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Ponte Milvio: altri quattro fermi, ma a creare gli incidenti un centinaio di persone

Galvanica Bruni

scontri.jpgSono proseguiti nel corso della serata i controlli delle forze dell’ordine per individuare chi ha innescato i tafferugli post-derby nella zona di Ponte Milvio. Ai sette fermati in un primo momento (leggi qui) se ne sono aggiunti altri quattro (anche questi subiranno il Daspo) che si stavano allontanando dall’area incriminata a bordo di un’autovettura.

Secondo l’agenzia di stampa Ansa, “uno di loro è stato riconosciuto dai video girati durante i momenti di tensione che hanno fatto seguito al match” e “la loro posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti”. Delle undici persone fermate, tre sono state arrestate con l’accusa di violenza, resistenza e danneggiamento.

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Secondo altre fonti, comunque attendibili, erano circa un centinaio le persone che hanno creato il caos nelle vicinanze dello stadio Olimpico.

Moremassi

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4 COMMENTI

  1. Mi chiedo dove stanno tutti quei “benpensanti” sempre pronti a parlare di VIOLENZA (solo quando si tratta delle attività dei movimenti di destra) e TOTALMENTE indifferenti agli scempi pre-post partita. Ogni domenica siamo costretti a subire l’intolleranza di poveracci culturalmente sottosviluppati e pagare i loro danni. E tutto questo in religioso silenzio solo per poter parlare tutta la settimana delle prodezze del pupone o di balottelli.

  2. Ma perché il DASPO? Se le accuse, come leggo anche altrove, sono “resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lancio di oggetti atti a offendere” e se tali reati sono stati commessi a Ponte Milvio (e non all’interno dello Stadio Olimpico), perché non applicare anche, soprattutto (e duramente) sanzioni e provvedimenti già previsti dal Codice Penale? Sai che paura gli fa solo il Daspo?

  3. Il provvedimento DASPO è stato accompagnato dalla denuncia penale a piede libero di danneggiamento, lancio di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale. Il provvedimento DASPO è stato commisurato agli indagati come misura di prevenzione (quale è) amministrativa emessa dalla Questura, in quanto i fatti essendosi svolti in un luogo adiacente allo stadio sono connessi alla manifestazione sportiva in oggetto. Addirittura la Cassazione in una sentenza ha stabilito che anche qualora avvengano in luoghi distanti e non collegati allo stadio è la ragione violenta del gesto che va collegata alla manifestazione sportiva. Quindi il daspo è una cosa “in più” non in meno!

  4. Siamo alle solite.
    Che sia movida, che sia festival dj, o derby stracittadino, o altro ancora qualunque sia il genere soial-politico-musical-sportivo, chi ne fanno le spese sono Piazzale Ponte Milvio e i suoi residenti.
    Forse sarebbe giunto il momento di porsi la domanda se si può continuare ad andare avanti così, ogni fine settimana una nuova (che poi, a meno di variabili più o meno dense, è sempre la stessa).
    Forse è il caso di porsi seriamente il tema dell’area storica e della sua salvaguardia, della vivibilità e dei diritti dei cittadini residenti.
    Forse è il caso che si apra un confronto serio tra la nuova Giunta Municipale e quella Comunale (ognuno per la propria parte di competenze e responsabilità), estendendolo ai cittadini e agli stakeholders interessati.
    Il “forse” è chiaramente retorico, perché è nell’evidenza dei fatti che una città metropolitana europea nel terzo millennio non possa e non debba dare una simile immagine di sé, nella totale assenza d “governo del territorio”.
    Non si tratta di solo ordine pubblico, piuttosto di scelte politiche e culturali che dovrebbero sostanziare tale governo.
    Ne avvertiamo l’urgenza.
    E’ pensabile ricevere qualche segnale di inversione di tendenza, o dobbiamo rassegnarci ad un altro inverno pieno dei soliti week-end seguiti dagli immancabili dotti e lacrimosi commenti del lunedì con la coda dei dibattiti colti di tutta la settimana?

    Eduardo Micheletti e Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

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