Peccato. Un vero peccato. La serata-evento “Maxxi 21 Silent” che si è svolta ieri sera al Maxxi, il Museo di Arte Moderna XXI secolo, è stata letteralmente rovinata da una totale mancanza di organizzazione. Inaspettabile in una location così importante per un evento di così grande richiamo.
I fatti: ieri sera, dunque, c’è stata una mega serata per promuovere la cosiddetta Silent Disco, una discoteca “silenziosa” in cui tutti ballano la musica preferita usando delle cuffie wireless. Un’idea innovativa molto seguita dai giovani di tutto il mondo e un nuovo modo di comunicare che fonde stile, musiche e persone diverse unite da un’unica voglia comune, quella di ballare tutti insieme anche se in realtà ognuno balla da solo con la propria musica.
Tre consolle, nove DJ, tre generi di musica diversi e una scenografia suggestiva hanno accolto più di 1500 invitati , che non si sono lasciati impaurire dai violenti acquazzoni abbattuti nella serata sulla Capitale e su Roma Nord.
La disorganizzazione si è vista sin dall’inizio, quando al desk ogni ospite, per ricevere la propria cuffia colorata, un colore per ogni genere di musica, doveva consegnare il proprio documento d’identità. E qui sono iniziati i problemi.
Una buona organizzazione prevede che i documenti siano divisi per lettera e ogni ospite avrebbe dovuto ricevere un numero corrispondente al proprio documento. Così purtroppo non è stato.
E infatti, intorno all’1,30 di notte, quando molti giovani hanno deciso di andare via, alla consegna delle cuffie wireless non hanno ricevuto il proprio documento d’identità. In pochi minuti si è creata una confusione tale da portare tutti gli invitati del Maxxi a un vero e proprio caos.
Panico, urla e stupore hanno invaso la sala e gli spazi esterni. Alla fine qualcuno ha chiamato il 113 che è arrivato all’incirca alle ore 2 di notte.
Tantissimi ragazzi, la maggior parte, arrabbiatissimi sono andati via portandosi “come garanzia” la cuffia augurandosi che la questione si risolva questa mattina. Altri, i più fortunati, dopo lungo penare hanno riavuto il documento.
Peccato, un vero peccato. Un mega-evento rovinato.
Ilaria Galateria
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