Giovedì 6 novembre alle 17, nella Sala Consiglio di via Flaminia 872 si terrà il quarto tavolo pubblico sulla mobilità sostenibile del XV Municipio. All’ordine del giorno le cosiddette “zone 30”. Associazioni, comitati e cittadini sono invitati a partecipare per discutere su come e dove realizzare le cosiddette “zone 30” in previsione dell’approvazione del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).
Lo annunciano l’Assessore alla Mobilità, Elisa Paris, e il referente della Mobilità Sostenibile, Marcello Ribera.
“Le Zone 30 – spiegano in una nota – sono aree della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. La minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni.
I progetti dovranno prevedere interventi che favoriscano pedoni e ciclisti, come la riduzione dello spazio per la circolazione delle auto a favore di quello riservato alle piste ciclabili e ai percorsi pedonali, o la creazione di aree adibite a scopi sociali, percorsi pedonali protetti e altre opere legate alla mobilità sostenibile”.
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In effetti le piste ciclabili non sempre sono la soluzione. Talvolta è molto meglio fare in modo che le strade normali siano sicure anche per pedoni e ciclisti, riducendo ad esempio la velocità delle auto, illuminando le strade e allargando i marciapiedi.
Città più piccole hanno risolto complicando la vita alle auto, riducendo le corsie, aumentanto la tariffa dei parcheggi etc.
Ovviamente a Roma serve un piano più complesso, però la storia delle zone 30 mi piace.
C’è una interessante ricerca di legamebiente su questo tema.
http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/fa_la_cosa_giusta_comunicato.pdf
Le zone 30 mi sembrano un altro “lavaggio di coscienza”… per non affrontare i problemi che causano il traffico, e quelli causati dal traffico: indisciplina degli automobilisti, sosta d’intralcio, gestione cervellotica dell’enorme quantità di posteggi tariffati, inefficienza del trasporto pubblico, latitanza della Polizia Locale.
Su via di Vigna Stelluti, per dire, la zona “30” c’è già… ma non per il codice, è imposta dalla fila ininterrotta di auto in doppia fila.
@emiliano…. ma secondo lei la vita degli automobilisti a roma è facile?
-) Benzina più cara d’europa
-) Assicurazioni più care d’europa
-) Parcheggi pari a 1,5 euro, in alcune zone anche fino alle 3 di notte (MAI VISTO IN NESSUNA CITTà del mondo)
-) ZTL della zona centrale tra le più grandi d’europa
Qui c’è un grandissimo problema di deficit di mezzi pubblici, ed il comune cosa fa? Pensa alle zone 30….. scommetto che queste zone saranno dense di autovelox…