In conseguenza della situazione economica, l’ATAC ha annunciato una “razionalizzazione della rete del trasporto pubblico di superficie”. Dal 22 settembre entrerà in vigore la prima fase che per quanto attiene al XV Municipio interesserà le linee che fanno capo al Deposito Grottarossa e che servono le zone di Ponte Milvio, Vigna Clara, Flaminia, Labaro, Cassia, Grottarossa, La Storta, La Giustiniana. Ecco tutte le novità.
Zona Ponte Milvio – Ministero Degli Esteri
La linea 188 verrà unificata in un tratto di percorso con la 48: salirà per Via dei Colli della Farnesina scendendo per Via della Camilluccia, Piazza dei Giuochi Delfici, Via Nemea, Via della Farnesina e poi proseguendo il percorso tradizionale.
Il 628 dal capolinea di Maresciallo Giardino verrà spostato al capolinea Volpi coprendo il percorso del 271 intorno alle aree del Ministero degli Esteri.
Il 271 sarà soppresso.
Zona Flaminia
Il 32 viene fuso con il 232 e la nuova linea si chiamerà 32 il cui percorso sarà da Saxa Rubra a Risorgimento.
Fusione tra lo 039 (Labaro) e il 302 (Settebagni) che si trasformeranno nella linea 039: si muoverà sul vecchio percorso dentro a Labaro vecchia ed in prossimità della stazione di Labaro scavalcherà il fiume andando a Settebagni e percorrendo il tradizionale percorso del 302 in quella zona.
Viene soppressa la linea N24 ma viene posticipata la partenza dell’ultima corsa del 200. La scelta è dettata dalle indagini sulla frequentazione notturna che ha prodotto dati che non giustificavano il mantenimento del servizio che spesso viaggiava completamente vuoto.
Zona Cassia-Grottarossa
La linea 029 sarà prolungata dall’Ospedale Sant’Andrea fino a Largo Sperlonga, passando per Asisium e la strada di fondovalle (via Germana Stefanini).
Il percorso del 301 viene modificato: da Ponte Milvio proseguirà verso Prati e Lepanto con capolinea in centro storico a Piazza Augusto Imperatore, non farà quindi più capolinea a Piazza Mancini.
Il 224 viene sostituito dalla linea 226 e farà il percorso Asisium, Strada di Fondovalle(via Germana Stefanini) , Via dei Due Ponti, San Godenzo, Cassia Antica, Vigna Stelluti, Corso Francia, Lungotevere di Tor di Quinto e Piazza Mancini. Alcune corse del 226, in ogni fascia oraria, saranno deviate su Via Oriolo Romano per coprire anche questo tratto.
Lo 021 e lo 022 manterranno inalterato il percorso.
Cancellati il 220, il 222 ed il 221F i cui percorsi sono assorbiti principalmente dal nuovo 226.
Zona Giustiniana – La Storta
Il capolinea del 223 sarà spostato a La Giustiniana e perciò questa linea non terminerà più la sua corsa a La Storta.
Lo 032 procederà da Isola Farnese a La Storta, non arrivando più a La Giustiniana.
Nuovi orari
Tutte le linee subiranno una modifica di orari, anche di inizio e fine corsa; aumenterà infine il numero di vetture e quindi di corse su quelle linee che sono state allungate o che andranno a sostituire le linee tagliate.
Le linee che si incrociano con treno e metropolitana subiranno modifiche di orario per meglio coordinarli con quelli del trasporto su ferro.
Paris: Cambiamenti fatti con criterio ma dubbi su Labaro
“Si tratta di un piano di razionalizzazione che, per definizione, prevede dei tagli, ma in quanto Assessore alla Mobilità del XV Municipio posso affermare che i cambiamenti apportati sono stati effettuati con criterio, osservando il contesto reale e tutelando le esigenze che nel corso degli anni i cittadini hanno portato avanti nei vari territori”.
Così commenta le novità Elisa Paris aggiungendo: “Nessuna amministrazione vorrebbe tagli di chilometri di servizio pubblico, ma essere amministratori responsabili significa anche riuscire a capire quando queste azioni sono rese necessarie. Consapevole di questo, ritengo che il piano sia stato realizzato in maniera sensata e che sia stato svolto un lavoro positivo.”
“La mie uniche preoccupazioni – contina Paris – sono date dalla fusione della linea 039 con il 302, perché viene snaturata quella che era una navetta di quartiere che univa Labaro alta alla piana di Labaro, e il fatto che il tratto di Cassia tra La Storta e La Giustiniana rimarrà fornito esclusivamente dal 201, che quindi andrà adeguatamente potenziato.”
L’assessore Paris rende poi noto che il XV Municipio si sta già attrezzando per convocare degli incontri pubblici per dare maggiori informazioni ai cittadini e che gli avvisi saranno pubblicati sul sito internet istituzionale.
“Siamo inoltre a completa disposizione – conclude – per spiegare ogni dettaglio a tutti i cittadini. Inoltre, il Comune distribuirà materiali cartacei informativi oltre alle comunicazioni su tutti i siti web e sulle fermate dei mezzi”.
Fabrizio Azzali
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Non abito più da anni a Valle Muricana. Quando mi hanno detto che lo 035 passa ogni 40 minuti pensavo a uno scherzo. Quando ero piccolo passava ogni 25 minuti, e i bus erano pieni. Ora, dopo aver fatto costruire villette ovunque, l’avete dimezzato e parlate di razionalizzazione? Cosa c’è di razionale?
E poi prima del boom delle villette qualcuno disse “non si muove un mattone prima se prima non si fa un collegamento diretto con la Flaminia”… quante parole, quante parole!
In ogni commento leggo che il trasporto pubblico per come è stato distribuito nel Municipio XV al 90% non soddisfa le esigenze degli abitanti, le uniche cose che continueranno a tagliare saranno le risorse destinate alla comune popolazione, credo che continuare su questa linea sia non solo oltraggioso nei nostri confronti ma oltremodo offensivo se questa classe Politico-Amministrativa vuole farci credere che questi tagli sono dovuti da un’azione già programmata, di programmato ci dovrebbe essere la creazione di una manovra che permetta all’Atac o alla TPL la certezza che il servizio pubblico venga pagato nella forma dovute da chiunque usufruisca del mezzo di trasporto pubblico, al posto del bigliettaio hanno piazzato delle macchinetta che nella maggior parte delle volte non funzionano, si mangiano i soldi senza darci il titolo di viaggio, non nascondiamo che il 80% delle persone che viaggia su gomma non paga il biglietto, perchè allora chi gestisce questa Azienda non pensa e agisce nella maniera più logica e reale possibile? Perchè far fallire un’azienda? Perchè come proposto più volte rifiuta ogni possibile coinvolgimento di volontari per realizzare quello che non riescono a fare in maniera semplice? La sicurezza di chi viaggia e degli autisti non è roba da poco, perchè ignorare quello che dovrebbe essere giusto?
Ho letto numerosi articoli sul “DISASTRO ATAC”. Non e’ possibile continuare a sopportare decisioni assurde provenienti da pseudo esperti, senza che conoscano ne’ la nostra zona, ne’ gli orari, ne’ le necessità. Inoltre come si fa a cancellare una linea ( 224) che era l’unica che portava in zona Risorgimento! Tutte le sante mattine mia moglie ( esce alle 6.55) prova a prendere un autobus che la porti verso zona Policlinico Umberto 1. E’ quasi impossibile, perchè “tempestato” da negri, zingari, filippini, tutti tranne gli italiani, che ovviamente nella stragrande maggioranza dei casi, NON pagano il biglietto. vetture sporche e quasi mai arrivano in orari come scritto sul notiziario della mobilità. Quella che era una grande idea…il 223 che passava per Parioli, e Regina Margherita e faceva capolinea a Verano…subito e’ stata cancellata ( ovviamente le cose giuste non pososno proseguire!) Ma sapete che ogni giorno l’Atac ( per non rimettere la figura del “bigliettaio” ( non gradito ai sindacati….) perde il 67% di introito….?….
Posso dire anche io la mia, nel rispetto di tutti?
Soppressione del bus 233, capilinea via Bressanone – piazzale Diaz ( ponte Milvio – Cassia)
In pieno anno scolastico hanno tolto il bus 233 agli studenti della scuole del villaggio Olimpico che lo usavano per andare a scuola dalla zona di viale Somalia – viale Libia: era veloce e comodo anche per anziani ed impiegati che “tagliavano ” il traffico del centro attraverso via del Foro Italico giungendo rapidamente a piazzale Diaz ( ponte Milvio – Cassia ) senza passare per il centro. ” Il 233 passando, per via dei Campi Sportivi, collegava con gli impianti del Coni e due sue fermate – piazza Euclide e Acqua Acetosa – coincidevano con la stazione ferroviaria “Roma Viterbo” permettendo di utilizzare i treni ai pendolari di Roma nord, i paesi sulla Flaminia. QPassava all’ Auditorium Parco della Musica, collegava con piazza Mancini, un importante nodo di scambio. Io da viale Somalia andavo o spesso in zona ” Tomba di Nerone -Grottarossa” per fare volontariato all’ ospedale Villa San Pietro e Istituto Asisium era comodissimo per me ma anche per Chi aveva parenti da visitare in quelle strutture. Il 233 , infatti, intersecava il bus 301 per Ospedale Villa San Pietro.
Forse a questo non si è pensato.
Oltretutto, se prima potevo rimediare alla soppressione del 233 , andando a piazza Buenos Aires ( giungendoci da viale Somalia col 92 o col bus 63,) e incontrare il 223, proveniente del Verano, ora manco a farlo apposta il 223 non transita più per viale regina Margherita, e devo prendere il bus 3 o il tram fino a via Bertoloni . Di lì, finalmente il 223..
E’ un gioco dell’ Oca e, come vedeTe, un incrocio di almeno 2 o 3 bus quando invece, il solo bus 233 preso a viale Somalia risolveva in modo rapido gli spostamenti verso ponte Milvio e la Cassia.
Ora per raggiungere la stessa zona, da viale Somalia io devo prendere due bus.
Mentre, con l’abolizione del 233 hanno lasciato un collegamento diretto tra la zona Vescovio- Somalia- Libia e il capolinea di via Bressanone ( garantito dal 235), per gli utenti che vogliano muoversi verso il villaggio Olimpico e raggiungere quello che era il capolinea del 233 a piazzale Diaz si prospetta un viaggio a tappe..
Ho provato: prendere da viale Somalia il bus 92 oppure il 63 scendere dopo 8 fermate alla fermata vicino piazza Verbano ed attendere il bus 168 ( che viene dalla stazione tiburtina, passa ogni 20 minuti, e, stracarico, compie un tragitto lungo, into di traffico e semafori)
Ci sono madri che svegliamo i figli 1 ora prima ma non sempre prendendo / attendendo 2 bus i ragazzi arrivano puntuali a scuola al villaggio Olimpico ed i lavoratori che prima raggiungevano, col 233, in poco tempo e poche fermate i luoghi di lavoro sono imbufaliti. Ma a chi lo diciamo?
Tutti, non solo degli studenti ma anche dei lavoratori ed anziani ci siamo visti raddoppiare i tempi di percorrenza e la fatica di muoversi a Roma.. Il 233 era un collegamento veloce con la Cassia. Ci manca:non tornerà più? Grazie per l’attenzione. Antonella