Il campionato europeo di calcio che tra sei anni celebrerà il suo sessantesimo anniversario attraverso un torneo itinerante, muoverà ufficialmente i primi passi il 19 settembre: a Ginevra l’Esecutivo Uefa svelerà le tredici città destinate ad accogliere la competizione, scegliendo tra le diciannove candidate. C’è anche Roma, col suo stadio Olimpico.
L’idea di un Europeo per l’Europa (“Euro for Europe”) è nata nel dicembre 2012, quando la proposta del Presidente Michel Platini è stata approvata dall’Esecutivo Uefa a Londra; nell’aprile successivo la Confederazione continentale ha trasmesso alle federazioni associate l’invito a presentare il dossier e nel settembre seguente sono state annunciate 32 manifestazioni d’interesse; lo scorso 25 aprile 2014, infine, il processo di candidatura si è concluso con un totale di 21 dossier presentati, 19 per la prima fase e le sfide ad eliminazione diretta, il pacchetto per il quale la Federcalcio ha candidato Roma, due per le semifinali e la finale, che resteranno concentrate in un’unica sede.
Per quest’ultimo pacchetto in lizza ci sono Londra e Monaco di Baviera, mentre per la prima fase del torneo e la fase ad eliminazione diretta (ottavi e quarti di finale), oltre a quella italiana e alle già citate Londra e Monaco di Baviera, sono candidate Baku (Azerbaijan), Minsk (Bielorussia), Bruxelles (Belgio), Sofia (Bulgaria), Copenaghen (Danimarca), Skopje (Fyrom), Budapest (Ungheria), Gerusalemme (Israele), Amsterdam (Olanda), Dublino (Repubblica d’Irlanda), Bucarest (Romania), S. Pietroburgo (Russia), Glasgow (Scozia), Bilbao (Spagna), Stoccolma (Svezia), Cardiff (Galles).
Moremassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA