Un libro denuncia che esce in simultanea col Mondiale di calcio apre spiragli spesso e volentieri tralasciati dai grandi organi d’informazione. Firmato da Ivo Romano, descrive il “dietro le quinte” e gli spaccati di un football possibilmente da evitare.
“Gioco sporco” è un’indagine sul mondo delle scommesse che coinvolge l’intero panorama mondiale delle nazionali di calcio.
Partendo dall’analisi sul campo dell’andamento delle quote durante gli incontri, l’autore, Ivo Romano, dimostra come questo sia influenzato da fattori esterni all’effettivo verificarsi degli episodi sul rettangolo di gioco.
Eventi sistematici e all’apparenza illogici come le quotazioni del cosiddetto “over” straordinariamente bassa a poco dallo scadere e che rivela l’esistenza della combine con diversi gol in pochi minuti.
Nella prima parte vengono riportati alcuni episodi tanto eclatanti quanto paradossali: dall’interminabile recupero concesso durante Argentina-Bolivia alla partita tra Togo e Bahrain dove a scendere in campo non furono i calciatori togolesi ma una squadra di figuranti dalle capacità calcistiche nulle.
La seconda parte contiene rivelazioni clamorose: in chiave di qualificazioni mondiali vengono accuratamente dettagliati episodi quali il doppio confronto tra Cambogia e Laos, partite decise nel loro andamento prima di essere giocate.
E tutto rimanda a un interrogativo: perché la Fifa non interviene e, quando lo fa, perché questo accade con una moderazione che stupisce vista la posta in gioco.
Un comportamento che di fatto agevola il compito dei betting-syndicate asiatici – gli stessi che stavano mettendo le mani anche sui campionati italiani e in Europa, Africa, Sud e Centro America – che hanno inquinato il calcio ricavandone grosse somme di danaro.
Moremassi
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