Home ATTUALITÀ Parioli, si prostituivano a 15 anni: 5 arrestati una mamma compresa

Parioli, si prostituivano a 15 anni: 5 arrestati una mamma compresa

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

casachiusa.jpgI Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato 5 persone, italiane, responsabili dello sfruttamento della prostituzione di due ragazzine italiane di 14 e 15 anni. Le minori, di mattina andavano a scuola e il pomeriggio si prostituivano, utilizzando i loro guadagni anche per acquistare sostanze stupefacenti per uso personale. A rivolgersi ai Carabinieri è stata la mamma di una delle due minorenni che aveva notato un cambiamento radicale del comportamento della figlia.

Le indagini hanno permesso di scoprire che le ragazze erano state adescate tramite un social network da tre uomini che le avevano poi avviate alla prostituzione, procacciando clienti e trattenendo una percentuale sui compensi ricevuti. Gli sfruttatori chiedevano fino a 300 euro per ogni prestazione sessuale.

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La mamma dell’altra minorenne, invece, consapevole dell’attività della figlia da cui riceveva anche parte dei suoi guadagni, è stata arrestata. Gli incontri, reperiti mediante annunci privati in cui le ragazze venivano descritte maggiorenni, nell’ultimo periodo avvenivano in un appartamento di viale Parioli, adibito a “casa chiusa” che è stato sequestrato.

A quanto si apprende, le due ragazze sono liceali e compagne di classe. La quindicenne è figlia di professionisti e da qualche tempo era andata via da casa e viveva da sola. E’ sua madre che ha contattato i carabinieri. Le due ragazze, che frequentano un liceo romano, erano state adescate qualche mese fa su un social network minore, il ben più noto facebook è del tutto estraneo alla vicenda.

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19 COMMENTI

  1. Se i protagonisti di questa tristissima vicenda fossero stati extracomunitari o rom, ora su questa pagina ci sarebbe stata un’indemoniata ridda di commenti contro la miriade di mali che queste categorie di persone portano nella nostra illibata società; invece l’articolo parla di persone Italianissime, compresa la madre “pappona”, a quanto pare addirittura appartenenti alla cosiddetta Roma Bene, ed ecco che un misterioso, sciovinista e forse anche un tantino omertoso silenzio regna sovrano.

  2. Non tiriamo in ballo per forza extracomunitari, sciovinismo e omertà perchè in questa vicenda non c’entrano nulla.
    Questa è una storia di “degrado” non ambientale ma “etico”: in un paese dove si confonde la libertà con il permissivismo e si cerca in tutti i modi di sfasciare la famiglia, episodi del genere non devono suscitare meraviglia.
    Se un conduttore televisivo incassa per due anni di lavoro 5.800.000 Euro dei NOSTRI SOLDI (una cosa immorale in un paese in profonda crisi economica) è normale che una quindicenne cerchi di “fare soldi”, anche prostituendosi!

  3. L’ipotesi provocatoria dei protagonisti rom o extracomunitari di questa ignobile vicenda è come i cavoli a merenda: non c’entra proprio nulla. Se si parla troppo… si fa caciara… se non se ne parla diventa misterioso,sciovinista omertoso silenzio… Di cosa bisognerebbe discutere?? Questo è innanzitutto un dramma familiare e privato : un padre e una madre che lasciano decidere una bambina di andare a vivere da sola a 14 anni sono solo genitori biologici, la loro azione educativa è pari a zero. Mettetevi nei panni di questi due poveri cristi che si rendono conto di essere nulli nella vita della figlia, la loro denuncia è un atto di dolore, il riconoscimento della mancata genitorialità. Sull’altra madre stendiamo un velo, altrimenti il discorso sarebbe farcito di turpiloquio : in uno Stato con una giustizia vera, il processo durerebbe un’udienza con conseguente pesantissima condanna,ma in uno Stato vero,non in Italia.

  4. La mia non è un’ipotesi provocatoria (e men che meno irrispettosa ne confronti della famiglia che ha sporto la denuncia, nei cui panni spero vivamente di non trovarmi mai), ma una semplice constatazione: basta che vada a cercare altri articoli su questa testata in cui i delinquenti protagonisti hanno la pelle un tantino più scura della nostra per trovare fiumi di proclami contro tutti gli extracomunitari/rom; in questo caso invece l’assoluto silenzio.

  5. @ MICHELE “FAKE” G.:

    Concordo con Strix e Nico Ferri.
    Michele, in questa vicenda, l’assenza di commenti non c’entra nulla col fatto che i protagonisti della vicenda siano italiani. Che c’è da commentare? è una storia triste; giustamente Strix ha parlato di “degrado etico”.
    Se per altri episodi, aventi come protagonisti extracomunitari e rom, ci sono stati copiosi commenti dei lettori, questo è stato solo perchè, magari, i comportamenti descritti non riguardavano illegalità compiute in un ambito ristretto e che, tutto sommato, lì rimanevano (come in questo caso), ma si trattava di vicende rispetto alle quali si era creato un danno a terze persone (furti, stupri, omicidi…).
    Qui è chiaro che – a parte i genitori da cui è partita la denuncia – erano tutti consenzienti, felici e contenti.

  6. Voler collegare ad ogni costo questa storia ad un sentimento (nemmeno troppo diffuso) di ostilità nei confronti degli extracomunitari è una forzatura bella e buona (peraltro qui i protagonisti sono minorenni e non delinquenti).
    La psicoterapeuta MM scrive oggi sul Messaggero:
    “In questo momento sociale l’esterno è privo di principi morali a cui rifarsi, l’adolescente si trova ad imitare un mondo adulto che rinuncia al sacrificio ed è concentrato su comportamenti devastanti e devianti che pongono l’attenzione sul materialismo e non sulla persona…..”
    In questo caso i proclami facciamoli contro “i cattivi maestri” di questo paese.

  7. @Diamante
    Due ragazzine, allieve di un liceo classico dei Parioli, si prostituiscono, complice tra gli altri la madre di una delle due, per procurarsi cocaina. Questo vuol dire, quantomeno tre cose:
    1. il consumo e lo spaccio di stupefacenti è diffuso praticamente tra i bambini e chissà quanti ne saranno coinvolti;
    2. c’è un consistente numero di “utilizzatori finali” che, dopo aver pagato cifre consistenti per stuprare (perché di questo si tratta) una quattordicenne, si rinfilano giacca e cravatta e tornano alla loro vita di manager di successo, mariti amorevoli e papà affettuosi (e magari alcuni sono anche nostri amici);
    3. salvo miracoli, molto difficilmente le due vittime principali (vittime anche di loro stesse) potranno essere recuperate ad una vita “normale”, in particolare una delle due non potrà neanche contare su genitori che faranno sforzi in tal senso.

    E tutto questo lo chiamiamo “illegalità compiuta in ambito ristretto e che tutto sommato lì rimangono, senza che abbiano creato danno alcuno a terze persone”? Non ho parole.

    @Strix
    Non pensi che quel degrado etico, di cui parli, interroga profondamente ciascuno di noi, le nostre responsabilità, le nostre convinzioni, il modello di valori con cui abbiamo costruito questa società? Non ti spaventa il fatto che i “mostri” protagonisti di questa vicenda (dalle ragazzine ai loro sfruttatori così come dagli spacciatori agli “utilizzatori finali”) siano non così tanto diversi da noi? Sei così sicuro che i “cattivi maestri” siano sempre e solo gli altri? Se non pensassi di far danno in primis a mia figlia, quasi quasi mi verrebbe da invidiare tutte queste tue certezze.
    Infine la tua differenziazione tra “degrado etico” e “degrado ambientale” mi ricorda tanto la classificazione, in vigore nel codice penale italiano fino al 1996, dello stupro come reato contro la morale e non contro la persona.

