Era già accaduto 2 anni fa a Monterotondo, alle porte di Roma; una donna a bordo della sua auto si era infilata in un piccolo sottopasso ferroviario completamente allagato rimanendovi imprigionata. A nulla servì la disperata telefonata ad una amica perché la donna, non riuscendo ad uscire dall’autovettura, morì affogata. La tragedia si è ripetuta a Pescara dove una donna, complice il buio, è rimasta bloccata in un sottopasso allagato per le piogge; anche in questo caso la telefonata fatta al marito non le ha salvato la vita.
Due incidenti gravissimi che potrebbero ripetersi a causa dell’incuria della rete stradale; e allora, senza aspettare provvedimenti che potrebbero non arrivare mai, al cittadino-automobilista non resta che attrezzarsi in modo adeguato.
Da molti anni le Forze di Polizia e i Vigili del Fuoco sono dotati di “rescue tool” o di “rescue knife”, piccoli attrezzi che consentono di tagliare le cinture di sicurezza o frantumare un vetro così da poter aiutare chi è rimasto bloccato all’interno di un automezzo incidentato o immerso nell’acqua.
Chiunque con pochi euro può dotarsi di simili attrezzi da tenere poi a bordo e da usare all’emergenza; si tratta di oggetti del costo di pochi euro e facilmente reperibili.
Ma vediamo cosa si dovrebbe avere a bordo auto.
Innanzi tutto una torcia elettrica che consenta di vedere anche nel buio più completo; si può acquistare per un paio di euro su ogni bancarella. Meglio sarebbe però qualcosa di più “professionale” come una torcia a led, impermeabile, in grado di generare un fascio di luce molto potente (il costo varia dai 30 ai 100 euro).
L’altro attrezzo indispensabile è un “martelletto frangivetro” come quelli che si vedono a bordo delle vetture della metropolitana o dei bus; realizzati in plastica hanno una punta in acciaio in grado di spaccare con facilità un finestrino o il parabrezza (se non si trova in un negozio di ricambi per auto può sempre essere ordinato su Internet). Da qualche anno sono in commercio anche dei “rescue knife” che oltre ad avere la punta frangivetro hanno lame idonee al taglio del parabrezza.
Altro strumento fondamentale è una lama per il taglio delle cinture di sicurezza (quando si è in preda al panico non sempre si riesce a sganciare velocemente la cintura che potrebbe essere rimasta bloccata a causa dell’incidente). Si tratta di piccoli “ganci” con lama seghettata da usare in totale sicurezza.
A volte la lama taglia-cinture viene inserita direttamente nei martelletti frangivetro.
Questa “dotazione di emergenza” dovrebbe essere tenuta a bordo in un luogo accessibile e facile da raggiungere anche al buio; qualora si rimanga imprigionati nel veicolo innanzi tutto è necessario mantenere la calma. Procedere poi al taglio della cintura e quando il veicolo è quasi interamente allagato provocare la rottura di un finestrino dal quale uscire. Queste operazioni vanno condotte con l’ausilio della torcia elettrica dal momento che acqua e fango oscurano interamente il veicolo.
Si tratta di operazioni da condurre con il necessario sangue freddo, cosa molto difficile da fare perchè in simili circostanze il panico ha quasi sempre il sopravvento; d’altra parte l’esperienza ci dice che ricorrere istintivamente al telefono cellulare non garantisce automaticamente la salvezza.
Francesco Gargaglia
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