Home ATTUALITÀ Da Libri e Bar Pallotta fischio d’inizio per il derby letterario

Da Libri e Bar Pallotta fischio d’inizio per il derby letterario

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libribar.jpgIdea semplice e schietta, due autori che s’affrontano in un faccia a faccia particolarmente sentito, il derby Roma-Lazio. Ma si “combatte” con i libri, senza pallone, e l’arma in mano ai contendenti e qualche manoscritto che racconta le gesta delle proprie squadre del cuore. Il tutto a Ponte Milvio.

Il derby che non t’aspetti si gioca a due passi dallo struscio di ponte Milvio in un sabato sera caldo ma non afoso dove lo sfoggio degli hot pans sfrangiati delle ragazzine fa il paio con la camicia fuori dai pantaloni di quarantenni che corrono dietro a infanti dal gridolino romanesco cui basta un amen per trasformare il “voglio la mamma” in un capriccio fin troppo convincente.

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Poi i pischelli con l’infradito e la “stupida” (chi è stato sotto naja sa cosa è una stupida; agli altri spieghiamo che è il cappellino da baseball) la cui visiera è stata raddrizzata dalla moda e non è più piegata come un tempo. E signore anziane col gelato che cola sul biscotto, mamme agghindate in maniera sexy e qua e la qualche coatto sbarcato forse per sbaglio da quelle parti.

Lì, ai bordi di quella che alcuni cronisti descrivono come la “movida” romana (ma ci sono mai stati a Ibiza?), è andato in scena il derby letterario, un Roma-Lazio raccontato da due nemici-amici, il romanista Adriano Stabile e il laziale Alessandro Tozzi, giornalista l’uno e avvocato l’altro, pronti a leggere brani di autori di chiara fede dell’una e dell’altra squadra in maniera succinta ma arguta, veloce ma comunque calda.

Un’ora e spiccioli di minuti e cultura, e l’intrattenimento “sveglio” per una disfida gestita dall’applausometro, anche se c’era una maggioranza giallorossa nella platea ospitata da “Libri e Bar Pallotta” per la serata letteraria curata da Carmelo Calì, siciliano trapiantato a Roma la cui attenzione per i libri appare maniacale ma comunque necessaria in un habitat leggero e in ogni caso raffinato.

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Alla fine il moderatore-arbitro Massimiliano Morelli, fra le altre cose direttore della nostra testata, ha decretato la parità fra i contendenti, fermo restando il fatto che c’è già allo studio qualcosa di simile da realizzare in occasioni più o meno vicine alle giornate di campionato in cui andranno in scena le sfide stracittadine della Roma e la Lazio.

Sarà retorico dirlo, ma il football raccontato piace e fortunatamente distoglie sempre l’attenzione da quelli convinti che una partita di calcio debba essere sempre guerriglia e lo stadio uno sfogatoio per le quotidiane pene d’una vita gestita fra mille sacrifici.

Plauso sincero alla premiata ditta Tozzi-Stabile e inequivocabile grazie a chi ha resistito fino a notte fonda ascoltando qua e la spaccati d’un passato che maledetto non ritorna.

Fabrizio Azzali

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