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Cassia, quell’oasi di via Barbarano

Galvanica Bruni

via-barbarano-romano.jpgIl parco pubblico di via Barbarano Romano è un piccolo gioiello. Frequentato prevalentemente dai residenti, nonostante sia vicino al Grande Raccordo Anulare è un pulito e ordinato parco, un’oasi di tranquillità. Via Barbarano è una traversa di via Cassia a ridosso del GRA; una strada silenziosa dove oltre a palazzine c’è un grande albergo e un deposito dell’ANAS. Nella strada, tra le case moderne, si trova anche una grande “cantoniera” e uno splendido e antico casale di proprietà privata.

Il parco costeggia per un lungo tratto la via mentre la parte che affaccia sul GRA è in lieve pendenza; all’interno ci sono panchine, cestini per i rifiuti con la loro busta di nailon, prati curati e alberi potati.
Gli unici nei di questo parco sono l’ingresso sgangherato e la fontanella che disperde l’acqua nel prato, tanto da aver formato una grande pozza; una residente ci dice che sono anni che è in quella situazione e che le numerose chiamate all’ACEA non hanno avuto alcun effetto.

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Ma il punto di forza di questo parco sono gli alberi e gli arbusti, una tale varietà da far assomigliare il luogo ad un vero e proprio “orto botanico”; accanto a sughere centenarie sono stati piantati numerosissimi alberelli, specie tipiche locali come olmi o lecci.

Ma ci sono anche gli alieni come l’Ailanto o alberi esotici come l’Eucaliptus e una palma nana; tanti gli arbusti tra cui il bellissimo Azzeruolo che in questo periodo è ricoperto da piccole bacche di colore rosso (in tempo di carestia venivano macinate per farne farina).

Ma la vera ‘chicca’ sono le numerose piante di Pado o Ciliegio a grappolo, un albero non frequente nei parchi (alcune piante si trovano a Villa Borghese); il Pado, simile al ciliegio, produce un piccolo frutto che a maturazione assume un colore nero opaco. Commestibile e dal gusto piacevole è molto apprezzato dagli uccelli che ne sono ghiotti.

Attualmente sotto il parco sono in corso imponenti lavori per l’interramento dei cavi elettrici e pertanto una rete limita l’estensione dell’area.

Su consiglio della residente che lamenta la costante perdita d’acqua siamo andati a vedere anche un vecchio e imponente edificio abbandonato, poco distante dal parco.
Si tratta di una “Casa di soggiorno per ferrovieri pensionati” che a detta della signora è in stato di abbandono da oltre 20 anni; in effetti l’edificio è piuttosto malandato e mostra gli inevitabili segni del tempo.

Per saperne di più abbiamo citofonato diverse volte, ma nessuno ci ha risposto.
Dal momento che gli edifici in realtà sono tre con numerosi appartamenti perché non provvedere ad un restauro destinandoli ad edilizia popolare?

Francesco Gargaglia

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2 COMMENTI

  1. Mi sembra giusto precisare che noi residenti per parecchi mesi, circa due anni non abbiamo potuto usufruire del parco a causa delle devastazioni create dalla neve, mi pare ci siano ancora alberi a terra nella parte più “nascosta” , numerosii “gazebo” erano distrutti.
    Solo ultimamente , con la fine dei lavori sul raccordo e dopo numerose segnalazioni andate a vuoto, abbiamo il parco come prima.

    Il vecchio edificio dei ferrovieri pensionati pare sia privato, r vhe il proprietario stia aspettando per distruggere tutto e ricostruire. La struttura è enorme e conta non so quante stanze. Anni fa casapound provó ad occupare ma pi pare furono sgomberati a causa della inagibilità e insicurezza della struttura.

  2. Vi consiglio di fare un sopralluogo in questi giorni. Il parco versa in uno stato di degrado assoluto, immondizia ed erbacce alte tanto da sovrastare le panchine la fanno da padrone. Impossibile considerarlo un parco, assolutamente inadatto ai bambini ed anche ai cani. Pulci e zecche assicurate.

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