Una soleggiata domenica di fine settembre può anche essere l’occasione per avvicinarsi ad una delle culture più antiche ed interessanti del nostro pianeta, quella pakistana, come è accaduto domenica 28 settembre a Vigna Clara. Centinaia di romani l’hanno colta al volo.
Domenica 28 settembre, infatti, nell’Ambasciata del Pakistan, in Via della Camilluccia, si è tenuto il tradizionale Festival del Pakistan, grazie al quale una volta l’anno si rinnova l’incontro tra i cittadini romani ed il paese asiatico.
Un tripudio di suoni, colori e sapori a beneficio dei presenti che fin dalla mattina hanno affollato i giardini della sede diplomatica approfittando della bellissima giornata.
Giardini nei quali era allestita una moltitudine di stand con prodotti di tutti i tipi, da quelli d’artigianato (il Pakistan vanta una tradizione di arti e mestieri risalente addirittura al 7000 a.C.) a quelli d’abbigliamento e ornamenti tradizionali, tra cui le coloratissime pashmine che tanto piacciono anche alle occidentali.
Ma non potevano mancare anche gli stand gastronomici, con leccornie per tutti i gusti e tutti i palati a cui era oggettivamente impossibile dire di no. E infatti non abbiamo opposto resistenza.
Così com’era impossibile non restare incantati di fronte al volo dei coloratissimi aquiloni che, anche qui in ossequio alla tradizione, venivano librati in un cielo che mai come oggi era azzurro vivo.
Per non parlare poi dei meravigliosi dipinti esposti nel salone dell’ambasciata a cui abbiamo dedicato una brevissima capatina non per scarso interesse ma per non perderci neppure un soffio di questa meravigliosa aria tardo settembrina che si respirava fuori.
E infatti tutti fuori sono rimasti, chi seduto sul prato o ritagliato in un cantuccio a gustarsi il pranzo acquistato agli stand, chi insieme ai bambini “impegnati” nell’area giochi, chi in piedi ad applaudire il coro dei bimbi pakistani che intonavano canti tradizionali del loro paese.
Insomma, una bellissima giornata all’insegna dell’allegria, della cultura e della conoscenza reciproca.
Il tutto, con un pensiero rivolto alle vittime delle alluvioni che nel 2014 hanno causato in Pakistan centinaia di morti, 1 milione di sfollati e la distruzione di oltre 1,5 milioni di ettari di coltivazioni e migliaia di capi di bestiame.
La celebrazione era stata aperta in mattinata dall’intervento dell’ambasciatrice Tehmina Janjua alla quale hanno fatto seguito brevi discorsi dell’assessore alle Pari Opportunità della Regione Lazio Concettina Ciminiello, del Direttore del Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno Giovanni Pinto, e del presidente della Maison Gattinoni Stefano Dominella accompagnato dal direttore creativo Guillermo Mariotto.
Valerio Di Marco
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