Ci scrive un nostro lettore per “segnalare l’assurda condizione del manto stradale di via delle Fornaci di Tor di Quinto, piccola strada percorsa, specie d’estate, da auto e ciclomotori costretti a pericolose gimcane tra le profonde buche e l’asfalto totalmente dissestato.”
“Sono molti i genitori che in scooter portano i bambini nei vari centri estivi presenti sulla strada”. Facile dunque immaginare i rischi che corrono. Ma non è tutto perché, aggiunge il nostro lettore, “la situazione della viabilità è peggiorata poi dai pullman navetta di uno dei suddetti circoli che spesso creano ingorghi inestricabili data la dimensione della strada.”
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Certo che ci sono le buche. La manutenzione ordinaria non si fa più. Quando si appalta quella straordinaria si fanno un milione di adempimenti burocratici imbecilli, dall’antimafia al DURC, e l’unica cosa che non si controlla è la qualità dell’asfalto messo e del lavoro fatto ed i costi effettivi a fine opera. Non si transige su niente . . . . tranne che sulla sostanza.
Nei paesi seri i controlli antimafia li fanno i carabinieri ed i versamenti contributivi li controlla la finanza punto e basta.
Chi gestisce le strade deve solo controllare che il lavoro sia fatto a regola d’arte e che l’asfalto non salti dopo due anni.
Oppure continuate con i controlli burocratico-cartacei-procedurali e tenetevi le buche nelle strade e nei bilanci.