Sabato 7 giugno nei locali della parrocchia di Santa Chiara a Piazza Giochi Delfici si celebrerà il 50° anniversario dalla nascita del Gruppo Scout Agesci Roma 24. E per questo evento la Comunità Capi attuale del Gruppo, aiutata da alcuni ex scout, ha deciso di organizzare una grande festa.
Nel corso della stessa si potrà ripercorrere la storia del gruppo, dalle sue radici fino ad arrivare ad oggi, e si potranno rivivere alcuni dei momenti storici salienti per il gruppo stesso.
Una giornata all’insegna dell’incontro, del ritrovo, del divertimento e della memoria storica. Protagonisti indiscussi della giornata saranno, si i fondatori del gruppo, ma anche i ragazzi che ne fanno parte ora e che ne rappresentano da sempre il cuore e l’obiettivo principale.
La festa
La grande festa sarà aperta da una cerimonia ufficiale in cui parleranno i due fondatori del gruppo, Eduardo Missoni, Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout, e Maria Teresa Spagnoletti, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale dei Minorenni di Roma.
“Entrambi hanno una carriera molto lunga all’interno del Roma 24″ ci spiega Giulia, capo Scout del gruppo, ” e siamo felici che ci stiano aiutando nell’organizzazione di questo evento”.
Durante tutto il giorno una serie di stand ripercorreranno quelli che sono stati questi 50 anni e quali sono state le tappe fondamentali del gruppo. Il tutto sarà intervallato da momenti di gioco e di intrattenimento.
I festeggiamenti ufficiali si concluderanno con una Messa concelebrata da vari assistenti ecclesiastici che hanno supportato il gruppo e i ragazzi nel tempo. Dopo la messa, il Clan (cioè i ragazzi dai 16 ai 20 anni che fanno parte del gruppo), ha organizzato una cena il cui ricavato servirà a sostenere lo loro partecipazione alla Route Nazionale 2014.
“L’evento è aperto a tutti” prosegue Giulia “chiunque vuole può partecipare, anche chi non è mai stato scout. Infatti noi oltre che festeggiare i 50 anni del gruppo, vogliamo farci conoscere dal quartiere. Vogliamo far capire quanto sia importante per i bambini e i ragazzi di Vigna Clara far parte di questa associazione”.
Scout Agesci, chi sono?
Si sente tanto parlare degli scout dell’Agesci ma cosa sono poi realmente? Gli scout sono un gruppo cattolico apolitico e apartitico che fonda le sue radici nel contatto con la natura e nel servizio al prossimo.
I ragazzi che fanno parte dell’Associazione sono divisi in 3 fasce di età in modo che i capi scout possano pensare attività giochi e modalità educative mirate per quei ragazzi. Ci sono i Lupetti e le Coccinelle che sono bambini dagli 8 agli 11 anni, poi c’è il Reparto dove ci sono ragazzi dai 12 ai 15 anni e infine il Clan composto da ragazzi dai 16 ai 20 anni circa.
Giulia ha una sua idea dello scoutismo: ” in realtà quello che deve capire anche chi non è scout è che lo scoutismo è un’esperienza di vita, molto forte e impegnativa. Per continuare devi crederci fermamente. Ma comunque penso che sia un’esperienza tanto altra rispetto a quello che succede in giro che vale sempre la pena provarla.”
“Quando i genitori mi chiedono se vale la pena iscrivere i propri figli agli scout io gli dico sempre che, soprattutto ai lupetti, vale la pena tentare di farglielo piacere perché quantomeno passano 2 ore a settimana con altri bambini della loro età, dove apprendono concetti che a scuola non imparano; imparano a condividere, a giocare fraternamente e a stare insieme in un’altra comunità che non sia la classe.
