Un concerto per non dimenticare e per trasmettere un messaggio di dialogo attraverso il linguaggio della musica. Il 27 gennaio 2014, per il sessantanovesimo anniversario della liberazione dei deportati da Auschwitz, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane assieme all’Università Ebraica di Gerusalemme e all’Associazione BrainCircleItalia, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizza all’Auditorium un evento di grande portata simbolica.
Un’iniziativa che, dalla memoria della Shoah, vuole costituire un momento di riflessione collettiva su tutti i genocidi contro l’umanità ma soprattutto un invito alla pace e alla speranza.
Per l’occasione suoneranno insieme, per la prima volta in Italia, dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ciascuno con la sua storia drammatica, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amnon Weinstein. Il concerto avrà luogo nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con inizio alle ore 20.
C’è il violino che faceva parte di una delle orchestrine di Auschwitz che accompagnavano i deportati nelle camere a gas, quello che fu gettato da un treno in viaggio verso i lager, e venne raccolto e conservato da un contadino polacco; ci sono i violini dei musicisti ebrei che nel ’36 lasciarono la Germania per andare a formare l’Orchestra Filarmonica della Palestina (poi di Israele) voluta fortemente da Toscanini e Huberman per salvarli dalla deportazione; i violini decorati con la Magen David (la Stella di David) che accompagnavano i suonatori ambulanti di musica klezmer; quelli che viaggiarono con i rifugiati alla volta degli Stati Uniti e furono nascosti nelle soffitte per dimenticare l’orrore.
Strumento errante, il violino seguiva gli ebrei nelle loro peregrinazioni, anche quelle più estreme, di fuga e di morte.
Per ricordare le vittime delle persecuzioni, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il Maestro Yoel Levi, Direttore della Symphony Orchestra di Seoul, dirigerà la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, (Praemium Imperiale 2013), composta da strumentisti dai 14 ai 21 anni. La scelta è chiaramente simbolica: per non dimenticare, la testimonianza del ricordo deve passare attraverso le nuove generazioni.
Ospiti eccezionali della serata i violinisti solisti Shlomo Mintz, ebreo e israeliano, Cihat Askin, turco e musulmano, e Francesca Dego, italiana di madre ebrea – 46 membri della sua famiglia non fecero mai ritorno da Auschwitz – ridaranno voce ai violini della Shoah. Insieme a loro un giovane violinista albanese, musulmano convertito al cattolicesimo, Ermir Abeshi e, presenza altamente simbolica, il violoncellista tedesco Alexander Hülshoff che suonerà il violoncello appartenuto a David Popper, figlio del Cantore del Ghetto di Praga, trucidato dai nazisti il 19 gennaio 1945.
Storie diverse, origini diverse e diverse religioni per trasmettere un unico messaggio di vitalità e di speranza nel linguaggio universale della musica, in un momento ideale di dialogo e fratellanza.
La voce narrante dell’attrice Manuela Kustermann racconterà al pubblico le commoventi storie dei violini.
Il concerto, ideato e organizzato dalla giornalista Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia, con Marilena Citelli Francese, è aperto a tutti e gratuito, e sarà diffuso in diretta televisiva da Rai 5 e in web streaming in tempo reale, in modo da poter raggiungere il pubblico in tutto il mondo e renderlo partecipe del messaggio di unione e pace che vuole trasmettere.
Programma
Barber Adagio – orchestra
Bloch – da Baal Shem: Nigun, Schlomo Mintz e orchestraAvinu Malkenu – Cihat Askin, Alexander Huelshoff
Sarasate. Zigeunerweisen – Francesca Dego and Orchestra
Vivaldi Concerto per quattro violini – Mintz-Askin – Dego – Abeshi
Beethoven Violin Concerto, 1° movimento, Schlomo Mintz e Orchestra
Beethoven V Sinfonia, movimenti 1-3-4
Quando dove e come
Lunedi 27 gennaio, Auditorium Parco della Musica, ore 20.00.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. I biglietti possono essere ritirati a partire dal 19 gennaio presso l’infopoint dell’Auditorium.
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