Giacomo R., studente universitario residente a Grottarossa, ha deciso di abbandonare Roma e trasferirsi a vivere e studiare a Pisa. Il motivo? Roma è invivibile, a Roma non ci si può muovere. Per andare e venire dall’Università con i mezzi oltre tre ore al giorno che scendono di poco “scegliendo il semisuicidio di usare la bici sulla Cassia”. Giacomo ha preso carta e penna e ha lanciato un pubblico appello al sindaco Ignazio Marino. E lo ha fatto con una mail nella quale VignaClaraBlog.it è in copia. Leggiamo cosa ha scritto.
“Egregio signor Sindaco, le scrivo in quanto cittadino stufo della città che lei adesso ha l’onere di amministrare e gestire. Sono uno studente universitario romano di nascita che nel corso dei suoi studi ha deciso di lasciare Roma per Pisa per studiare in una città più vivibile. Il motivo di questa scelta risiede principalmente nell’impossibilità di concludere alcunché in una città dove i 3/4 del tempo sono passati inchiodati nel traffico, e questo è tanto più vero per chi abita in zone poco chic di Roma.
Mentre alcune aree privilegiate di questa città sono fornite di mezzi pubblici, metro e quant’altro, altre sono totalmente abbandonate a loro stesse.”
“Io abito a Grottarossa e ho studiato per la mia triennale all’Università di Roma 3; ho avuto così modo di attraversare la città con ogni mezzo a mia disposizione e provare varie strade per arrivare alla mia mèta.
Il tempo migliore è in auto: 45min usando il GRA, ma non disponendo di un’auto (e purtroppo non ne dispongo) il tempo medio per fare una ventina di km è 1h30 con una combinazione o di autobus e metro oppure di treno linea Viterbo-Ostiense e metro B. Ma il tempo impiegato scende ad 1h15 scegliendo il semisuicidio di percorrere la Cassia in bici.”
“Ora, è comprensibile che in una città popolata nelle ore di punta il traffico su strada rallenti gli autobus, è persino comprensibile che nella città dei 7 colli la bici non sia il mezzo di elezione (anche se la scelta di non utilizzare la bici non dipende dalle pendenze ma dalla totale mancanza di piste ciclabili che costringono il ciclista a scegliere fra gli insulti dei pedoni sui marciapiedi e rischiare la vita fra gli automobilisti indisciplinati), ma è mai possibile che due mezzi non soggetti al traffico come sono treni e metro vadano a queste velocità da corteo funebre?
No, e infatti non lo fanno, a rallentare il tutto sono i lunghissimi tempi di attesa. Venerdì per prendere il regionale per Pisa dovevo recarmi dalla stazione La Giustiniana alla Stazione S.Pietro con un treno promesso ogni 15minuti. Muovendomi 1h e 30 prima della partenza solo per fortuna sono riuscito a prendere il regionale per Pisa essendo anch’esso in ritardo.”
“La mia ragazza, studentessa fuorisede e con appartamento a Nomentana parlandomi delle bellezze del centro storico mi chiede come mai io detesti Roma, ma a chi abita appena al di fuori delle zone chic, il centro storico è precluso: decidere di andarci significa sacrificare una giornata intera.
Posso capire che questa possa persino essere una strategia di salvaguardia del centro storico che resta così interamente ad uso dei turisti paganti, ma visto che le stazioni principali di Roma si trovano verso Sud (Termini, Ostiense e Tiburtina) permetteteci almeno di raggiungerle muovendoci lungo il perimetro del centro.”
“Esiste un anello ferroviario di Roma, inutilizzato dalle Ferrovie dello Stato e in una delle stazioni addirittura si è insediato un centro sociale fascista (ndr: la stazione Farneto, in via dei Monti della Farnesina), almeno loro utilizzano uno spazio che è stato aperto al pubblico la bellezza di 8 giorni. Se FS non è in grado di garantire questo servizio essenziale, datene l’uso a Metro Spa così invece di avere un inutile anello ferroviario avremmo un’utile Metro come le altre capitali.”
“Fra l’altro è ridicolo che una città come Roma abbia un servizio Metro da quarto mondo, e dico quarto perché ho avuto la fortuna di usare la Metro a Caracas e a Calcutta e passano più frequentemente, sono più veloci, costano meno (8 rupie sono pochi centesimi di euro) e servono un’infinità di persone più di quante non ne esistano a Roma turisti inclusi. E francamente la Metro a Calcutta era più pulita di quanto non lo sia la metro B.”
“Non sarebbe male se qualcuno cominciasse seriamente a riorganizzare la mobilità in questa città, se proprio non si riesce a migliorare il traffico e l’uso dei mezzi pubblici quantomeno si dovrebbero mettere per terra un paio di strisce gialle con un disegno di una bici per dare almeno l’impressione di avere una terza possibile scelta di mezzo per muoversi.Cordiali saluti”.
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La lettera é (purtroppo) condivisibile in pieno… Certo il Sindaco Marino si ritrova tra le mani una patata che non ha certo contribuito lui a rendere “bollente”. Proprio sulla mobilitá, sui trasporti pubblici si sono viste negli ultimi anni le cose peggiori che le ultime amministrazioni ci hanno lasciato: non solo corruzione e parentopoli (e basterebbe il codice penale), ma scelte strategiche sbagliate o, nella migliore delle ipotesi “monche”.
L’Amministrazione crede davvero che le centinaia di migliaia di motocicli che quotidianamente invadono la città siano di appassionati delle due ruote? O non si tratti – esempio personale – di ultracinquantenni che si risparmierebbero volentieri pericoli, freddo e pioggia se solo avessero delle alternative praticabili?
L’Amministrazione crede davvero di fare un favore alla cittadinanza chiudendo un occhio sulla sosta in divieto, in doppia o tripla fila…? Non sarebbero forse piú utili tolleranza zero e rispetto delle regole? Le strade libere non potrebbero essere, da subito, il primo aiuto al trasporto pubblico. E non solo a costo zero, ma anzi incassando qualcosa dalle multe? In ogni grande moderna metropoli del mondo l’auto privata è un lusso, spesso superfluo, perchè l’alternativa pubblica è effettivamente più efficace ed economica. A Roma, che oltretutto ha un impianto urbanistico nei quartieri storici che certo non favorisce la scorrevolezza del traffico…. Questo non si fa. Perchê?
Veltroni prima di terminare il proprio mandato di sindaco annunciò pubblicamente che l’anello ferroviario sarebbe stato completato entro il 2010!! Che fine ha fatto questo progetto? Comprendo le difficoltà che una città come Roma possa avere nel realizzare una linea di metropolitana, ma questa storia dell’anello ferroviario ormai va avanti dai tempi di Italia ’90; sono passati ormai 23 anni, quasi un quarto di secolo! Altro che quarto mondo!
Ho sentito dire che il Sindaco Marino vuol fare una guerra alle automobili private onde favorire il trasporto pubblico. Perche’ non pensa a creare parcheggi presso le stazioni delle diverse linee metropolitane (ad esempio: Metro A – zona Caserme lungo Viale Giulio Cesare) a tariffa agevolata per le lunghe soste ?
tutto condivisibile, tranne che le zone “chic” siano meglio servite dai mezzi pubblici, purtroppo siamo tutti sullo stesso bus!!!
Eh sì Sor Chisciotte, come se i 5 anni penosi di Alemanno fossero stati gli unici ad aver trascurato e rovinato questa città! E gli 8 anni di Rutelli??? I 7 anni di Veltroni???
Tutte queste amministrazioni hanno contribuito una dopo l’altra a distruggere Roma! Tutti quanti hanno preferito investire sugli autobus piuttosto che sul trasporto su ferro e gli ignoranti ancora credono che se tutti usassero gli autobus invece che la macchina la situazione migliorerebbe! Sono gli stessi autobus a generare traffico! Con la quasi totalità delle strade di Roma, strette a 2 corsie, una per senso di marcia, gli autobus che sono costretti a fermarsi ed hanno una velocità di crociera minore rispetto ai veicoli privati, sono i primi a contribuire alla formazione di congestionamenti. E intanto a Roma nord non c’è ancora una maledetta metro che aiuti a smaltire il numero di auto che affollano tutte le mattine Cassia, Corso Francia, Flaminia, Viale Tor di Quinto….
Consiglio a Giacomo di andersene negli USA, in Germania, in Francia o in Inghilterra anzichè a Pisa perchè questo è un paese, per colpa della politica, destinato al declino.
Passiamo il nostro tempo a discutere su quanto sono stati bravi o cattivi (dipende se six o dx) i nostri amministratori e non ci rendiamo conto che grazie a loro che viviamo in un paese e in una città allo sfascio. E’ per bontà loro (destra, sinistra, centro) che viviamo in una città dove non funziona nulla: trasporti pubblici, sicurezza, mobilità, scuola, verde, rifiuti, ambiente…..
Siamo governati da “onorevoli” che (intervista di Quinta Colonna), mentre si apprestano a votare la Legge di Stabilità, non sanno neppure cosa è la TARES!
Vattene all’estero Giacomo perchè qui non ti meritano.
che consiglio Strix! noi importiamo disperati ed esportiamo eccellenze…. e no eeeh!
Hai ragione Ivana, non è un gran consiglio…ma se fossi abbastanza giovane me ne andrei senza pensarci su due volte. Non disprezzo il Mio Paese ma disprezzo chi lo governa e siccome questi personaggi (Del Debbio li ha chiamati “ladri di stipendio”) non intendono mollare l’osso, inutile sperare in un miglioramento.
Un parlamentare spagnolo guadagna 3.500 Euro e uno Tedesco 7.000; i nostri 12.000, più varie regalie (come ad esempio i 3.000 Euro per il telefono quando un contratto non va oltre i 50 Euro mensili..); c’è poi che prende 3 (Amato) o 4 pensioni…o c’è chi da Segretario della CIGL si è aumentato lo stipendio del 18% (servizio delle Jene andato in onda ieri sera) mentre per gli operai che rappresentava, nisba; c’è chi si compra le case degli Enti pubblici e le paga 1/3 del loro valore e c’è chi come l’Assessore Tommasielli rifiuta di stringere la mano alla Minetti ma poi deve dimettersi per una storia di multe cancellate (la giunta de Magistris ha già registrato 10 dimissioni…).
