Nel XV Municipio, gli uffici anagrafici di Prima Porta e La Storta oggi dovevano essere aperti no stop dalle 7 alle 23 per il rilascio dell’attestato sostitutivo della tessera elettorale e delle carte d’identità e per il perfezionamento dei cambi di residenza ai fini elettorali. Invece, tutto il bacino sud di Roma Nord è rimasto privo del servizio a Prima Porta.
Su quattro sedi di cui cui dispone il XV Municipio – Ponte Milvio, Cesano, La Storta e Prima Porta – proprio queste ultime due dovevano rimanere ininterrottamente aperte oggi, così aveva annunciato da giorni il sito del Municipio.
Invece questa mattina, inaspettatamente, gli impiegati di Prima Porta si sono rifiutati di svolgere lo straordinario lasciando le serrande abbassate.
Indispettiti (è dir poco) i numerosissimi cittadini residenti da Ponte Milvio in su, lungo il versante Flaminia, che non hanno potuto rinnovare il certificato elettorale e quelli che, non volendo rinunciare, si son dovuti imbarcare nel lungo viaggio da prima Porta a La Storta: circa 16 chilometri.
Alla base del rifiuto a svolgere gli straordinari (non sciopero quindi) pare ci sia un mancato accordo fra la Direzione e gli impiegati che ha causato l’irrigidimento a sorpresa di questi ultimi proprio nel giorno delle elezioni.
Inevitabili le polemiche
La vicenda è stata subito cavalcata dal Nuovo Centro Destra locale che in nota diffusa a metà giornata sostiene che “Marino e Torquati brillano ancora una volta per inefficienza, non riuscendo a garantire ai cittadini un servizio fondamentale. Sindaco e mini-sindaco hanno accampato ogni sorta di scusa, asserendo addirittura che il personale comunale si è rifiutato di fare gli straordinari. Ma la verità – afferma la nota – è che non hanno saputo gestire la situazione!”.
Anche dall’NCD regionale si alzano le critiche. Il consigliere alla Regione Lazio Giuseppe Cangemi sostiene infatti che “Il XV Municipio rischia un voto mutilato” e chiede che intervenga il Prefetto “per consentire a tutti di poter esercitare legittimamente il proprio diritto al voto”.
Claudio Cafasso
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Ora sono curioso di sapere se il presidente ragazzo avrà gli attributi, in questo disservizio si potrebbe configurare un reato , l’interruzione di pubblico servizio… attendo con ansia…
p.s. : cerchiamo di dare la notizia seriamente, perché buttarla in caciara già nell’articolo è un tentativo puerile…
Gentile signor Ferri, veramente dispiaciuti per veder mettere in dubbio la nostra serietà professionale ci vediamo costretti a smentirla: non è, e non è mai stato nostro costume scrivere articoli per “buttarla in caciara”.
Distinti saluti
La Redazione
@nico ferri: il sito del municipio riporta correttamente l’informazione, perchè già da giorni si subodorava che i dipendenti di prima porta non avrebbero effettuato il servizio, che si sarebbe svolto in regime di “straordinario” quindi su base volontaria;non c’è reato, tanto meno interruzione di pubblico servizio, il disservizio da Lei citato è stato provocato dai cittadini, che anzichè informarsi, sono andati come sempre a Prima Porta.
Pure il Colosseo doveva restare chiuso, nella notte dei Musei e una soluzione si è trovata. Il voto è un diritto.
…….quindi non si tratta di avere gli attributi nè tantomeno screzi fra la direzione e i dipendenti, se mai c’è il mancato rispetto di accordi sindacali a livello centrale; poi basta polemizzare, ogni occasione è buona per attaccare “il presidente ragazzo”…ma che razza di opposizione fate?
Messo a rischio uno dei principi fondanti della nostra Costituzione. Penso che Marino e Torquati si siano rivelati inadeguati! Assurdo… Andatevene a casa!!!
@il pulcino pio – il presidente ragazzo, il presidente col codino, il presidente inadatto… Un nome vale l’altro se i risultati sono questi!!!
Arrivato al seggio di via Mengotti….il certificato elettorale non aveva più spazio per i timbri e non è stato possibile metter e uno in più…(come immaginavo fosse possibile visto che non mi era arrivata la nuova scheda elettorale) ; che fare …? Chiedo ad un impiegato che mi consiglia di andare all’ufficio anagrafico di Prima Porta…(quello di Ponte Milvio è chiuso…) arrivò a Prima Porta e l’ufficio è chiuso…. Non mi perdo d’animo e chiamo lo 060606… dopo 15 minuti di attesa mi rispondono e mi dicono che l’unico aperto (su 4 ) nel Municipio più grande di Roma (esteso come Milano….) è quello di La Storta, quasi all’Olgiata…. Arrivo lì è prendo il numero 78….. Chiamavano il 7…… a quel punto me ne sono andato…..grazie Torquati, ottima organizzazione…
@ NICO FERRI ed ELISABETTA e al NCD
A parte che non può che procurare stupore la trascuratezza di molti cittadini, che si riducono al giorno del voto per rendersi conto che devono rinnovare la tessera (quanto hanno a cuore il diritto di voto, vero Elisabetta? si capisce subito che lo considerano uno dei principi fondamentali della Costituzione…), non c’è stato nessun reato: il “pubblico servizio” non è stato interrotto! E’ stato garantito, sia pure solo a La Storta.
Concordo con Pulcino Pio: che razza di opposizione fate??
Sapete (perché lo sapete!) che il motivo del disagio è scaturito dalla protesta – legittima – dei dipendenti comunali.
Di grazia, non avendo dipendenti “a disposizione”, quale soluzione avreste proposto voi, geni del buon amministrare??
P.S. Non sarebbe male se tutti la smetteste di appellare Daniele Torquati nei modi più svariati, per sminuirlo. E’ questione di rispetto verso una persona, prima ancora che verso chi è Presidente del Municipio.
@ Pulcino pio, ma sta scherzando??? ma vogliamo per forza far volare gli asini!?? ma cosa sta dicendo??? a maggior ragione, se c’era il sentore degli uffici chiusi, l’amministrazione si sarebbe dovuta attivare per tenere gli uffici aperti, con altri dipendenti o arrivando finanche alla precettazione dei dipendenti stessi. Ma dato che a guidare il municipio c’è una manica di dilettanti, questi sono i risultati… andassero a casa tutti…
@ Redazione : Non metto in dubbio la vostra serietà, ma avreste dovuto rimarcare l’incompetenza di questa amministrazione. Cosa che non avete fatto, penso che una critica sia lecita,o no??
il principio fondante della nostra costituzione non è stato rispettato perchè non era aperta la sede di prima porta? e basta……
… e basta con quest’amministrazione, per una volta sono d’accordo con lei,pulcino… forse lei e Diamante state tralasciando il luogo dell’ufficio chiuso, quello di Prima Porta : qui non stiamo parlando di tenere aperto l’ufficio elettorale di romani smemorati o disordinati che perdono la tessera elettorale , ma per i ROMANI ALLUVIONATI CHE HANNO PERSO TUTTO e che HANNO DIRITTO A VOTARE, quindi qualsiasi scusa troviate o i vari arrampicamenti sugli specchi non servono a nulla rispetto alla richiesta sacrosanta di persone che non hanno più nulla… già non li hanno aiutati con i soldi,ora nemmeno il voto, quest’amministrazione deve solo vergognarsi.
@ DIAMANTE e @Pulcino pio
Poichè fin dal 22 maggio si sapeva già che i dipendenti comunali, compresi gli addetti agli uffici anagrafici, avevano confermato lo sciopero del 6 giugno, era lapalissiano, che si potesse verificare una certa opposizione all’apertura straordinaria; era prevedibile. Cosa avrebbe dovuto fare il presidente Torquati? Mettersi al sicuro. Come? Prendendo contatti con il sindaco, o chi per lui e ponendo il problema per richiedere personale. Qualora, Marino non avesse avuto disponibilità, sempre il presidente Torquati doveva chiamare il prefetto, che sicuramente gli avrebbe risolto la questione. Proprio perchè il nostro è un Municipio così vasto, sarebbe stato INDISPENSABILE avere tutti gli anagrafici funzionanti. Non si tratta di avere la sfera di cristallo, ma di avere lungimiranza.
@ PRESIDENTE TORQUATI, mi conosci bene e sai che non ne faccio una questione di carattere politico.
allora forse non mi sono spiegato: lo straordinario non si può imporre, i dipendenti degli uffici anagrafici sono “ufficiali di stato civile” preposti a funzioni specifiche, quindi altri dipendenti, anche se disposti, non avrebbero potuto sostituirli, quindi evitiamo di dire sciocchezze solo per far finta di avere qualcosa da dire, il silenzio, quando non si conoscono le meccaniche amministrative, è la miglior arma per evitare figuracce!
