Un’altra storia di maltrattamenti e percosse si è consumata ieri al Flaminio. Il fatto è venuto alla luce quando una donna di 33 anni, di origini colombiane, si è presentata al pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I e ha riferito ai medici che era stata aggredita dal suo compagno.
Una brutta frattura ad un braccio ed alla mano, ferite al volto al dorso, contusioni ed ecchimosi su tutto il corpo, hanno convinto la vittima a sporgere una denuncia nei confronti dell’uomo con lei convivente.
Era notte avanzata quanto P.A.C.S. ecuadoregno di 23 anni, è rientrato in casa ed in preda ai fumi dell’alcool ed l’influenza della droga, ha iniziato chiedere denaro per comprare altra “roba”, pretendendo di essere accompagnato. Al diniego a seguirlo della sua convivente, che comunque aveva consegnato diverse centinaia di euro nelle sue mani, ha avuto la reazione purtroppo abituale di picchiarla con calci e pugni.
La donna ha pregato e supplicato il compagno di smettere, cercando di difendersi con un manico di scopa. A quel punto nell’uomo con una furia incontenibile ha afferrato un attizzatoio, iniziando a colpire la compagna su tutto il corpo prima di allontanarsi. La giovane è riuscita a far intervenire un parente e poi è andata in ospedale, dove è stata ricoverata per le gravi conseguenze subite.
Il 23enne è stato rintracciato successivamente dagli uomini del Commissariato Villa Glori e sottoposto a fermo per lesioni gravissime.
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