    @Nico Ferri
    E’ veramente possibile ricondurre questa storia solo a un dramma privato e a un problema di genitorialità? O forse i genitori, nel loro compito educativo, si trovano troppo spesso a combattere contro una serie di stimoli diciamo non proprio “ortodossi”?
    Per quanto riguarda il processo in un paese serio, devo dedurre che, in un paese serio, i processi Ruby, olgettine e compagnia cantando sarebbero durati una sola udienza con conseguente pesantissima condanna; o forse quella che lei chiama mancanza di serietà di questo paese si manifesta, tra le altre cose, nella politica dei due pesi e delle due misure? Un’udienza con condanna pesantissima se l’imputato è un’anonima barista (la mamma ruffiana); centinaia di udienze, cavilli astrusi, giustificazioni ben oltre il ridicolo se invece alla sbarra ci si trova sua santità il Berlusca. Allo stesso modo, “illegalità ristretta senza danno a terzi” e semplice “degrado etico” se gli imputati sono italiani (rom esclusi); tragedia nazionale e “degrado ambientale” se invece sono extracomunitari (o italiani rom).

  8. @ Michele Fake, lei vuole per forza riportare un fatto di cronaca a questioni sociali e politiche : nel caso politico, la stessa vittima non ha mai dichiarato di aver avuto rapporti sessuali, sono stati Desunti dai giudici-Otelma, quindi sentenza sfruttata a fini politici,(la sfido a dimostrare il contrario,le chiacchiere servono a poco…) ; a livello sociale, da come parla lei non è un genitore, perché un “genitore serio” non consente ad una ragazzina di 14 anni di andare a vivere da sola : ma ci dimentichiamo di avere la patria potestà sui figli?? e come la esercitiamo, lasciando fare loro ciò che gli gita per la testa a quell’età??? ma per favore,siamo seri… Se i genitori non sono in grado di trasmettere valori ai figli, devono rinunciare ad averne,altrimenti accadono queste cose. Per i rom qualsiasi discorso non è valido,le società vivono in modo totalmente diverso, noi per loro siamo “caggè”, che non è un bell’aggettivo,quindi lasci perdere…

  9. Caro Michele il tuo è un passaggio scontato, quasi banale: dal risentimento nei confronti degli extracomunitari al berlusca. Non ci racconti niente di nuovo. Quanto al collegamento tra degrado etico-ambientale e Codice Penale, per quanto mi sia sforzato, non ho proprio capito il collegamento.
    Così come non capisco quale potrebbe essere il danno nei confronti di tua figlia avendo delle certezze: forse la danneggi proprio perchè non ce l’hai!
    Già nella vicenda legata alla morte di un giovane in un incidente stradale scrissi che non volevo sentirmi responsabile di un bel niente. Non mi stà bene la tiritera sciacqua-coscienze: ” Tutti colpevoli-nessun colpevole”. Mi dispiace ripetermi ma mi considero una persona onesta, pago le tasse, la mia fedina penale è immacolata, rispetto il mio prossimo e quando posso lo aiuto, risptto il CdS, non parcheggio sui marciapiedi, raccolgo la cacca del mio cane, non rubo, non chiedo favori nè raccomandazioni, quando è necessario mi metto in fila e aspetto il mio turno. Ho avuto la fortuna d avere de genitori che mi hanno educato in questo modo; un padre (uomo) che mi ha insegnato cosa è l’onestà e una madre (donna) che mi ha insegnato ad avere rispetto del mio prossimo. E quindi non mi pesa un bel niente.

  10. Veramente il mio discorso partiva dalle semplice constatazione che in casi del tutto simili con protagonisti non italiani, c’era un profluvio di commenti con toni non proprio ispirati ai valori del pacifismo e sono pronto a scommettere che se lo sfruttatore delle due ragazzine o magari anche la ragazzina che ha trascinato l’altra fossero stati extracomunitari anche questo non avrebbe fatto eccezione.

    @Nico Ferri: i genitori della ragazzina scappata non l’hanno lasciata scappare di casa ma si sono rivolti ai carabinieri (a meno che lei non intendesse che dovevano esercitare la patria potestà a randellate).

