Home ATTUALITÀ Svelato il mistero della palla a Ponte Milvio

Svelato il mistero della palla a Ponte Milvio

Galvanica Bruni

Non serve attendere la fine del countdown che avverrà venerdì 7 novembre. Non occorre più fare congetture su cosa possano celare quelle gigantesche e misteriose sfere installate a Ponte Milvio e al Foro Italico senza dimenticare quelle posizionate a Napoli e Milano. Il mistero ve lo sveliamo noi.

Installate sui marciapiedi come fossero meteoriti cadute dal cielo, guardate a vista da discreti e robusti sorveglianti, racchiuse da una cintura con annesso timer che punta all’ora X, e cioè alle 20.15 di venerdì 7 novembre, queste mega palle, anzi meglio, queste mega sfere hanno fatto la loro comparsa nelle prime ore del mattino di venerdì 31 ottobre a fianco della Torretta Valadier di Ponte Milvio e al Foro Italico mentre altre venivano ancorate e lasciate galleggiare sul Tevere.

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Contemporaneamente facevano la loro comparsa anche a Napoli e Milano.
Scontato che tutto ciò avrebbe scatenato la curiosità, ed era proprio ciò a cui puntava chi ha curato questa pubblicità.

Per tutto il week-end infatti, in migliaia si sono interrogati cliccando in internet sugli articoli che ne parlavano. Su facebook poi hanno preso corpo le più diverse supposizioni.

C’è chi ha detto che le sfere servono a promuovere il nuovo disco del Pink Floyd e chi un nuovo videogame, chi ha azzardato trattarsi del lancio di un nuovo film sullo stile di Guerre Stellari e chi invece, molto più seriamente, ha scritto che quella installazione è un modo per incentivare a dare un calcio alla violenza nel calcio.

Niente di tutto questo, vi sveliamo noi il mistero.

Si tratta di una campagna pubblicitaria della Mercedes per promuovere l’uscita sul mercato di una nuova auto. Di ciò abbiamo prova inconfutabile.

Molto presumibilmente si tratta della nuova Smart ForTwo che proprio sabato 8 e domenica 9 novembre sarà presentata al pubblico negli Smart Center. E questo spiega l’ora X a cui punta il timer delle sfere: la sera di venerdì 7 novembre, momento in cui – così parrebbe – si apriranno per mettere in mostra la nuova city car.

Svelato il mistero se ne presenta un altro. A Napoli come a Milano, ma soprattutto a Roma, visto che la sfera è a due passi dal ponte più antico della Capitale, i commenti sull’aspetto estetico sono stati negativi. E in tanti si sono chiesti: ma in Comune, prima di dare il nulla osta, qualcuno l’ha visto il progetto? Mistero.

Fabrizio Azzali 

AGGIORNAMENTO di venerdì 7 novembre: non perdetevi l’apertura della sfera, cliccate qui

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13 COMMENTI

  1. E adesso ricomenicerano le solite polemiche, ad opera dei paladini dell’integrità del ponte, che, con sensibilità differenziate a seconda della parte politica in carica, attaccheranno il Comune per lo scempio perpetrato.

    Siccome mi sono un po’ stufato di questi interventi strumentali e a senso unico, questa volta voglio iniziare con un’opinione fuori dal coro. Sono assolutamente favorevole all’utilizzo degli spazi pubblici per iniziative commerciali, anche “di impatto”, purchè la collettività ne abbia il giusto tornaconto. Sarebbe bello, questo si, che il ricavato di queste campagne fosse dedicato in via esclusiva alla manutenzione dell’area, davvero carente.

    Mi piace la movida di Ponte Milvio, che ha portato nuova vita in un angolo bello quanto abbandonato della città, creando un nuovo luogo di incontro per i giovani, generando occupazione e crescita economica. E pazienza se il sabato sera c’è qualche macchina in doppia fila o qualche bottiglia per terra. Plaudo all’iniziativa di Della Valle di restaurare il Colosseo a sue spese, anche se ci dovesse essere qualche cartellone di troppo, anche se l’industriale godrà per qualche anno dei diritti di sfuttamento dell’immagine del monumento.

    Roma, e l’Italia, hanno bisogno di risorse per uscire dalla palude, e ben vengano le iniziative private che le portano. Con buona pace degli immobilisti, dei neo-fascisti, degli esteti e dei puristi.

    Andrò alla presentazione della nuova Smart, grazie al pallone -memo, e se mi piace la comprerò pure.

  2. La domanda più importante è: quanti soldi ha preso il comune di Roma per aver permesso questa cosa? Niente di male, per carità, ma ce lo possono far sapere o hanno messo il segreto di Stato?? Vignaclara blog può chiedere al comune quanti soldi sono stati versati dalla Mercedes?

