Torna anche oggi “Un libro per l’estate”, la nostra rubrica a cadenza bisettimanale che si occupa di consigli letterari. In questo nostro settimo appuntamento vi parliamo di Sándor Márai, Friedrich Dürrenmatt e Richard Matheson. Buona estate e, naturalmente, buona lettura da parte VignaClaraBlog.it.
Oggi vi consigliamo un romanzo dalle vivide suggestioni (“Le Braci”), un volume che sviscera il tema dell’impossibilità della giustizia e ne evidenzia gli aspetti surreali (“La Promessa – La Panne”) e un elegante noir d’altri tempi (“Ricatto Mortale”).
Sándor Márai, Le Braci (Adelphi, 181 pagine, € 10,00): un’esistenza consumata nell’attesa della resa dei conti.
Con il suo stile avvolgente, suggestivo e vellutato, che fa pensare alle onde del mare che bagnano sempre la stessa spiaggia ma in infiniti modi differenti, l’autore, mettendo sullo sfondo un mondo in bilico fra tradizione, trasformazione e disfacimento, toglie progressivamente le maschere ai suoi personaggi.
Ma nel farlo, concentra la sua attenzione su un duello non più procrastinabile, un momento della verità che caratterizza anche i bellissimi “Divorzio a Buda” e “La Recita di Bolzano”, un’esigenza profonda e una resa dei conti ineludibile che sono sopravvissute come braci mai spente del tutto al passare del tempo e ad eventi soverchianti.
Friedrich Dürrenmatt, La Promessa – La Panne (Einaudi, 242 pagine, € 11,00): l’impossibilità della giustizia e la sua rappresentazione surreale.
Spesso il verificarsi di eventi banali, che proprio per questo loro carattere non vengono presi in considerazione, fa in modo che la giustizia non possa svolgere il suo compito.
L’autore affronta efficacemente l’argomento nel primo dei due racconti lunghi (o romanzi brevi, fate voi) contenuti in questo volume, volendo qui anche dedicarsi allo smantellamento sistematico dei canoni che caratterizzano il romanzo poliziesco.
Nel secondo romanzo breve, invece, Dürrenmatt mette alla berlina la giustizia stessa, facendone una parodia spietata e surreale.
“La Promessa” e “La Panne” sono diventati anche degli ottimi film: quello omonimo diretto da Sean Penn e con protagonista Jack Nicholson (2001) e “La Più Bella Serata della Mia Vita” di Ettore Scola e con Alberto Sordi (1972).
Il volume comprende anche “Sera d’Autunno”, un radiodramma sulle potenzialità della narrazione.
Richard Matheson, Ricatto Mortale (Fanucci, 208 pagine, € 14,00): diavolo di un Richard Matheson!
Quando hai a che fare con la sua scrittura piana e sommessa, quasi monocorde e sempre contenuta, un attimo prima ti trovi immerso in una quotidianità “normale”, e un momento dopo tutto è precipitato.
Le situazioni idilliache si tingono improvvisamente di nero e rimani progressivamente avvinto nella trama: senza che la sequenza delle note sia cambiata, è decisamente mutato lo spartito e sei passato dalla luce all’ombra, dal giorno alla notte, dalla bonaccia alla tempesta.
Noir elegante e d’altri tempi, classico e canonico per molti aspetti, questo romanzo – un incontro, un passato da decifrare, un oscuro segreto, la violenza che esplode, non vi diciamo di più – “accelera” nei momenti giusti e ci riserva un finale sorprendente.
Alla prossima, e se vi siete persi gli appuntamenti precedenti potete cliccare qui.
Giovanni Berti
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