    @Strix: intendere lo stupro come reato contro la morale e non contro la persona da un lato lo degradava a reato di minor peso dall’altro dava l’idea della donna, nel caso specifico vittima di violenza sessuale, come non persona; allo stesso modo dalle tue parole si potrebbe pensare che il degrado etico sia di minor peso e non degno di commento e riflessione al contrario di quello ambientale.
    Per il resto non penso affatto “tutti colpevoli – nessun colpevole”, poi beato te che pensi che tutto si risolva nell’encomiabile ma breve elenco di buoni comportamenti che hai fatto (comportamenti che ogni caso ti fanno merito).

  11. @ Michele Fake, lei è male informato, la ragazzina viveva già per conto suo (con i soldi di papà), la madre si è rivolta ai carabinieri nel momento in cui ha visto un cambiamento radicale dovuto alla cocaina e un giro di soldi sospetto; in questo caso non c’è degrado sociale,sono due liberi professionisti che forse hanno pensato solo alla loro vita e non a quella della figlia. Da genitore posso comprendere,ma non giustificare il loro operato.
    C’è una giustizia che farà il suo corso… che siano italiani o extracomunitari.

    Per quanto riguarda il fatto di volere per forza farci sentire xenofobi (perché è questo il suo intento sottinteso…) , la invito a farsi un giro per l’Europa e vedere come la tratteranno ,quando dirà che è italiano : in linea di massima qui in Italia, gli extracomunitari sono trattati molto meglio di altre parti.. per alcuni versi meglio degli italiani (basti vedere il fatto che hanno 45 giorno con vitto e alloggio,poi veda lei quando guadagna un operaio italiano e si renderà conto… ).

  12. In giro per l’Europa ci sono andato ben più di una volta è l’unico commento umiliante che ho ricevuto in merito alla mia italianità è stato: “Italiani Bunga Bunga!”, a parte questo sono sempre stato trattato magnificamente.

  13. @ Michele Fake, le sue non risposte fanno capire che non sa di cosa parla… è ottenebrato dal berlusca, come altri avrà bisogno di aiuto quando non saprà di cos’altro parlare… Ha dimostrato soltanto di voler strumentalizzare la tragedia di due ragazzine e delle loro famiglie… complimenti…

  14. Teoricamente una persona dovrebbe rimanere senza parole , sbigottita , confusa ed incredula di fronte a questi accadimenti.
    Invece no , non dovrebbe , se si ricordasse che solo poco tempo fa c’era lo “scandalo” delle pischelle cubiste che si cambiavano per l’occasione appena uscite di casa.
    Sempre soldi per acquisto di vestitini , borse , cellulari , ricariche e perchè no , stupefacenti.
    Libri , film e quant’altro sull’argomento , sviscerato solo per moda e nei salotti televisivi.
    Probabile che ce lo siamo dimenticato o peggio ancora ci siamo assuefatti a questo e quindi “questo” non può far altro che seguire una iperbole negativa aumentando la “posta della trasgressione”.
    Si , i genitori , la società malsana , l’ambiente fuorviante , le mode dissennate , i costumi trasgressivi e licenziosi ma in fondo in fondo le “lolite” sono sempre esistite.
    Una cosa è la “caramellina” alla bambina inconsapevole altro è il “centone” all’adolescente smaniosa.
    Io comunque castrerei non solo chimicamente ambedue i tipi di colpevoli.

    Michele “Fake” G. , in che cacchio di posti sei andato e quali dementi hai frequentato se l’unica cosa che ti hanno detto è stata ““Italiani Bunga Bunga!”.
    A meno che non giravi nudo con solo un impermeabile addosso !