  3. Bravo Aristide hai ragione anch’io ci voglio andarealla presentazione con buona pace di maoisti-castristi-brigatisti-renziani-veltroniani-d’alemani-bindiani-tipisinistri e post comunisti!
    Una cosa è certa: finalmente la giunta Marino ha mostrato le palle……anzi le sfere!

  4. Possiamo prevedere un bell’ingorgo di auto in doppia fila per il fatidico giorno ? Ma se si tratta di presentare un’auto, il posto giusto è una concessionaria, non certo un posto già così congestionato !

  5. A me sembra che Aristide STIA DENTRO il coro.
    Infatti quanto scrive è perfettamente omogeneo, in linea con il pensiero dominante, lo stesso che, a quanto pare, appartiene anche all’attuale Amministrazione, sia Comunale che Municipale, in un’allegra continuità con quelle precedenti.

    Il pensiero di fare cassa, sempre e comunque, alla faccia di chi vorrebbe maggior decoro, rispetto per le testimonianze storiche, modelli culturali diversi da offrire ai nostri giovani che non siano somministrazione di bevande e cibo (che favorisce una categoria di commercianti dei quali faremo volentieri a meno), movide e il nulla continuo.

    Il bello è che questa Amministrazione ci piazza le palle in faccia nel momento stesso in cui ci fa giocare al primo giorno di scuola con i pennarelli e i gessetti intorno ai tavoli dei cosiddetti laboratori partecipati per la – udite udite – Conferenza Urbanistica Cittadina.
    Così mentre noi ci divertiamo a colorare le carte pensando di lasciare il segno per quella che dovrà essere la nostra città e il nostro territorio municipale, loro (gli amministratori) continuano indisturbati a “vendere” i luoghi storici al migliore offerente, tanto per loro le leggi (tanto per citarne una a caso, il Codice per i Beni Culturali e il Paesaggio) e le norme sono ammennicoli trascurabili.

    Grazie Aristide.

    Per gli Amministratori invece, Cozza e Paris in testa: che fine ha fatto il tavolo promesso a luglio per discutere della situazione di Ponte Milvio?

    Divertitevi con le palle!

    Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  6. Caro Paolo,
    evidentemente non sono riuscito a comunicare correttamente il mio punto di vista.
    Penso che, anzichè contrapporre – spesso strumentalmente – le iniziative commerciali e il decoro urbano, bisognerebbe fare esattamente il contrario: creare le giuste sinergie affinchè, utilizzando le prime, si favorisca il secondo.
    E, mi creda, è possibile: di esempi virtuosi ce ne sono tanti, a Roma, in Italia, all’estero.
    La cultura si sostiene anche (e soprattutto) con il PIL, con le tasse pagate da quei “somministratori di bevande e cibo” che lei pare disprezzare, con le tariffe corrisposte (speriamo) dalla Mercedes per le sue palle. Senza risorse economiche, il patrimonio culturale va in malora, il Teatro dell’Opera licenzia i suoi orchestrali, le scuole pubbliche cadono in pezzi.
    Cordialità.
    Aristide

  7. C’hai proprio ragione Aristide, la cultura va a pezzi senza la Mercedes…..certo so’ capitalisti ma che ce frega, basta che sganciano le palanche. Cordialità……

  8. Grazie della risposta Aristide.

    Purtroppo la realtà è che sempre meno il PIL sostiene la cultura.
    Soprattutto in tempi di recessione, i primi settori ad essere drasticamente “dimagriti” sono la scuola, la ricerca e il patrimonio culturale (questo comunque sempre fanalino di coda, basta vedere i Ministri che ci mettono).

    Poi, per carità di Patria, preferisco tralasciare il discorso di chi paga le tasse, in un Paese che pensa di potersi permettere il lusso di una evasione fiscale mostruosa.

    Il circuito virtuoso che lei delinea sarebbe auspicabile, con le dovute regole, ma non mi sembra davvero che rappresenti lo scenario nel quale oggi viviamo.
    Per fare un esempio piccolo piccolo, vogliamo parlare delle occupazioni di suolo pubblico nelle piazze storiche di Roma con lunghe sequenze di tavolini senza soluzione di continuità da parte di commercianti famelici e pronti ad agitare il ricatto strumentale dell'”occupazione”?

    Per ora, questa è la situazione e rinnovo uno speciale ringraziamento ai nostri Amministratori, passati e presenti (anche in questo caso, senza soluzione di continuità).

    Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

  9. Eh Interstellar, buonanotte… svegliaaaaa!!! Se andate sul sito cityinvasion.it, sito “ufficiale” delle palle giganti (sito che sta scritto in quelle tre pubblicità con le interferenze) c’è un bellissimo logo SMART, non ci vuole la scala

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