Home ATTUALITÀ Flaminia, da PD a PD: quel centro commerciale non s’ha da fare

Flaminia, da PD a PD: quel centro commerciale non s’ha da fare

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Via VitorchianoLo scorso 7 agosto il Consiglio del XV Municipio aveva detto no, quel centro per negozi e uffici sulla Flaminia, in via Vitorchiano, non s’ha da fare. Pare però che il Campidoglio non si sia lasciato intimorire e che l’iter sia quasi al traguardo. Prima che la parola passi alle ruspe c’è chi lancia un nuovo appello.

Quel 7 agosto

Ricordiamo brevemente che lo scorso 7 agosto, con i voti del PD, Lista Civica Marino e M5S e l’astensione dell’NCD e del Gruppo Misto, il Consiglio del XV Municipio aveva respinto al mittente, cioè al Campidoglio, la proposta di delibera sulla sottoscrizione dell’Accordo di Programma battezzato “Riqualificazione stazione Due Ponti” ma che in realtà prevede la costruzione di un grosso insediamento di cinque piani (di cui due interrati) per ospitare esercizi commerciali e uffici inglobando al proprio interno la stazione, che poi in realtà è solo una fermata.

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Qualche numero dal 2012

Complessivamente si tratta di una struttura di oltre 10mila metri quadri. Meno di 300 riservati alla fermata, 1300 a un’attività di grande distribuzione, leggasi supermercato, e poco più di 300 a otto locali-negozi da 40 mq l’uno.

Questo al piano terra, sul quale poi sono previsti altri tre piani più mansarda, il tutto ad uso uffici e per un totale di 8mila mq. A corollario, due piani seminterrati uso parcheggio e magazzini. Il tutto con un unico accesso da via Vitorchiano.

Con questi numeri venne presentato il progetto in un’infuocata assemblea pubblica tenutasi il  maggio 2012 nel corso della quale comitati, associazioni e cittadini si schierarono tutti contro la sua realizzazione (leggi qui). Non si sa se poi, da allora ad oggi, il progetto abbia subito modifiche.

Torniamo al 7 agosto 2014

Al no espresso dal Consiglio del XV si giunse – raccontano gli addetti ai lavori – dopo un “vivace” dibattito all’interno della maggioranza che trovò il punto d’incontro nella formulazione del diniego: noi del XV diciamo di no, ma se tu Campidoglio lo vuoi proprio fare al nostro no aggiungiamo alcune prescrizioni per lenire la portata negativa sul territorio della realizzazione del progetto. Così, più o meno, suonava il documento approvato il 7 agosto.

L’ultima parola al Campidoglio

E quel no era solo il primo passo, perché la delibera, pur se accompagnata dal voto negativo del XV addolcito dalle prescrizioni, ora è al vaglio della giunta Marino per la decisione finale.

Decisione che pare propendere per il si, tant’è che Vincenzo Pira, coordinatore PD del XV Municipio, ha sentito la necessità di prendere carta e penna e di scrivere un accorato appello al vertice del PD romano.

Da PD a PD: scrive Vincenzo Pira…

La lettera, inviata a Giovanni Caudo, Assessore all’Urbanistica del Campidoglio, a Francesco D’Ausilio, capo gruppo PD al Consiglio di Roma Capitale, a Lionello Cosentino, coordinatore del PD romano, e a Daniele Torquati, presidente del XV, prende spunto da alcun anticipazioni pubblicate da La Repubblica mercoledì 10 settembre che invece parla apertamente di un parere in fin dei conti positivo del Municipio.

“Ci risulta – scrive Pira – essere in fase di approvazione (e La Repubblica del 10/09, cronaca di Roma lo conferma con le parole dell’assessore), la delibera n. 15393/2014 in cui si prevede in un titolo mistificante la riqualificazione della stazione ferroviaria di Due Ponti nel XV Municipio; in realtà si tratta di costruire un nuovo edificio per uffici e attività commerciali in una zona già critica sia per la mobilità sia per la preservazione del territorio.
Nell’evento pubblico fatto a suo tempo in municipio, allora XX, (ndr:clicca qui), si evince la totale contrarietà delle associazioni del territorio, del PD e dei consiglieri allora all’opposizione.”

“Nel piano regolatore previgente del 1965 – ricorda Pira – l’area aveva una destinazione L2, piccola industria e artigiano. E’ in base a quella destinazione che la proprietà avanza, nel 2003, la legittima richiesta di concessione edilizia.
Il piano approvato nel 2008 trasforma l’area da L2 in città da ristrutturare attraverso la formulazione di un programma integrato per attività. Cosa cambia? Da un lato viene garantita una maggiore flessibilità per le funzioni da attribuire alle volumetrie, dall’altro viene dimezzato l’indice di edificabilità da 1,28 mq/mq del piano in vigore nel 2003 allo 0,6 mq/mq con il piano approvato nel 2008.”

“L’operazione che viene ora proposta tende, attraverso lo strumento dell’accordo di programma a concedere i metri cubi del vecchio piano, la destinazione del nuovo piano e a scaricare diritti edificatori in compensazione (monte Arsiccio) in questo piccolo lotto.”

“C’è da aggiungere – incalza Vincenzo Pira – che oltre ai dubbi sulla legittimità della proroga alla concessione edilizia del 2009, risulta inconsistente l’interesse pubblico alla base della proposta. Realizzare un locale di 317 mq (il 2,5 % della trasformazione!) in una fermata intermedia della Roma Viterbo è di discutibile utilità e certamente non rappresenta una priorità per il territorio.
L’intervento, se realizzato, produrrà ricadute drammatiche alla viabilità della via Flaminia che in quel tratto è ad una corsia per senso di marcia. Il breve collegamento (via Vitorchiano) non ha neanche le dimensioni per il doppio senso di marcia.”

Secondo Pira, si tratta dunque di “Un’opera dannosa per la collettività e per il territorio, e perciò come Partito Democratico del XV Municipio ci opponiamo e vi chiediamo di non approvarla in quanto sarebbe la continuità di un ulteriore saccheggio di un territorio già ferito da alluvioni e abusivismo.”

“Il Consiglio Municipale ad agosto 2014 ha espresso parere negativo. Il coordinamento municipale e i circoli coinvolti chiedono di non approvare tale delibera e crediamo non vi siano condizioni di miglioramento del progetto presentato.”

“In tanti – conclude Pira – cittadini di un territorio già ferito da tanti scempi, richiedono questo e sono pronti a mobilitarsi e fare quanto è nelle disponibilità della cittadinanza attiva per difendere i propri diritti. Restiamo dunque in attesa di un riscontro che speriamo coerente con la posizione che abbiamo proposto”.

Claudio Cafasso

I dettagli della vicenda “stazione Due Ponti, centro commerciale via Vitorchiano” sono tutti nei nostri precedenti articoli: clicca qui

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

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20 COMMENTI

  1. E’ mostruoso il potere che hanno i costruttori-romani capaci di condizionare la politica del Comune di Roma ed è scandaloso il sistema delle “compensazioni”: terreni brulli, strade che non usa nessuno, piste ciclabili in luoghi assurdi e parchi che non verranno mai aperti.
    E adesso cari “compagni” che farete? Andrete dal Sindaco Marino con i sacchi di cemento sulle spalle? E voi del “centro-destra” dopo questa vergognosa astensione che racconterete ai residenti del XV Municipio?

  2. davvero vergognoso…. a roma c’è una cupola trasversale che riesce a condizionare in modo incredibile la politica.
    Vergognosa la non presa di posizione del sindaco che si professa così tanto attento ai romani….. in questo caso mi sembra molto più attento alle esigenze del costruttore di turno…

  3. @Pira
    Questo suo modo di “smarcarsi” dal PD romano fa ridere. Se non approva le decisioni che vengono prese “dall’alto”, esca dal partito o si dimetta da Coordinatore. Il “fa ridere” si riferisce al fatto che Lei abbia dato la lettera in pasto alla stampa, così da voler dire ai lettori-cittadini-elettori: “l’hanno costruito ma io non volevo che lo facessero, avete visto ho mandato anche una lettera che è stata ripresa dalla stampa!”; ovvero “non l’hanno fatto grazie alla mia lettera”. Avrebbe dovuto mandare la lettera, alzare il telefono, battere i pugni ma senza mandarne copia alla stampa, altrimenti la sua potrebbe essere interpretata solamente come una polemica di facciata…

  4. Mi sembra il segreto di Pulcinella… da decenni i palazzinari romani hanno fatto affari con la sinistra, non ultimo questo caso o lo stadio della Roma (che non sarà nemmeno di proprietà)… vogliono far passare milioni di metri cubi di cementificazione come utilità pubblica, ma per chi???
    E ci fanno anche i comunicati stampa … senza vergogna…

  5. @ Ferri… ma perchè lei accusa sempre la sinistra di ogni nefandezza? essere di parte non è mai il modo migliore di affrontare le cose.

