Cinque donne e le loro storie, lontane nel tempo e obbligate nello stesso spazio: “al chiuso”, il luogo che forse non c’è o che nessuno vorrebbe vedere. E’ qui che riprendono vita e si intrecciano istinto assassino e maternità, innocenza virginale e consapevolezza della colpa. Cinque storie noir del ‘900 che hanno fatto chiacchierare e piangere l’Italia del secolo scorso. Questo è in sintesi “Al Chiuso”, lo spettacolo in scena alle 21 di oggi al Teatro Patologico di via Cassia 472.
“Al Chiuso”, è uno spettacolo della compagnia AmniO che dal 2010 ad oggi ha viaggiato per i teatri italiani e ricevuto critiche importanti.
Ma questo, alla compagnia, non bastava: “avevamo bisogno – raccontano gli attori – di andare oltre la verità poetica e teatrale delle donne che raccontiamo, avevamo bisogno di spogliarle della loro identità e renderle qualcos’altro, quel qualcos’altro che si sente, che si prova ogni volta che ci avviciniamo alla natura delle loro emozioni, dei loro istinti. Avevamo bisogno di capire perché ci appartengono tanto, perché non ci lasciavano mai, nonostante ormai le conoscessimo da tempo.
Abbiamo pensato che il modo migliore per capire tutto questo fosse proprio rimanere soli con loro, non le donne, ma proprio gli istinti e le passioni. E’ nato così “Al Chiuso shot” una prova registica e attoriale che, utilizza la forza poetica della drammaturgia di “Al chiuso”, per sparare in faccia allo spettatore tutta la verità umana che abbiamo trovato.”
Con Elena Danti, Marco Licheri, Francesca Tesi, Maudi Scarola. La drammaturgia originale è di David Spagnesi, la regia di Lisa Bellini, disegno, luci e audio di Alessandro Ricci, costumi e scenografie di AmniO Teatro, la grafica di Silvia Tosetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA