Daniele Torquati, presidente del XV Municipio, non nasconde la sua soddisfazione: per la prima volta nella storia di Roma il PD nel XV è al livello degli altri Municipi. “L’onestà per noi è già di moda” afferma.
“Se il voto di ieri ha rappresentato un risultato storico per l’Italia, altrettanto storico è stato il risultato del nuovo XV Municipio (41,3%, ndr). La crescita elettorale che abbiamo riscontrato nel nostro territorio non ha eguali rispetto al passato. Si è trattato di un segnale forte – afferma Torquati – anche verso chi, nel nostro schieramento, sembrava sperasse in una debacle della nostra esperienza amministrativa per chiedere il “conto” secondo vecchie logiche di partito”.
“Il rinnovamento iniziato un anno fa nel XV Municipio e il risultato conseguito quest’oggi ci consegnano ancora maggiori responsabilità con la consapevolezza – conclude – che da questo momento in poi dovremo lavorare, una volta di più, con la dedizione e l’umiltà che ci hanno sempre contraddistinto.”
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Excusatio non petita del presidente Torquati.
Ma a chi si riferirà mai ?
E noi che, ingenui, pensavamo che il PD fosse un partito monolitico e compatto, senza scettici interni.
Questa presa di posizione così dura sarebbe certamente più apprezzabile se Torquati fosse stato “renziano” e “rottamatore” dalla prima ora.
Invece Toquati è sempre stato un ecumenico della sinistra, uno che non ha mai mostrato particolari spinte innate alla rivoluzione del partito, tanto che se non sbaglio, alle primarie ha vinto bene, ma contro un avversario appartenente alla componente renziana.
D’altronde la storia del Ministro Boschi ci insegna con molta chiarezza che si può essere antirenziani e il giorno dopo renziani di ferro.
L’Italicum trasformerà tutti noi in “venditori di padelle” contro “venditori di dentiere”.
Mala tempora occurrunt …
G.Mori
Portavoce Ass. Cost. Fratelli d’Italia Municipio XV
Caro Mori, o renziano della prima o dell’ultima ora, la considerazione da fare è che per una vittoria di queste proporzioni i sinistri si son dovuti rivolgere ad un democristiano…
La finalità del suo intervento, gentile Mori, non è per nulla chiara ed anzi – mi scusi – tradisce una smania di “farsi vedere” quanto mai inopportuna in questo caso (come nel caso del suo comunicato sul biglietto del tram, prendendo spunto da una foto pubblicata dal Presidente Torquati sulla sua bacheca facebook), in cui lei si “intromette” a commentare gli assetti ed i rapporti interni al PD che – non lo scopriamo oggi – ha al suo interno persone che sono “compagni” solo di nome. Se ci sono (lei lo sottolinea, col suo fine sarcasmo) “scettici interni”, non è meglio per tutti? cioè, non è meglio per chi non vota PD? In fondo, in casa “sua” le cose non vanno meglio, col centrodestra al collasso, no?
Poco elegante (ed è un eufemismo), poi, è la sua allusione al fatto che Torquati sia una banderuola: sappiamo tutti che il Presidente del Municipio è persona leale e non è certo tipo da “salire sul carro del vincitore”.
Già il 2 dicembre 2012 – subito dopo la vittoria di Bersani che, alle primarie, l’aveva spuntata su Renzi, il quale, sconfitto, aveva appena tenuto il discorso di “resa” – Torquati dichiarava: “Il discorso di Renzi dopo la sconfitta mostra un altro Matteo. Equilibrato, umile e di sostanza. Bravo”. Ed ancora, pur ribadendo di aver votato Bersani con convinzione, Torquati chiariva che “è la prima volta che ho apprezzato quello che (Renzi) ha detto e credo che lui si sia reso conto degli errori madornali e delle forzature sulle regole che ha tentato di fare”.
Insomma, nel momento in cui vinceva Bersani, Torquati riconosceva in Renzi elementi di qualità: perché le sembra strano che oggi il Presidente del Municipio lo sostenga? A me sembra più che plausibile che il sostegno di Torquati a Renzi sia stato sincero ed ho la certezza che, qualora per il futuro ci siano elementi che non condividerà, non si piegherà a compromessi: Torquati non l’ha mai fatto, nemmeno col suo partito. Ed è per questo che può permettersi comunicati comprensivi di “stoccate”, come quello pubblicato oggi.
Ho votato pd per renzi, non voterei pd per marino o torquati. Probabilmente voterei chiunque altro.
Diamante, sei una persona molto intelligente oltre chè gradevole (ormai penso di sapere chi sei) ed hai letto molto bene il mio commento, scegliendo, al solito, di difendere il “Ragazzo” come un ottimo difensore di ufficio che si deve allenare con le cause perse ovvero quelle di quasi impossibile difesa.
Però il “Ragazzo” da tempo non ha più bisogno di questa tua attivitá che forse non è nemmeno più da lui gradita, perchè gli toglie autoritá e inoltre sono cambiate le condizioni originarie che ti hanno indotto a fare questi interventi dal lontano giorno in cui scegliesti proprio questo nome per caratterizzarti su VCB.
Ricambio gli attestati di stima verso di te, ma ti suggerisco di fare solo attenzione, con le tue troppo intelligenti esegesi delle mie parole, a non amplificare l’effetto delle mie critiche, rendendole anche più impietose di quello che vorrebbero originariamente essere.
Con stima.
G.M.
Il commento di Pedro racchiude in toto il mio pensiero sulla vittoria del PD a Roma.
Torquati, nessuno ha mai voluto “testare” il risultato elettorale delle europee con un giudizio sull’operato Municipale e Comunale.
Quello, al di la dello straordinario successo del PD e di Renzi alle Europee, rimane assolutamente negativo…..
Sono convinto che, se si fosse votato anche per il Sindaco a Roma, Marino non sarebbe arrivato al 30 % del consenso…
@ Torquati… siete “miracolati” dall’effetto Renzi…. risultati concreti per il municipio pochini, del comune poi non ne parliamo neanche (le le idee di Marino per la gestione del traffico, in primis l’anello ferroviario dentro il quale pagare l’ingresso, ALLUCINATI !)…. datevi da fare e non gioite per un successo NON vostro.
G.MORI,
L’errore che ha commesso per anni il centrosinistra e che finalmente ora ha capito, grazie al cambio generazionale della dirigenza del PD che ha osservato gli errori con occhi “giovani e privi di filtri”, è quello di cercare il negativo laddove invece c’è qualcosa da copiare…..
Il vecchio PD, ha lottato e criticato per anni Berlusconi. Ora ha capito che invece di criticare avrebbe dovuto copiarne la “parte buona” (anche il diavolo ha una parte buona..) ovvero capire che al PD mancava una leadership forte, mancava un rinnovamento, un cambio generazionale, una mentalità furoi dai retaggi della vecchia politica.
La velocità di questa intuizione è stata detata anche molto dal fenomeno M5S, che ha aiutato il PD a stravolgersi. Renzi è stato capace di mettere insieme questo puzzle a tempi record. In piu’ Renzi ha una dote che MAI si è vista nel PD: la comunicazione. Cercare il “difetto”, lo scheletrino nell’armadio, fa solo male al suo partito. Non è criticando l’avversario che si vince. FI devo dire che l’ha capito piu’ dei suoi ex-colleghi di FDI.
Putroppo Il sindaco Marino, che ha un’altra età e un’altra formazione comunica come il chirurgo che da il bollettino medico delle ore 10, perchè quella è la sua formazione, ma noi cittadini non dobbiamo fermarci solo alla facciata. Roma è una città complicatissima da gestire, con pochi soldi, ma le idee, l’onestà e la competenza sono il primo passo. Non guardiamo solo alla buca, o al cassonetto maconcio, che sono il risultato a valle di un lungo processo. Guardiamo cosa si sta facendo per cambiare a monte il processo.
@ Valentina: “…copiare Berlusconi…” ??? allora sciacquatevi VOI la bocca prima di parlare di Berlinguer…
p.s. a proposito di Marino e del “cambiamento a monte”… ieri si è dimesso l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma….
Si, Valentina, condivido molte delle sue considerazioni.
Amche l’ammissione che il modello berlusconiano aveva qualche pregio è cosa di non poco rilievo. La leadership forte è caratteristica berlusconiana. Sul rinnovamento genarazionale del PDL, ebbene non so se Berlusconi lo volesse veramente, ma le assicuro che sui terrirori non si è realizzato. (Basta vedere il XV, il XIV municipio.
Vero è che Renzi è il primo a sinistra ad avere capacità comunicative.
Però non bastano le sole capacità comunicative. Servono fatti e sopratutto serve una organizzazione. La storia dirà se il PD la ha. Certamente questa non la aveva il PDL.
Io penso che per il centrodestra oggi sia pensabile solo una federazione di partiti che garantisca le identità, le diversità e le autonomie.
Su Marino condivido il pensiero, ma avrei voluto sentire queste parole anche in epoca alemanniana.
Su Torquati e sulla ricerca di critica dell’avversario non condivido il suo pensiero. Ma ha visto bene in questi giorni quanti comunicati FI e NCD aggressivi, violenti e critici … ? Noi non abbiamo aperto bocca, proprio per partito preso, con senso di responsabilità, che spero sia stato apprezzato.
Infine il “Ragazzo”… Ma secondo lei, se veramente fosse stato una leadership forte … avrebbe fatto questo comunicato …?
G.M.
Marcello,
copiare aspetti che funzionano non è una diminutio, ma è grande segno di umiltà ed intelligenza se a ciò si aggiungono proprie qualità e soprattutto se si ottengono risultati. Renzi ha sintetizzato tutti questi ingredienti.
Benchè Berlusconi ovviamente non è mai piaciuto all’elettorato di centrosinistra, bisogna riconoscergli almeno due qualità: comunicare alla pancia delle persone e avere una forte leadership. Due ingredienti senza i quali non si va da nessuna parte pur avendo grandissime competenze e tanta buona volontà. Guardate che misera fine ha fatto il governo dei Tecnici…ai quali mancava però anche altro….
Le dimissioni dei due assessori hanno delle ragioni che riguardano rapporti interni tra di loro ma non hanno a che vedere con un giudizio sul sindaco…lei sa le motivazioni vere?. Io valuto altri segnali importantissimi, che Marino sta dando, e già li ho citati in altri commenti dove si evince un cambiamento di rotta significativo. Certo le ripercussioni a valle non sono immediate, ma guardiamo il binario. Alemanno è andato su tutt’altra direzione, dimostrando molto piu’ che incapacità comunicativa…e mi fermo qui.
Mori,
Sul rinnovamento,( rileggendo il mio commento scritto di getto vedo che non è chiaro), non volevo riferimi a Berlusconi…ma volevo agganciarmi al rinnovamento /cambiamento, bandiera del M5S.
Per le critiche mi riferivo al suo commento nel quale si cerca di attribuire o meno la renzianità della politica di Torquati a seconda dei comportamenti del passato. La coerenza è premiante se si riferisce ai valori fondamentali in cui si crede, ma adesso cercare “la renzianità o meno” di chi è stato sempre nel centrosinistra/PD mi sembra veramente fuori luogo…E allora che dire di La Russa?