  6. non capisco perchè vi siete fissati su questa cosa. un esagerazione allucinante. Io sono a favore e se li costruissero un pò migliorerebbe quella zona ad oggi periferica ed orrenda. certo devono costruire bene e cose belle ma lasciare cosi fa schifo. Allora proponete un allacciamento di strada flaminia salaria son pochi km tutta dritta e ci sono solo campi è fattibile risolverebbe molto.

  7. @ alberto lupo – Siamo sempre stati contrari a questa delibera sia quando Alemanno e Giacomini la riproposero sia oggi quando la giunta capitolina la dovrà riprendere in considerazione. Niente è stato ancora formalmente deciso. Ci sono pareri contrastanti che passano trasversalmente in tutti i gruppi politici del Campidoglio. Il Partito Democratico del XV Municipio ha espresso con il voto unanime dei suoi consiglieri municipali un parere contrario alla proposta di progetto. Crediamo che il ruolo del partito territoriale sia quello di difendere i diritti e gli interessi dei cittadini dei nostri quartieri e che ci si debba assumere la resposnabilità delle scelte in modo pubblico. Non ci sono dietrologie o manovre carbonare. Ho ritenuto che proporre il confronto in modo pubblico sia il modo più corretto e adeguato faccia o non faccia comodo a chi la pensa diversamente.

    @ Kris il degrado non si combatte aumentando i metri cubi di cemento o aumentando gli appartamenti non venduti dei costruttori. Stiamo organizzando la Conferenza Urbanistica municipale e cittadina in cui seriameante stiamo affrontando i temi della ricostruzione della città e del nostro municipio. Da cittadini cerchiamo di dare il nostro contributo, con impegno e serietà. Che qualcun altro sappia solo protestare è un problema suo e della sua poca credibilità.

  8. @ LucaV. , le faccio una domanda semplicissima : dagli albori della repubblica chi ha amministrato questa città, direttamente con i sindaci di sinistra o come partiti di riferimento delle amministrazioni comunali?? si faccia la domanda e troverà la risposta alla domanda che mi pone.
    p.s.: la destra ha amministrato solo 5 anni, i precedenti, nel bene e nel male non con eccelsi risultati (per gli enormi debiti precedenti) e dato che “ha cercato di chiudere la stalla quando i buoi erano già scappati”.

  9. Non fa mai male , ogni tanto, ricordare i principi Fondamentali di riferimento : Costituzione della repubblica italiana – ART. 54. – Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
    I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle
    con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. Disciplina ed onore continuano a motivarci per amore del nostro territorio e dei suoi cittadini. Tutti. Nessun altro interesse vale più di questo. Anche in politica.

  10. @ Pira: chissa se i Consiglieri Regionali, a cominciare da quelli del PD, beccati con le mani nella marmellata, hanno mai giurato di adempiere alle loro funzioni con “onore”. A giudicare da quanti sono stati inquisiti perchè scoperti a rubare direi proprio di no….
    @kris: la “bacchettatrice”, dopo aver detto che fanno bene ad andare “contro mano” e dopo essersela presa con le “palestre” adesso è favorevole ad un centro commerciale in area vincolata e archeologica…….per favore, BASTA!

  11. @ Nico Ferri. Mi risulta che la prima giunta di sinistra a Roma sia stata quella del Sindaco Argan. Negli anni precedenti (ovvero dagli albori della Repubblica come li chiama lei) in cui la speculazione dei palazzinari ha sfigurato Roma non ci sono state giunte di sinistra.
    Anche dopo Argan ci sono stati diversi sindaci non di sinistra (Giubilo, Signorello…) quindi non è proprio corretto dire che la destra ha amministrato “solo” 5 anni.

    E’ vero semmai il contrario, nel dopoguerra c’è stata sostanzialmente una prevalenza di amministrazioni sostanzialmente di destra.

    Per quanto riguarda i 5 anni di Alemanno i debiti delle gestioni precedenti sono stati trasferiti alla Gestione Commissariale e quindi in pratica l’amministrazione Alemanno si è trovata sgravata di gran parte del debito passato.

