A Sofia, nella sesta giornata della Deaflympic 2013, giovedì 1 agosto, ventiquattro ore dopo l’argento olimpico, il campano Pasquale Longobardi, classe 1995, ha conquistato la medaglia d’oro nel karate, categoria open (peso libero). In finale l’azzurro ha sconfitto il venezuelano Kordero (2-1) e il successo lo ripaga di qualche errore di valutazione dei giudici; malintesi di giudizi che ieri gli avevano impedito di conquistare il gradino più alto del podio.
Luca Nicosanti, allenatore della nazionale italiana di karate, appena sbarcato a Sofia aveva spiegato che a lui e ai suoi ragazzi “piace volare basso” e per questo non aveva fatto pronostici. Ma presentando Pasquale Longobardi aveva fatto intuire che l’atleta aveva grandi potenzialità.
Nato a Vico Equense. Longobardi – al debutto olimpico – è tesserato col Psp “Rubino Napoli” ed è ormai una presenza durevole della nazionale giovanile. E’ l’attuale campione italiano classe juniores nella cat. kg. +90. Per la cronaca, la gara di Karate kumite ha preso il via il 30 luglio e si è conclusa nella sera di giovedì 1 agosto; a seguire, la competizione di judo, in programma dal 2 al 4 agosto.
La donna d’oro
La ciclista azzurra Renate Telser ha centrato a Sofia un clamoroso tris conquistando la medaglia d’oro nella odierna prova di mountain bike. La bolzanina ha vinto la sua gara con un distacco impressionante, quindici minuti di vantaggio sulla seconda classificata; erano nove i minuti di distacco inflitti alle antagoniste al primo giro, poi nella fase discendente della corsa la trentaseienne di Silandro ha preferito controllare l’ipotetico ritorno delle antagoniste. Un ritorno che non c’è stato, ovviamente.
“E’ un grande risultato, davvero straordinario” ha sottolineato il capo delegazione Guido Zanecchia, che poi ha aggiunto: “E’ il frutto del lavoro, Renate ha una preparazione fisica perfetta, è una macchina da guerra”. E ancora: “Ero consapevole della sua forza, l’avevo vista all’opera al Mondiale disputato due anni fa in Canada e avevo già ammirato quella che, a tutti gli effetti, è una delle maggiori interpreti del ciclismo”.
Per la Telser si tratta della quarta medaglia olimpica: alle tre (due d’oro e una d’argento appena conquistate in Bulgaria) aggiunge quella conquistata nel 2007 a Salt Lake City nella Deaflympic invernale. Sei anni fa si aggiudicò il bronzo nella gara a staffetta di sci di fondo.
Il karate azzurro porta in dote anche il bronzo
Le arti marziali portano ancora una medaglia: gli Azzurri allenati da Luca Nicosanti (Dt Gerardo Di Gruccio) hanno conquistato il bronzo nella gara a squadre, preceduti da Iran e Russia, terzi ex aequo con il Venezuela.
“Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha dichiarato Nicosanti – e credo davvero che più di così non si potesse fare”. Poi ha aggiunto: “Eravamo terzi nella graduatoria mondiale dopo Venezuela e Russia, manteniamo il podio che avevamo ottenuto due anni fa nella kermesse iridata”.
Della squadra fanno parte Michele Caffi, Pasquale Longobardi, Manuel Tocchini Morotti, Maurizio Tornincasa e il romano (di Velletri) Michele Zolfo.
Nicosanti ha poi concluso spiegando che “comunque paghiamo lo scotto degli stage che non riusciamo a fare, della crisi economica. Ma in ogni caso portiamo a casa tre medaglie. Non male, no?”.
In serata ha parlato Pasquale Longobardi, che al debutto nella Deaflympic ha conquistato tre medaglie, di pregio diverso ma comunque pesanti. “Ero consapevole delle mie capacità” ha spiegato non prima d’aggiungere che conosceva “un paio di avversari. Ma ero venuto qui consapevole delle mie capacità, sapevo di potercela fare”. E alla domanda-tranello “ma i tuoi avversari rivogliono fare la gara” ha risposto “sono disponibile, rivinco di nuovo!”.
Moremassi
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