    “Italiani Bunga Bunga!” , perchè siamo “autolesionisti” ( xcensura) noi , pensa che invece quel tizio yankee che con fare da satiro , giocava con i sigari ma soprattutto con le stagiste dopo averle fatto fare pratiche di dubbia moralità, ma di sua ampia soddisfazione , oggi viaggia profumatamente remunerato per il mondo come ambasciatore di pace , distillando saggezza e perle di verità !
    Come si chiamava , porco giuda !
    Ah si , Bill Clinton ex presidente Usa , grosso cliente di lavanderie per farsi smacchiare abiti e soprattutto pantaloni ( incidenti sul lavoro ! )

    “Italiani Bunga Bunga!” , dilettanti che non siamo altro !
    Ma vuoi mettere una bella ( censura ) alla Casa Bianca che qualche ipotetico balletto ad Arcore ?

  15. Vorrei potermi soffermare su chi fossero i clienti delle due ragazzine, che sono colpevoli tanto quanto, se non forse di più, tutti gli altri in questa miserevole vicenda, perchè non vengono mai pubblicati i nomi?

  16. @Ivana Perina
    concordo con lei in merito all’assoluta colpevolezza dei clienti; al momento ne hanno arrestato uno solo e il suo nome viene esplicitamente fatto negli articoli sul sito del quotidiano La Repubblica (ad esempio questo): si tratterebbe di tal Riccardo Sbarra, di professione commercialista. Poi ce ne sarebbero almeno altri 5, su cui la polizia sta indagando.

    @Nico Ferri
    Le ricostruzioni degli eventi che ho letto sui siti di giornali si discostano di molto da quelle fatte da lei.
    Le faccio infine notare che è stato lei ad inserire nella discussione le considerazioni sui processi e sull’opinione che in Europa hanno dell’Italia; io mi sono limitato a risponderle.

  17. @ Michele Fake, ma non si rende conto che sta strumentalizzando tutta la questione?? Ha iniziato il discorso dicendo che se al posto di due italiane c’erano due straniere, ci sarebbero stati fiumi di parole d’odio, poi è passato a Ruby e al bunga-bunga : ci manca poco che saranno coinvolti il disboscamento della foresta amazzonica o l’effetto serra… Ma per favore, sia serio, se vuole parlare di questo fatto increscioso che riguarda due (o forse più) ragazzine, si limiti a questo… il resto non c’entra nulla : i processi di cui parla sono solo politici, non c’è nessuna confessione da parte di minorenni (leggi Ruby) di rapporti sessuali, addirittura non è stata nemmeno ascoltata come vittima… ma di cosa sta parlando?? che connessione trova tra i due fatti??
    E’ lei che nomina i processi nel suo intervento di ieri alle 11:09 , ciò dimostra la sua strumentalizzazione politica… mi complimento di nuovo con lei… e chiudo qui.

  18. In questa storia squallida vedo prima di tutto la grandissima responsabilità di genitori ,indifferenti, incoscenti dimentichi della patria potestà, e, per quanto riguarda la mammma pappona, la delinguenza di una donna, senza tralasciare

    la perversione e l’amoralità di tanti uomini .

  19. Possiamo pubblicare i nomi di chi va con le minorenni (chissà quanti elenchi con migliaia di nomi!) ma allora dobbiamo pubblicare anche i nomi di tutti i presunti malfattori (politici, evasori, collaboratori di giustizia, pentiti, terroristi, drogati, esportatori di denaro ecc.). Leggo su un giornale che in Italia ci sono circa 50.000 prostitute di cui il 7-15% costrette a prostituirsi; ciò significa che oltre 40.000 donne anzichè andare a lavorare in un supermercato o in ufficio preferiscono il reddito da sesso (peraltro esente tasse). E allora non prendiamocela con i clienti che qualche problema comportamentale ce l’hanno ma in fin dei conti sfruttano l’offerta.
    E una volta tanto, come Adriana, prendiamocela con i primi responsabili, che pensano di risolvere il problema delegando a scuola, parrocchia, scout l’educazione dei figli. Ma questi genitori quando vedono la figlia 14enne che si veste con calzoncini micro e toppini che pensano che va in chiesa a dire il rosario?

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