile acquistare i biglietti, non erogano quelli da 80 centesimi. O meglio, non emettono “biglietti chilometrici”, come risulta dall’avvertenza posta proprio sulle macchinette.
E così, tra biglietti chilometrici, tratte e tariffe, c’è chi giustamente non sa neanche di cosa si stia parlando.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Ma ecco svelato l’arcano; i famosi biglietti da 1,50 euro, quelli conosciuti da tutti coloro che fanno uso dei mezzi pubblici, sono a tempo – 100 minuti per l’esattezza – e consentono l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici ad eccezione di una solo corsa in metro. Questo biglietto permette quindi di poter prendere anche il trenino da e per Piazzale Flaminio.
I biglietti chilometrici invece, si riferiscono alle tratte che altro non sono che delle “zone” stabilite dall’Atac, all’inizio e alla fine delle quali varia il prezzo. Da Sacrofano a Piazzale Flaminio siamo nella Tratta 1 che costa appunto 80 centesimi. Non è a tempo e vale solo per una corsa.

Non lo sanno i pendolari, non lo sanno i poveri ignari cittadini che da La Celsa, Prima Porta, Labaro o Grottarossa prendono il treno; e alla domanda quale biglietto abbiano acquistato, rispondono quasi infastiditi. Sì, perchè la domanda è anomala, tutti comprano quello da 1,50.
E quando gli dici che potrebbero spendere la metà quasi non ci credono.

treno2470.jpg

Così è stato per Andrea che, fermato alla stazione di Labaro per chiedergli quale biglietto stesse acquistando, se ne è andato via ringraziando e dicendoci “Saranno dieci anni che compro il biglietto da 1,50 per andare a Piazzale Flaminio e solo oggi vengo a sapere che ho sempre pagato il doppio“.

Beh, vorrà dire che da domani faremo scorta dei biglietti da 80 centesimi ” ci hanno invece dichiarato due signore alla stazione di Piazza Euclide, davvero contrariate di aver appreso solo oggi la notizia.

Effettivamente, il tariffario è facilmente reperibile sul sito dell’ATAC tuttavia non si capisce perché le stesse informazioni non siano presenti all’interno delle stazioni urbane a disposizione di tutti i viaggiatori.
Un particolare non di poco conto se si considera, appunto, che i biglietti chilometrici sono acquistabili solo ed esclusivamente se se ne fa menzione alle biglietterie, quindi impossibile trovarli dopo l’orario di chiusura e tramite le emettitrici automatiche.

 treno1.jpg

A dire il vero – sostiene un dirigente ATAC intervistato da VignaClaraBlog.it – queste informazioni erano a disposizione dei viaggiatori all’interno delle stazioni fino a qualche tempo fa. Attualmente non sono presenti perché stiamo aspettando degli aggiornamenti dalla Regione Lazio in vista di ulteriori cambiamenti del tariffario. L’unico problema che si potrebbe attribuire effettivamente all’ATAC è il poco personale nelle biglietterie, una situazione dovuta in ogni caso ad un problema interno e non ad un’omissione d’informazione nei confronti dei clienti“.

Senza contare poi un altro problema legato alla correttezza del viaggiatore: una volta acquistato il biglietto per chilometraggio, timbrato e passati i tornelli in entrata, risulta difficile per i controllori ATAC verificare se, ad esempio, il biglietto della tratta 1 venga utilizzato solo ed esclusivamente per quel tratto di percorrenza, visto che non sono presenti controlli in uscita.

Come abbiamo cercato di fare nella stazione extraurbana di Viterbo, vorremmo applicare anche nelle stazioni della tratta urbana dei controlli sui biglietti anche all’uscita dei tornelli, questo impedirebbe il fenomeno dell’elusione sui costi che si verifica spesso. Bisogna considerare comunque che 4,80 euro per un viaggio da Piazzale Flaminio a Viterbo è un costo davvero esiguo che solo la nostra linea può garantire“, conclude il nostro interlocutore.

Nessuna stazione quindi ha un tariffario visibile o un’indicazione che sul costo delle tratte del treno da Piazzale Flaminio fino a Viterbo, ad eccezione delle stazioni extra urbane e della stazione di Piazza Euclide, dove in effetti una piccola, quasi invisibile informativa c’è, di quelle che se cerchi con cura e perseveranza alla fine la trovi.

Se poi se ne viene a conoscenza sarà necessario recarsi alle biglietterie perché, ricordiamo, alle macchinette non è possibile acquistare i biglietti da 0,80 euro. Ma bisogna chiederlo specificatamente, non basta chiedere genericamente un biglietto.

treno4.jpg

Non posso sapere se la gente prenderà solo il trenino o anche altri mezzi, quindi non chiedo se vogliono il biglietto da 80 centesimi...” ci risponde infastidita un’addetta alla biglietteria di una stazione di Roma Nord che alla domanda sul costo dell’abbonamento invece è molto ben informata: “l’abbonamento mensile è di 35 euro e si basa sul costo del biglietto da 1,50. E’ più comune che le persone acquistino l’abbonamento se prendono anche altri mezzi oltre al treno.

La ferrovia che collega tutta Roma Nord è l’unica linea di ATAC su cui è possibile viaggiare con biglietti non Metrebus – precisa Tommaso Rosica, uno dei portavoce dell’attivissimo Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord che conta 1500 iscritti – esiste appunto il biglietto più economico che permette di viaggiare nella tratta urbana (ovvero dalla stazione di Piazzale Flaminio fino quella di Sacrofano) a 0,80 euro anziché 1,50. Tuttavia in questa tratta urbana i biglietti non sono acquistabili dalle emettitrici automatiche“.

Come fare, allora, nel caso in cui volessimo prendere il treno dopo le 20, orario di chiusura delle biglietterie?
È piuttosto comune vedere viaggiatori a Piazzale Flaminio o a Prima Porta, quando le biglietterie non effettuano più servizio, costretti a comprare i biglietti da 1,50 euro alle emettitrici, spendendo così quasi il doppio. Unica soluzione: comprare i biglietti prima. La differenza fra la mancata informazione e l’omissione nei confronti di chi viaggia è sottile, ma il punto cruciale è che si viene obbligati a spendere di più“, precisa Rosica.

La vicenda del biglietto che costa la metà ma nessuno lo sa – va detto per dovere di cronaca – è stata portata alla luce dal programma Striscia la notizia ma stando alla nostra rapida inchiesta fatta sul campo pare che ci sia ancora tanto bisogno di maggiore informazione.

Valentina Ciaccio e Barbara Polidori

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

16 COMMENTI

  1. Grazie per l’ottimo servizio. Proporrei di intitolare una delle stazioni a Joseph Heller, l’autore di “Comma 22“. Si possono acquistare i biglietti da € 0,80, ma non sono in vendita.

  2. Che roba….io addirittura ho pagato biglietti da 1,50 cent anche per mia figlia che ha solo 6 anni..non sapendo che fino ad una certa età non dovrebbero proprio pagare!!che idiota!!

  3. Chissà perché questa cosa in stazione non è chiara, già chissà…
    Da parte della ferrovia è un comportamento vergognoso questo.

  4. Io abito sull’altra Roma nord, quella san Pietro, La Storta, Cesano, Anguillara Bracciano ecc. Però arrivare ad Anguillara costa molto di più che un euro e mezzo.
    Non ci sono biglietti chilometrici o non si trovano. Per andare dalla Giustiniana ad Anguillara mica posso andare a comprare il biglietto a Roma Termini!

    Addirittura la tratta Cesano Anguillara, tre chilometri, cinque minuti di percorrenza, costa un euro e qualcosa.

    Che vergogna.

    Qualcuno mi sa suggerire una soluzione?

  5. Mi ricordo che facevo questo biglietto tanti anni fa, verso il 2005, forse costava un po’ di meno, quando c’erano i vecchi biglietti senza striscia magnetica

  6. Peccato che alla stazione di Piazzale Flaminio ieri sera alle 17,00 i biglietti di 80 cent. erano terminati, era possibile solo da 1,10 cent.
    Ma guarda un po!!!!!!!!!!!

  7. @Francesco bisogna sicuramente sentire Trenitalia, che ne gestisce la bigliettazione.

    @Gianna e’ ancora cosi’ oggi (21/01/2015)? Ti e’ ricapitato di doverli comprare?

    @Gerardo purtroppo no. Per la linea A della metropolitana e’ necessario un titolo Metrebus Roma (come il BIT da EUR 1,50).

  8. Molto interessante e utile questo articolo!
    Avrò la necessità di andare da Roma Termini a Sacrofano, utilizzando la metropolitana A da Termini a Flaminio, e poi la ferrovia da Flaminio a Sacrofano (tratta urbana).

    Potete dirmi se per percorrere questi due tratti è sufficiente complessivamente un unico biglietto BIT da 1,50 € ?

    Grazie mille per l’aiuto, ciao

  9. io non ho capito quanto mi costa un abbonamento in treno per 6 mesi o un anno del treno da flaminio a Riano. non c’è verso di saperlo!!

  10. Molto interessante. Soprattutto per chi come me non è pratica di Roma. Io dovrò andare da termini a Flaminio, prendere il treno per saxa ribera e poi il pullman fino a Montichiari. Se ho capito bene dovrò prendere il biglietto da 1.50€ perché quello da 80 cent. non copre la linea pullman? Ho capito bene?

  11. Grazie ora devo trovare una tabaccheria fornita e fare la scorte. Comunque diffonderò anch’io la notizia. Prendo il trenino a Labaro due volte a settimana e scendo all’acqua acetosa e quindi posso pagare 0,80 a biglietto. Ma si possono acquistare on line? oppure se qualcuno conosce zona labaro/prima porta dove acquistarli. Grazie

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome