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Deaflympic 2013, il ciclismo azzurro è d’argento

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argento.JPGQuarta medaglia per gli Azzurri alla Deaflympic 2013, la manifestazione multisportiva per sordi in corso a Sofia, in Bulgaria. A conquistarla la bolzanina Renate Telser. “E’ stata una medaglia inaspettata per me, certo non per il mio allenatore Roberto Malacarne né per la squadra, che mi attendeva al traguardo per festeggiarmi. Parola di Renate, medaglia d’argento nella cronometro femminile. “Avevo una buona gamba e a metà percorso stavo cominciando a pensare che avrei vinto – continua a spiegare – ma sono stata fermata da un problema al cambio che ha rallentato la mia corsa”.

“Così sono arrivata alle spalle della concorrente di Macao – continua Renate – che due anni fa al Mondiale in Canada era invece arrivata seconda alle mie spalle. Praticamente ci siamo scambiate le posizioni”.

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Raggiante per l’argento e festeggiata al telefono dal fratello, la Telser adesso ha meno di 48 ore di tempo per recuperare in vista della gara su strada: “Sono stanca, ma sarò pronta al via. Questo secondo posto mi fa star bene, anche se la favorita per il successo nella prossima gara credo sia… affare ancora della concorrente di Macao”.

Ha un solo piccolo dispiacere l’atleta azzurra: “Per me fare la ciclista rappresenta un doppio sacrificio: lavoro per campare e per allenarmi ritaglio gli spazi del tempo libero. Per le russe e l’atleta di Macao, per esempio, il loro lavoro è… fare sport”.

Orienteering, ventesimo posto per Lerose

Claudio Della Maggiora, direttore tecnico dell’orienteering, ha raccontato la gara di sprint che c’è stata ieri mattina, focalizzando le attenzioni sul Luigi Lerose, “atleta di punta che si è preparato a dovere per questa Deaflympic. atleta preparato e pronto. Ha avuto una buona partenza, ma al quarto start della gara da 3,100 metri è inciampato su un avvallamento e si è fatto male, oltre a perdere le bussole”.

“Poi – ha aggiunto Della Maggiora – ha cercato di recuperare il materiale ma il ginocchio faceva male, cercando di recuperare. Peccato, è arrivato ventesimo”. Schietta la conclusione del dt: “E’ stata una forte delusione per l’atleta, ma ora c’è la “middle distance”, 5 chilometri e 750 metri. C’è la speranza del riscatto.

Volley femminile, come un gambero con le russe

Sconfitte le ragazze dell’Italvolley, che dopo essere state in vantaggio 2-0 sono state rimontate dalla Russia 2-3. “E’ certo una sconfitta immeritata per come è venuta fuori, dopo essere stati in vantaggio per due set dovevamo chiudere la gara. Tutte avevano risposto in maniera perfetta agli input che erano stati dati nel corso delle riunioni tecniche, c’è però stato un calo fisico che ha permesso la rimonta delle russe”.

Poi, a proposito delle avversarie: “Sono state brave a credere nella rimonta, adesso contro le statunitensi dobbiamo risollevarci soprattutto psicologicamente”. E, ha così concluso: “L’obiettivo resta quello che ci eravamo prefissato all’inizio dell’Olimpiade, solo che abbiamo scelto di prendere la strada più lunga. Ma non molliamo di un centimetro, questo è certo”.

Volley maschile, primo successo azzurro

“Abbiamo rotto il ghiaccio, era ora. E finalmente abbiamo vinto la nostra prima partita”. E’ quanto ha dichiarato Romano Paggesi, coach della nazionale maschile di pallavolo al termine del 3-0 rifilato al Giappone. “Ora ci tocca l’Ucraina – ha concluso – che affronteremo con uno spirito diverso. Sì, serviva davvero questa vittoria, e mai come stavolta ringrazio il gruppo, capace di fare squadra in tutti i sensi. Il Giappone era di caratura inferiore, ma per noi la sfida con i nipponici rappresentava una prova del nove”.

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