Questa è l’Italia? E no, cara mia, meglio andare in Uganda, nel Burundi, in Congo dove perfino il sistema giudiziario è migliore del nostro……ciao.
pure te hai ragione, ma questa è la terra dei nostri padri, quell’Italia che ha dato al mondo fulgide pagine di storia…. Stamattina al telegiornale ho sentito la dichiarazione di Obama sulla necessità che l’Europa avrebbe della leadership americana, ci dovremmo e dovremmo ricordarlo anche a lui, che la quasi totalità della storia, arte, cultura e civiltà, sono antecedenti al 1492.
Se pensate che la torre di Pisa sia pendente vi sbagliate. E’ l’unica cosa dritta in un paese che è tutto storto.
Quanto alla Cassia, il suo carico di traffico sarà notevolmente peggiorato dagli insediamenti dormitorio che son in via di realizzazione all’inizio della Braccianese.
Una quindicina di anni fa hanno buttato giù villette che non davano fastidio a nessuno ed ora fanno orribili colate di cemento sparse nella bella campagna a nord di Roma.
Naturalmente tutto corredato da certificati di impatto ambientale e compagnia cantando. Un disastro urbanistico, uno scempio paesaggistico, ma tutto legaritariamente in regola, mica come il contadino che si allarga il pollaio.
e che dire delle stazioni di Cesano e dell’Olgiata, dove, pur essendo in aperta campagna, non si è trovato lo spazio per fare un numero sufficiente di posteggi? E di tutti le casette che hanno fabbricato a Cesano senza completare una strada larga per raggiungere la Cassia Bis senza passare per l’imbuto di via del Baccanello?
Pienamente d’ accordo con Giacomo…io ho chiesto più di una volta di esaminare una proposta che può sembrare banale , ma che, secondo me, potrebbe aiutare:FAR ARRIVARE UNO DEGLI AUTOBUS CHE PASSA SULLA CASSIA(ES 201) A PIAZZALE FLAMINIO , DOVE C’è LA METRO,sarebbe già un passo avanti.
A CHE SERVE CHE TUTTI GLI AUTOBUS CHE PASSANO SULLA CASSIA ARRIVINO A PIAZZA MANCINI? ?’? SI darebbe anche una mano agli anziani , che , con un solo mezzo sarebbero al centro. Un tempo avevamo la “o” e poi il 2″ che da piazza Azzarita ci portava a piazza Augusto Imperatore…e non parlatemi del 224 che passa ad orari assurdi e parte da largo SPERLONGA
Purtroppo signora Franca la nostra disgrazia deriva tutta da quell’ inutile (e pure lento) tram 2, che ha indotto gli ingegneri dell’Atac a posizionare tutte le linee bus a Piazza Mancini (si immagini che fino al 2001 non esistevano nemmeno le odierne linee 224 e 223!).
Vorrei lanciare in questa sede una proposta shock a Torquati e Marino: lo smantellamento completo del tram e la creazione di corsie preferenziali sulla via Flaminia, in modo da dislocare i capolinea delle linee di Roma nord che oggi stazionano a Piazza Mancini in corrispondenza sia di Viale Washington (vicino a Piazzale Flaminio) che di Viale Giulio Cesare (nei pressi della metro Lepanto e Ottaviano).
….ma perché le cose più semplici sono sempre “escluse” in partenza? Che ci vuole a far arrivare il 201, per esempio,a piazzale Faminio? Magari mentre mentre la proposta shock di Stefano viene esaminata….
Giusto il 201 a Piazzale Flaminio, ma ancora più importante portare piazzale Flaminio sulla Cassia. Per quale motivo la Cassia deve essere solo lo squallido quartiere dormitorio che è? Perchè non si possono creare sulla Cassia piazze e luoghi di incontro? Perchè per vedere qualcosa di decente bisogna arrivare fino a piazzale flaminio?
Vorrei ricordare al sindaco Marino che la differenziata sui rifiuti è una vera truffa!!! Non solo ma lei signor sindaco fa finta di nulla mentre il cittadino quello onesto è costretto a pagare la tassa sui rifiuti a peso d’oro in quanto l’ama e chi per esso non è in grado per pigrizia di snidare coloro che non pagano da sempre i rifiuti.La gente malgrado cerca di differenziare i materiali ma quando si reca nei contenitori li trova stracolmi e misti di materiale oltre in molti casi accade che i rifiuti non vengono neanche ritirati durante il giorno. E questo è uno dei tanti problemi per non parlare della mobilità e parcheggi dove nessuno vede nulla e tanto meno il comune da lei diretto cerca di contenere i danni. Se andiamo alla stazione Anagnina di Roma vediamo una miriade di vetture parcheggiate sui marciapiedi Mentre i vigili urbani stanno solo al centro di Roma a fare da balia ai politici. Insomma siamo caduti dalla padella alla Brace ma il peggio è che fanno tutti finta di nulla!!!