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Frana Olimpica, flash mob di Fratelli d’Italia

Galvanica Bruni

domani.jpgUn flashmob per protestare contro quello che hanno definito “l’immobilismo del sindaco Marino e della sua giunta” in merito alla frana che dal 31 gennaio ha causato la chiusura dell’Olimpica fra la galleria Fleming e la galleria Giovanni XXIII, è stato organizzato questa mattina da Fratelli d’Italia. “Strada chiusa, incapacità amministrativa” recitava lo striscione esposto da Giuseppe Calendino, capogruppo FDI in XV Municipio, e Giorgio Mori, portavoce della Costituente FDI sempre in XV Municipio.

Alla manifestazione ha partecipato anche il capogruppo Fdi in Campidoglio, Fabrizio Ghera, che così ha dichiarato: “E’ assurdo che dopo oltre 40 giorni non siano iniziati i lavori di messa in sicurezza. Da più di un mese Roma nord soffre l’incapacità di questa amministrazione e i romani imbottigliati nel traffico pagano ingiustamente il prezzo dell’inadeguatezza del sindaco di Roma di fronte alle vere emergenza della città. Marino acceleri gli iter, riapra il tratto della tangenziale est e liberi il prima possibile un intero quadrante che è ancora paralizzato. Nel frattempo – ha concluso Ghera – attendiamo che l’amministrazione capitolina comunichi in modo chiaro e dettagliato il piano degli interventi”.

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Piano degli eventi che in verità era stato già annunciato dall’assessore capitolino ai lavori pubblici, Paolo Masini, nella conferenza stampa del 6 marzo. “Anche in questo caso – ebbe a dire l’assessore riferendosi alla frana sull’Olimpica – i lavori dovrebbero partire entro marzo ma dureranno di più, si stimano settanta-ottanta giorni ma questo lasso di tempo è subordinato al via libera da parte degli inquilini ai monitoraggi nei 32 appartamenti che insistono sulla frana. La progettazione, realizzata in collaborazione con l’Acer e il Ceri, il centro ricerche della Sapienza, prevede la realizzazione di paratie di pali di piccolo diametro e una struttura in calcestruzzo di sostegno, su fondazioni profonde, al piede della zona stessa per un fronte di 60 metri”.

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2 COMMENTI

  1. Flash mob, manifesti e quant’altro per chiedere la riapertura delle strade in cui si sono verificate frane e smottamenti. Tutto bene ovviamente se si tratta di smuovere l’amministrazione comunale e municipale in tale direzione. L’unica cosa che non si capisce è come mai molti consiglieri e/o ex consiglieri che oggi protestano per chiedere la riapertura di via Cassia o della via Olimpica non abbiano profuso la stessa energia e mobilitazione quando la Giunta presieduta dall’ex Presidente Giacomini impiegò oltre un anno per i lavori di una frana ben più ridotta ( se non inesistente) in via Villa di Livia a Prima Porta o molti mesi per quella in via della Giustiniana nel tratto compreso tra Cassia Bis e via Cassia. Ma potemmo ricordare anche quella in via valle Muricana ( tratto iniziale direzione ufficio postale) dove ancora oggi, a distanza di anni, è presente un restringimento della carreggiata. C’è poi il restringimento della carreggiata in via Flaminia incrocio con via Frassineto, dove da almeno un anno (ma credo sia anche da molto più tempo) sono strati collocati New Jersey fino all’altezza della Stazione La Celsa per un possibile pericolo di frana o forse di semplici alberature che incombono sulla sede stradale. In tutti questi casi i tempi sono stati biblici e si arrivò addirittura ad organizzare una inaugurazione, con tanto di rinfresco, dopo i lavori e la riapertura in via della Giustiniana alla presenza dell’ex Assessore. Speriamo almeno che gli attuali amministratori non abbiano il cattivo gusto di promuovere rinfreschi e inaugurazioni al momento della riapertura di via Cassia Antica e via Olimpica.

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