@nico ferri: mi pare che qui l’unico che fa volare gli asini sia Lei!
Anche a me ,dopo aver votato, mi e’ stato fatto notare che quello di oggi era l’ultimo timbro.La cortese scrutatrice mi consigliava quindi di recarmi presso l’ufficio elettorale presso la sede di Prima Porta dove purtroppo constatavo la chiusura degli uffici insieme al disappunto di altri cittadini . Ma se proprio si vuole che i cittadini vadano a votare perche’ non attrezzare in ogni sezione una scrivania con un addetto alla sostituzione-rilascio di nuova tessera elettorale?
@ Pulcino pio, la finisco qui chiedendole però di andarsi a vedere su un dizionario il significato della parola PRECETTAZIONE, s’informi pima di parlare al vento e difendere gli asini…. (senza alcuna offesa ai quadrupedi).
Mi unisco al coro di proteste per i disguidi delle tessere elettorali. Non si può costringere una persona anziana a fare più di 50 km (calcolati tra andata e ritorno) per avere un certificato elettorale, quando la prima delegazione era a soli 6 km da casa…. ma naturalmente chiusa.
@ NICO FERRI
Invece di invitare altri ad aprire i dizionari, perchè non si informa meglio lei per primo??
LA PRECETTAZIONE PRESUPPONE UNO SCIOPERO e i dipendenti capitolini NON erano in sciopero!!
Gli impiegati, semplicemente, si sono LEGITTIMAMENTE rifiutati di fare lo straordinario, dopo aver lavorato già le loro 36 ore settimanali. La loro è stata una protesta, ma non uno sciopero! Dica, Nico Ferri, ma quale precettazione voleva fare???
Dica un po’: lei e i suoi amici del NCD, a questo punto, come avreste ovviato al problema?
Siate onesti, per una volta, e riconoscete che state facendo un’opposizione meschina, basata su notizie non vere, che vi divertite a diffondere per gettare ingiusto discredito su Torquati, che ce la sta mettendo tutta per lavorare bene COI MEZZI CHE HA!
P.S. alla fine, magari, vi domandate pure come mai il centrodestra non vince più…! e chi dovrebbe votare la gente?? VOI???
sono tra i tanti cittadini che da vigna clara si sono fatti una gita a prima porta venerdì intorno all’ora di pranzo per scoprire che l’ufficio era chiuso (elegante scritta a penna su uno dei vetri …) e che bisognava recarsi all’olgiata con uffici anagrafici in via riano oltre a quelli a prima porta. Quindi gita sulla Cassia (tanto non c’è traffico in questo periodo) e devo però ammettere che all’anagrafe sono stato velocemente accontentato.
Non desidero metterla in politica come tanti fanno ma per sicuro tra frane, voragini, lavori sulla camilluccia (gasdotto proprio ora con cassia chiusa …) ed ora la ciliegina delle tessere elettorali e del rifiuto degli impiegati comunali degli straordinari NON STIAMO CERTO VIVENDO UN MOMENTO FELICE NEL NOSTRO TERRITORIO
ognuno libero poi di trarne le proprie decisioni ma vi assicuro che siamo in tanti assolutamente insoddisfatti di questo momentaccio di Roma Nord.
@ Diamante, io al suo posto sarei più onesto e mi vergognerei anche di parlare… quindi secondo il suo pensiero, gli amministratori sono IMPOTENTI, ne prendo atto… lo dica al suo amichetto presidente..
p.s. da wk : ” L’ordinanza di precettazione viene adottata ogni volta in cui ci sia il “fondato pericolo di pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti” derivante dall’interruzione o dall’alterazione del funzionamento del servizio.”
E qui il servizio si sapeva già che non ci sarebbe stato… faccia lei
@ NICO FERRI:
Senta, se vuole capire il “funzionamento” di un istituto giuridico, non può fare lo stralcio di un testo: lo deve leggere nella sua interezza!
Il presupposto della precettazione è lo sciopero: le risulta forse che i dipendenti comunali fossero in sciopero?
Inizi a studiare il diritto su un bel libro, invece di attingere le informazioni da wikipedia: magari impiegherà il tempo in modo più utile rispetto allo stare a scrivere inesattezze – in maniera più o meno consapevole, a seconda che le si voglia riconoscere una condizione di buona fede o meno, ma su questo non esprimo giudizi – su Vignaclarablog.
@ Diamante, vede , io non sono un amministratore , non ho LA RESPONSABILITA’ , lei ha ammesso che qualsiasi dipendente in municipio può fare il bello e il cattivo tempo, lei ha ammesso l’impotenza dei suoi cari amici amministratori, lo dica al suo ragazzo presidente..
@ NICO FERRI
Non si tratta di dipendenti che fanno il bello ed il cattivo tempo, ma di dipendenti che esercitano un loro diritto.
Conciliando il diritto degli impiegati capitolini di non fare lo straordinario con la necessità di cittadini (negligenti) che si sono ridotti all’ultimo momento per decidere di farsi rilasciare la tessera elettorale, Amministrazione ha comunque tenuto aperto un anagrafico: ma quale incapacità? ma quale “impotenza”?
Nell’operato del Presidente Daniele Torquati io (e non solo io) vedo, al contrario di lei, la CAPACITA’ di garantire il servizio, NONOSTANTE la difficoltà obiettiva del momento!
Constato con piacere, infine, come nel suo ultimo commento non vi sia più traccia di riferimenti all’idea della precettazione ed altre stramberie simili, che con tanta saccenza ha sostenuto precedentemente: evidentemente, Nico, s’è convinto che le sue argomentazioni non sono assolutamente valide nè sostenibili. Mi auguro che se ne convinca in generale, e non soltanto, quindi, per l’articolo che stiamo commentando: lei e i suoi amici del NCD state facendo un tipo di opposizione sterile, dannosa ed anche offensiva per i vostri elettori, perchè sollevate polveroni, nonostante siate consapevoli – lo ripeto – che il Presidente Torquati non ha colpa dei disagi che i cittadini sopportano, disagi che, anzi, a tutti i costi il Presidente cerca di attenuare – se proprio non può evitarli – compiendo veri e propri miracoli, per i mezzi che ha a disposizione.
Si faccia un esame di coscienza.
@ Diamante, ma queste storielle a chi vuole raccontarle… ma quale servizio avrebbe garantito??? gli uffici sono rimasti chiusi… Nel settore pubblico , il dirigente ha la facoltà per lo svolgimento del servizio di comandare altri dipendenti, ma ci deve essere la volontà politica, i cosiddetti attributi che mancano ai suoi amici.
p.s. : ora lei i suoi amici non avete più scuse… comandate dappertutto… adesso vedremo quale altra storia sarà… come piace dire al suo amichetto…
@ NICO FERRI
Il servizio non è stato eliminato, è stato ridotto: non è stato erogato a Prima Porta, ma a La Storta sì.
Si informi meglio, poi: nel settore pubblico, il dirigente che chiama a lavorare l’impiegato di domenica riceve una pernacchia, tanto più che qui non si sta parlando di un servizio ospedaliero o di pubblica sicurezza! E, comunque, nel caso di specie il servizio è stato erogato.
Infine, sig. Nico Ferri, poichè noto che ha terminato i suoi inconsistenti argomenti ed è passato ad un modo di esprimersi offensivo, almeno quando si rivolge a me cerchi di essere rispettoso, semmai qualcuno le ha mai insegnato l’educazione.
Quando non si sa più che pesci prendere, ci si rifugia nel vittimismo… Diamante la smetta di arrampicarsi sugli specchi, alla Storta c’era il normale servizio elettorale, quindi non si provveduto affatto a supplire al disservizio … gli alluvionati di Prima Porta ringraziano lei e i suoi amici amministratori… (e scusi per quest’ultima offesa…)
@Diamante lei sta minimizzando un cosa grave… il diritto al voto è di pari importanza alla pubblica sicurezza… ovvio che era garantito con La Storta ma è la PRIMA volta nella storia del Municipio che durante le elezioni rimane aperto solo un ufficio anagrafico… per di più in una situazione prevedibile di grande affluenza dovuto al fatto che “naturalmente” le tessere elettorali stanno arrivando al completamento (ovviamente per chi di solito vota, come me ad esempio).
Ancora più grave chiudere l’ufficio di Prima Porta dove una gran numero di elettori erano privi di tessera elettorale per ovvi motivi…
ma la cosa più pazzesca è questo lavarsi le mani (ormai è evidente il suo lavoro per Torquati…. mi perdoni ma così è troppo….) cercando di minimizzare l’accaduto… io sono stato a la storta e c’era l’inferno… inferno per chi lavorava (eroi) e per chi ha provato (molti hanno rinunciato) a prendere la tessera…. soprattutto è folle leggere che la colpa è dei cittadini che si sono accorti tardi del dover cambiare la tessera….
orsù dunque rifletta un secondo e dica: in effetti si poteva fare meglio… non si è violata nessuna legge ma abbiamo fatto una brutta figura…
ps. la precettazione si poteva e si doveva fare… tramite prefetto al quale il presidente poteva tranquillamente paventare il rischio di quanto poi è realmente accaduto….
@ STEFANO ERBAGGI
Per la prima volta, nella storia del Municipio, è rimasto aperto un solo anagrafico, ma è anche la prima volta, nella storia del Comune di Roma, che i dipendenti capitolini sono seriamente intenzionati a far sentire la propria voce – creando il maggior disagio possibile – per tutelare la propria retribuzione (il problema del rischio che venga eliminato il salario accessorio dovrebbe esserle noto. Anzi, da una scorsa alla relazione del MEF-Ragioneria Generale dello Stato, ho notato che i documenti in cui vengono evidenziate le criticità sono per la maggior parte relativi al 2009-2012: se lo ricorda, per caso, chi era al governo della città, in quel periodo?).
Nessuno si è lavato le mani del problema e Torquati (il quale, anche lui, è andato all’anagrafico de La Storta, riscontrando una situazione tutto sommato tranquilla: possibile che l’ “inferno” lo abbia visto solo lei? possibile che la documentazione del presunto caos ci sia stata casualmente solo quando, in quegli uffici, ci sono andati quelli di una certa parte politica?) ha fatto il possibile.
Certo, capisco che, al posto del Presidente del Municipio, voi avreste subito disposto di “chiamare l’esercito”…
Ma ci vuole la faccia di bronzo per continuare ad intervenire su quest’argomento… Diamante, sappiamo tutti perché quell’ufficio è rimasto chiuso con il beneplacito dell’amministrazione municipale… meglio prevenire ehhhh…. c’era paura per il voto di protesta, e allora ecco la soluzione… p.s. : ora continui pure gli arrampicamenti…
I Continuate ad essere Pinocchi vi arrampicate sugli specchi e raccontate un mare di stupidaggini ai cittadini …Il voto e’ un diritto voi l’avete violato …Alzate i tacchi e andate a casa ..siete semplicemente dei dilettanti allo sbaraglio.
Chi era veramente interessato a votare ha votato e a nessuno è stato precluso tale diritto. Io ho verificato per tempo la necessità di rinnovo della scheda e non ho aspettato il giorno di domenica per farlo. E anche i cittadini, come ha fatto Nanni Moretti, assumano la parte di responsabilità che hanno nella vicenda. Detto questo credo che la burocrazia debba favorire un diritto importante il più possibile. E se il ministero dell’Interno avesse permesso di timbrare, in una situazione di emergenza e una tantum, la scheda anche fuori dai riquadri previsti non sarebbe successo nulla di anormale.
Esperienza personale.
Venerdì mi sono accorto della tessera oramai piena. Sono andato all’ufficio di Via Riano ed in 5 minuti ho risolto. Tempo di attesa 20 minuti.
@ Pira e Stefano G. , siete per caso alluvionati?? abitate a Prima porta?? se sì allora i vostri commenti sono leciti, altrimenti sono un boomerang per l’amministrazione che strenuamente difendete… c’è stata la volontà politica di tenere chiuso quell’ufficio, ma ci vuole tanto ad ammettere un errore??
@stefano G buono a sapersi – a me hanno detto di persona qualche tempo fa che in via Riano i servizi elettorali non venivano svolti …… ed ho dovuto farmi il giretto prima porta (con scritta in penna su foglietto carta appeso ad una finestra) e poi a La Storta dove sono stato prontamente accudito comunque 40 km in giro per Roma Nord dove in questo periodo il traffico, come ben sapete, è scorrevole.
In ogni caso totale mancanza di comunicazioni per i cittadini se poi nei giorni chiave la consegna delle tessere avveniva anche in via Riano quando sul sito web nulla di tutto ciò era segnalato.