    Se possibile ha allargato ancor di più i portoni della stalla.

    Alemanno è comunque riuscito ad accumulare nuovi debiti e non mi pare abbia mai fatto la voce grossa con i costruttori romani

  12. @ Strix chiunque non rispetti le leggi sia perseguito, a qualsiasi schieramento appartenga. In uno stato di diritto ciò spetta alla magistratura. Ai partiti il ruolo di scegliere bene i propri candidati e controllare che rispettino principi e buona amministrazione favorendo il dialogo e la partecipazione democratica e nel nostro piccolo è quel che cerchiamo di fare. decideranno gli elettori se meritiamo tale fiducia.

  13. @ Sig. Bruzio, lei probabilmente è giovane e non può ricordare… a Roma , anche se il sindaco proveniva dalla democrazia cristiana , era pur sempre a capo di una coalizione di partiti in prevalenza di sinistra… studi un po’ le coalizioni di partiti che hanno amministrato la città e vedrà che l’unica amministrazione esclusivamente di destra è stata la precedente, la quale si è attivata con il governo pro tempore e con un pool di banche per non far dichiarare in default l’amministrazione cittadina. Almeno questo merito penso che ce l’abbia, anche se l’establishment sinistroide non lo ammetterà mai.
    E a proposito del debito commissariato, bisogna far notare che l’amministrazione Marino da quando si è insediata non sta facendo altro che cercare di aggiungere debiti alla gestione commissariale, quindi debiti su debiti… a sinistra sono bravi a farli…

  14. E no, Signor Pira, troppo comodo fare la morale a tutti e poi diventare improvvisamente “giustizialista” quando si tratta dei ladri del suo partitio; avrebbe dovuto urlare, strepitare, strapparsi i capelli e invocare le dimissioni e il carcere perchè chi ruba al “popolo” è uno senza onore (nei paesi comunisti i funzionari ladri venivano messi al muro!). Questi disonesti e “facce toste” non hanno sentito neppure la necessità di lasciare la politica; nel Vangelo, che LEI invoca spesso, c’è scritto che chi dà scandalo farebbe meglio a gettarsi in mare con una pietra legata al collo!
    E in questa democrazia MALATA ha pure il coraggio di parlarmi di “magistratura”, quella stessa cassazione che manda in galera per 2 mesi due ragazzi che hanno fatto il saluto romano (un pericolo per la democrazia perchè hanno tentato di ricostituire il PNF……..ridicolo) ma poi si FA UNA SENTENZA CHE IMPEDISCE IL BLOCCO SOLO DEI LORO STIPENDI!

  15. @ Strix, non è comodo per nulla e sono consapevole di troppe cose che non funzionano sia nel governo del nostro paese sia in quello più globale del pianeta. Ma conscio dei propri limiti e delle proprie possibiità, continuo a credere che sia utile continuare a lottare per quel che si crede e con coerenza ribadire proprie convinzioni nel rispetto delle regole e delle dignità degli altri anche se la pensano diversamente da te. Questo si definisce democrazia, un pessimo sistema, salvo gli altri che sono tutti peggiori (cit. da Churchill). E in uno stato di diritto vi è l’autonomia e differenziazione dei tre principali poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) e si auspica che tutti facciano il loro dovere appunto con disciplina e onore, come richiede la nostra Carta costituzionale. E convinto che niente di quanto di postivo facciamo vada perso, continuo a credere che si possa cambiare, in meglio. E cerco di dare il mio contributo in tal senso.

  16. Adesso comincio a capirlo, Sig. Pira, se ad esempio di democrazia cita quel tal Churchill, degno rappresentante di una Inghilterra colonialista che si è arricchita sfruttando i paesi di mezzo mondo. La giustificazione che si tratti del “minor male” (e chi l’ha detto?) non assolve nessuno tantomeno i vertici del PD che sulla questione dei consiglieri regionali hanno mantenuto un VERGOGNOSO SILENZIO. Se c’è un comportamento infame è proprio quello di un poco di buono che si appropria dei soldi di chi si spacca la schiena per sopravvivere. Un reato ignobile che avrebbe dovuto far solevare l’intero PD che per decenni si è spacciato per “partito della legalità” (e quando mai…..basterebbe pensare all’indegna vicenda delle case degli enti acquistate da parlamentari a 1/3 del loro valore). Se vuole dare il suo contributo cominci a denunciare a gran voce chi sedendo nei consigli regionali ha usato i soldi degli italiani per fare vacanze, viaggi, comprare orologi, gratta e vinci e persino “vibratori” in un sexy-shop!

  17. @ Bruzio… a proposito di Sindaci di Roma, cito, solo a titolo di cronaca : Argan (PCI) Petroselli (PCI), Vetere (PCI), Carraro (PSI), Rutelli (Democratici), Veltroni (DS poi PD) e Marino (PD)….stiamo parlando di “circa” 30 anni di governo della Sinistra (su 40) dal 1976 ad oggi …. non ci venga a raccontare che in tutti quegli anni i “palazzinari” non hanno lavorato o che facevano i filantropi….

  18. Questa storia di Roma governata dalla sinistra per 70 anni l’ho già corretta una volta. Non voglio essere ripreso dalla redazione per essere andato fuori tema ma siccome l’argomento stimola la reazione desidero illustrare, per l’ennesima volta, che Roma tranne nel periodo 1976-1985 amministrata da un Sindaco del PCI e dal 1993 al 2008 amministrata da Rutelli-Veltroni, è stata sempre governata da una coalizione il quale azionista di riferimento era la Democrazia Cristiana, generalmente di stirpe andreottiana che certo non si può annoverare come sinistra.
    Per finirla con questa stucchevole polemica diciamo che:
    1) Mai dal 1946 ad oggi Roma ha avuto un sindaco proveniente direttamente dalle file dal Movimento Sociale (destra storica) salvo il quinquennio Alemanniano
    2) Nei 43 anni di giunte aventi la DC come azionista di maggioranza, gli esponenti degli altri partiti seppur annoverabili nella “sinistra” (PSI-PSDI-PRI) si sono poi rivelati più inclini ad entrare in Forza Italia o PDL che rimanere nella “casa madre”
    3) Il PCI-PDS-DS-PD ha avuto sicuramente, a partire dagli anni settanta, rapporti attivi con i costruttori romani.
    Le generalizzazioni non sono mai corrette e vanno sempre affrontati i singoli casi nella loro interezza. Concludo dicendo che quando si parla di “scelte urbanistiche disgraziate”, “saccheggio del territorio”, sacco di roma”, “speculazione edilizia indiscriminata” o semplicemente “colata di cemento” a Roma non si pensa mai ai 25 anni di giunte di “sinistra” bensì agli sfaceli delle giunte democristiane fino al 1976 (30 anni) ed alle furfanti amministrazioni anni ottanta.

  19. Bravo Marinali! Finalmente uno “di sinistra” che ha il coraggio di dire che le porcherie (e neanche poche) si fanno anche “a sinistra”.
    (Il fatto che esponenti del PSI-PSDI-PRI si siano rivelati più inclini ad entrare in FI o nel PDL dimostra sola la scarsa serietà e disonestà di certi politici; disonestà manifestata in maniera evidente nei consigli regionali).

  20. Nando che attribuisce alla destra tutto ció che é “non sinistra” lascia un sorriso in bocca, ma non dovuto, come dice Nico, alla sua giovane etá, quanto agli argomenti e ai toni usati. Non certo da ragazzino…
    Vero che Alemanno non ha fatto la voce grossa contro i costruttori.
    Anche se, per come i quotidiani da loro posseduti lo hanno attaccato, di certo tanti amici non se ne era fatti.
    È questo secondo me il punto nevralgico della questione:
    l’endemico conflitto di interessi che infetta il nostro paese, in cui non c’é una separazione forte tra politica, economia e mezzi di stampa.
    Cosí a livello nazionale, cosí a livello locale.
    Bene l’onestà intellettuale di Marinali, che peró trascura il fatto che oggi tutta la banda del buco da lui citata si é trasferita “baracca e burattini” dal PDL al PD.
    Gli piacerebbe a lui che nessuno pensasse ai 25 anni di gestione della sinistra, ma tutti noi ricordiamo cosa é significato fare la “compensazione di Tor Marancia”…
    Forse il “peccato originale dell’urbanistica romana”, da cui deriva il male di tutto, a Via Cittá di Castello, come a Via Vitorchiano, etc.
    G.Mori – FDI Roma XV

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