Una volta al mese se ne vanno in un posto che non hanno mai visto, in mezzo alla natura. Fosse solo per questo ne varrebbe già la pena. Poi ci sono altri mille motivi educativi…”
Gli scout e Vigna Clara
“Poi c’è da dire che in un quartiere come Vigna Clara lo scoutismo è fondamentale ed è una delle proposte educative migliori che vengono fatte ai ragazzi” prosegue Giulia, “lo scoutismo permette loro di imparare una serie di valori che non è detto che imparino a scuola e non tutti hanno la fortuna di impararli in famiglia. Noi offriamo una proposta un po’ controcorrente rispetto a quello che è la vita solita dei ragazzi di Roma Nord…”
“Quanti ragazzi – aggiunge Giulia – che non fanno scoutismo hanno la possibilità di dormire sulle montagne in tenda una volta al mese senza cellulari o lettori mp3 ma sentendo solo i rumori della natura e degli animali? Quanti ragazzi hanno l’opportunità di vedere realmente le stelle? Quanti bambini hanno la possibilità di giocare imparando?”
Queste sono le esperienze che i capi scout del Roma 24 fanno vivere ai loro ragazzi ma anche i ragazzi fanno vivere delle esperienze al loro quartiere.
“Qualche anno fa infatti – continua Giulia – è stata organizzata dal gruppo scout un evento di sensibilizzazione sulla donazione del sangue tramite una caccia al tesoro che ha coinvolto bambini, ragazzi e adulti di Vigna Clara.
Poi l’anno scorso u altro evento per sensibilizzare il quartiere sulla raccolta differenziata dei rifiuti. I ragazzi andavano porta a porta a lasciare brochure e ad informare, chi ancora avesse dei dubbi, su come farla concretamente.”
Roma 24 è andato oltre “i confini”
“Abbiamo anche fatto qualcosa un po’ più in grande, fuori dal quartiere”.
“Qualche anno fa infatti – ci racconta Giulia – i ragazzi hanno deciso di lavorare sulla riqualificazione dei sentieri della Via Francigena da Siena a Roma. Durante l’anno, un weekend al mese, partivano, raggiungevano un tratto della Francigena, disboscavano e rendevano percorribile il sentiero dissestato e segnavano meglio il percorso. Da questo lavoro è nata anche una guida ricca di informazioni. È uscita prima solo in formato elettronico. Poi è stato presentato il progetto alla Regione Lazio ottenendo un piccolo finanziamento servito a stampare delle guide che sono state spedite a tutte le sedi regionali Agesci. L’ennesimo lavoro che mi rende fiera di far parte di questo gruppo”.
No martini si party
Ribaltando lo slogan di una famosissima pubblicità….
“Una cosa che il Clan sta facendo in questo momento” prosegue Giulia “è cercare di sensibilizzare i loro coetanei sul problema dell’alcool. Hanno affittato un posto per fare una serata discoteca. La differenza è che non ci sarà alcool… i ragazzi hanno invitato i loro amici e coetanei e vogliono dimostrar loro che ci si può divertire anche senza bere. Un po’ anche sull’onda di quello che si sente in giro, di ragazzi che si schiantano in macchina e in motorino tornando a casa da qualche locale avendo bevuto un po’ troppo”.
Il Roma 24 in tre parole
E quando chiediamo a Giulia di descrivere il suo gruppo scout in tre parole, ci risponde subito dicendoci che loro sono e vogliono continuare ad essere visibili, appassionati e consapevoli.
Visibili perché fanno cose concrete per il mondo in cui vivono, appassionati perché senza la passione manca quel qualcosa in più che rende le loro gesta speciali e appassionati perché fare scoutismo è portare avanti una passione e per fare le cose al meglio bisogna essere mossi da essa.
Giulia, una ragazza di 30 anni con un lavoro e una famiglia, una vita frenetica come tanti altri ma condita da un qualcosa in più, da uno spirito di servizio che le riempie le giornate e che la rende felice e appagata perché sa che sta formando gli uomini del futuro con dei valori e delle qualità che non è facile ritrovare nella società di oggi.
Michela Menghini
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